Università. Lezioni a rischio in almeno tre Facoltà. Mercoledì conferenza di Tomasello sugli -effetti- della Riforma Gelmini

Università. Lezioni a rischio in almeno tre Facoltà. Mercoledì conferenza di Tomasello sugli -effetti- della Riforma Gelmini

Università. Lezioni a rischio in almeno tre Facoltà. Mercoledì conferenza di Tomasello sugli -effetti- della Riforma Gelmini

lunedì 10 Gennaio 2011 - 11:08

Proseguirà anche nel secondo semestre lo sciopero bianco della didattica: i ricercatori di Scienze, Farmacia ed Ingegneria mantengono la loro “indisponibilità” ad assumere carichi didattici da febbraio a luglio . Incerta la posizione degli studiosi della Facoltà di Lettere. Passo indietro da parte dei ricercatori di Economia e Veterinaria

Finite le festività natalizie ed “accantonato” il 2010 riprende a pieno ritmo la mobilitazione di studenti e ricercatori di Unime in protesta.

Gli studenti, in realtà, hanno continuato ad occupare l’Aula ex chimica anche durante il durante il periodo di Natale, dando vita a momenti di incontro e a dibattiti ed organizzando anche una sorta di cineforum settimanale. Gli studiosi, invece, dopo le due giornate di mobilitazione nazionale del 20 e 21 dicembre scorsi – che non sono riuscite ad impedire l’approvazione del ddl Gelmini, diventato legge grazie al voto favorevole del Senato – si erano concessi una pausa di riflessione, ma si dicono pronti a tornare alla carica. Da domani, infatti, ricominceranno le assemblee “itineranti”: si partirà dalla sede universitaria di Papardo per tornare giovedì mattina nella sede centrale, proprio in quell’ Aula ex chimica divenuta la base operativa della mobilitazione messinese.

Due gli obiettivi primari: stilare un nuovo programma di iniziative ma soprattutto contare i “reduci”. Approvata la Riforma Gelmini, il fronte di protesta degli studiosi messinesi si è ,infatti, dimezzato ed è intenzione dei ricercatori fare la conta per capire quanti di loro continueranno a rivendicare un ruolo da protagonisti nella fase post- approvazione del ddl. Secondo quanto previsto dalle riforma universitaria, nei prossimi sei mesi dovranno essere riscritti gli statuti ed i regolamenti di Ateneo. In questo delicato passaggio, molti ricercatori messinesi non vogliono stare a guardare e subire passivamente scelte calate dall’alto ma intendono partecipare attivamente e contribuire a ridefinire competenze e mansioni loro attribuite nel prossimo futuro.

Per far sentire quanto è forte questa voglia di partecipazione, i ricercatori delle Facoltà di Scienze, Farmacia ed Ingegneria hanno già deciso di proseguire, anche nel secondo semestre, lo sciopero bianco della didattica frontale , dichiarandosi “indisponibili” ad assumere carichi didattici. La reiterata rinuncia a tenere lezioni rischia di mandare all’aria molti cosi universitari: se infatti nel primo semestre i vertici universitari erano riusciti a sopperire ai buchi lasciati dai ricercatori concentrando nei primi sei mesi dell’anno accademinco tutte le lezioni tenute da professori ordinari ed associati, adesso il vuoto sarà difficilmente colmabile e non sono quindi da escludere enormi disagi per gli studenti.

Ai ricercatori delle tre Facoltà su menzionate potrebbero aggiungersi anche quelli della Facoltà di Lettere e Filosofia, la cui posizione è ancora incerta e andrà chiarita già nell’assemblea di domani. Dalla protesta, invece, si sono dissociati i ricercatori di Economia e Veterinaria, che da febbraio a luglio saranno regolarmente reintegrati nei corsi.

Intanto, mercoledì prossimo, alle ore 10, nella Sala Senato dell’Università, il rettore, Francesco Tomasello, terrà una conferenza stampa sui Bilanci finanziari di Ateneo 2010/2011 e sulla programmazione 2011 alla luce della riforma Gelmini.

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