Università. La FLC CGIL invita il Senato Accademico a rinviare l’attività didattica per dare sostegno ai ricercatori

Università. La FLC CGIL invita il Senato Accademico a rinviare l’attività didattica per dare sostegno ai ricercatori

Università. La FLC CGIL invita il Senato Accademico a rinviare l’attività didattica per dare sostegno ai ricercatori

lunedì 27 Settembre 2010 - 09:36

L’organo di governo tornerà a riunirsi domani . Dura la considerazione del sindacato sull’atteggiamento della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane): «Deve uscire dall’ambiguità delle posizioni finora assunte»

La FLC CGIL di Messina prende posizione sul grande movimento di protesta dei ricercatori contro il Ddl Gelmini, che rivoluziona il sistema universitario italiano.

In particolare, il sindacato chiede al Senato accademico di sposare la battaglia degli studiosi e di deliberare il rinvio dell’inizio delle attività didattiche: i ricercatori messinesi – così come la mmaggioranza dei colleghi di tutti gli Atenei della penisola – hanno infatti deciso di mettere in atto una protesta radicale, dichiarando l’indisponibilità ad assumere incarichi didattici non previsti dalla legge e hanno chiesto all’organo di governo di appoggiare questa scelta , lanciando così un segnale forte ed inequivocabile.

“E’ giunto il momento – dichiara Franco Di Renzo della Segreteria FLC CGIL Messina – che tutto il mondo accademico prenda posizione contro il devastante Disegno di Legge sul sistema universitario in discussione in Parlamento. La forte protesta dei ricercatori universitari deve divenire la protesta di tutti i docenti e gli studenti poiché ad essere attaccati non sono i diritti solo dei ricercatori, ma quelli di tutto il mondo universitario. Si vuole portare a compimento lo smantellamento dell’Università pubblica e del diritto allo studio garantito a tutti”.

Il Senato Accademico, presieduto dal rettore Francesco Tomasello, tornerà a riunirsi domani e secondo Di Renzo non può “non prendere atto dell’impossibilità di dare avvio alle attività didattiche e, discostandosi dall’ambiguità della CRUI(Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) , esprimere una ferma condanna della Riforma Gelmini e una piena solidarietà ai ricercatori in lotta”.

Sull’atteggiamento della CRUI, dura è infatti la considerazione della sigla sindacale, che invita la Conferenza dei rettori “ad uscire dall’ambiguità delle posizioni finora assunte”.

“Non può – scrive Di Renzo – allo stesso tempo valutare positivamente quanto dichiarato dai Ministri Gelmini e Tremonti sulla riforma universitaria in corso di approvazione al Parlamento e poi esprimere comprensione per il disagio dei ricercatori le cui competenze scientifiche e didattiche sono essenziali per il mantenimento dell’offerta formativa”.

A conclusione del documento, La FLC CGIL ribadisce di sostenere la battaglia dei ricercatori universitari e la loro indisponibilità alla didattica non obbligatoria. Allo stesso tempo, sottolinea che “questa lotta non può essere strumentalmente messa in contrapposizione con i diritti degli studenti”.

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