Università. Francesco Stagno D'Alcontres primo firmatario di un'interpellanza parlamentare sottoscritta da 14 deputati

Università. Francesco Stagno D’Alcontres primo firmatario di un’interpellanza parlamentare sottoscritta da 14 deputati

Università. Francesco Stagno D’Alcontres primo firmatario di un’interpellanza parlamentare sottoscritta da 14 deputati

venerdì 05 Dicembre 2008 - 17:47

Il deputato del Pdl si rivolge alla Gelmini. Nelle premesse i motivi che rendono necessari provvedimenti a tutela dell'Università. Dal rinvio a giudizio di Tomasello, all'Arena di Giletti, passando per i professori Cucinotta e Minniti

Un’interpellanza che ha come primo firmatario il deputato Francesco Stagno D’Alcontres (Pdl) (nella foto) e che è stata sottoscritta da ben 14 parlamentari, Torrisi, Garofalo, Naro, Germanà, Grimaldi, Antonino Foti, Vincenzo Antonio Fontana, Di Biagio, Versace, Vignali, Gibiino, Brigandì, Fallica, Giudice. Questa l’ultima “novità- che viene fuori dai palazzi romani e che, ancora una volta, pone sotto la lente di ingrandimento il caso “Università di Messina-. Un documento che chiama in causa il ministro di Università Istruzione e Ricerca Mariastella Gelmini cui si domanda, fatte le dovute e quantomai dettagliate premesse, se non sia «opportuno prendere tutti i provvedimenti utili a garanzia del prestigio dell’Università di Messina, a tutela del valore del titolo di studio che i suoi studenti si apprestano a conseguire e a supporto dell’attività didattica e di ricerca che centinaia di docenti svolgono con impegno e dedizione al suo interno».

E proprio nelle premesse, i parlamentari sembrano non voler tralasciare nulla o meglio nessuno. Nell’interpellanza ovviamente non si manca di far riferimento agli ultimi episodi televisivi che hanno gettato l’Ateneo al centro dell’Arena di Domenica-In dove, si legge « il conduttore Massimo Giletti ha dedicato ampio spazio alla vicenda dell’Ateneo di Messina e ha dichiarato apertamente il suo appoggio e quello della redazione nei confronti di due docenti della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Messina, specificatamente i Proff. Giuseppe Cucinotta e Antonia Minniti, che hanno denunciato fatti attualmente al vaglio dell’Autorità Giudiziaria». Lo stesso dicasi per le vicende giudiziarie che vedono coinvolto il rettore Tomasello ma, soprattutto, si tende a tracciare un dettagliato profilo dei docenti, Cucinotta e Minniti, le cui dichiarazioni hanno fornito l’imput al caos/caso veterinaria, non mancando poi di fare e nomi e cognomi anche di altri docenti universitari: «La Prof.ssa Antonia Minniti e il Prof. Giuseppe Cucinotta hanno tenuto un comportamento intimidatorio nel corso di una seduta di Consiglio di Facoltà nella quale si era deliberato il bando di n. 2 posti di ricercatore e che gli stessi, insieme ad altri cinque docenti, hanno presentato istanza di sospensiva della suddetta deliberazione poi rigettata dal TAR di Catania. Il Dott. Francesco Feliciotto, figlio della Prof.ssa Antonia Minniti, associato di Ispezione degli Alimenti, e la moglie di quest’ultima, Dott.ssa Francesca Parasiliti, svolgono attività di ricerca nel Dipartimento di Scienze Sperimentali e Biotecnologie Applicate in collaborazione con il Prof. Giuseppe Cucinotta; sulla base di una ricerca bibliometrica, il Prof. Giuseppe Cucinotta e la Prof.ssa Antonia Minniti hanno pubblicato dal 1985 ad oggi solo n. 2 lavori ciascuno censiti su PubMed con un impact factor complessivo pari a 0».

Un “male- quello dei legami di parentela e delle mancate pubblicazioni che, sembra capire, non risparmia proprio nessuno e a cui, come se non bastasse, si aggiunge «la notizia diffusa da alcuni organi di stampa, secondo la quale il Prof. Giuseppe Cucinotta è stato condannato a 40 giorni di reclusione – pena poi riconvertita in un milione di lire di multa – dalla Corte d’Appello di Messina per aver tenuto in uno stato di assoggettazione fisica e psichica la ex moglie e assunto in ambito familiare un comportamento amorale e violento». Tante dunque, forse troppe, le motivazioni sulla base delle quali «pur senza voler interferire con il regolare svolgimento del procedimento penale, ma riponendo anzi piena fiducia nel ruolo della magistratura» affermano i parlamentari si rende assolutamente necessaria quella ispezione ministeriale che « in data 24 novembre 2008 lo stesso rettore dell’università di Messina ha inoltrato, con oggetto le attività amministrative e contabili nonché i comportamenti istituzionali relativamente al decennio 1998-2008».

Di seguito trascriviamo il link della pagina in cui poter leggere il testo integrale dell’interpellanza firmata dall’assortito gruppo di parlamentari, il cui messaggio sembra quasi essere: Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Perchè ormai, viene da aggiungere, non rimane altro che consolarsi in questo modo.

http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAtto=7082&stile=6&highLight=1&paroleContenute=%27INTERPELLANZA%27

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007