Questa la decisione maturata a seguito dell’assemblea tenutasi giovedì pomeriggio
Precari del comparto ricerca, dottorandi, assegnisti e studenti chiamati a raccolta nell’aula Cannizzaro hanno maturato la loro decisione. Lunedì 16 manifestazione davanti i locali del rettorato e successivo incontro con i vertici dell’Ateneo per chiedere il regolare avvio dei corsi di dottorato, rinviati ad ottobre, il pagamento degli stipendi di specializzandi e assegnasti a secco dal mese di novembre.
Ma la questioni che la Cgil intende portare all’attenzione del Senato Accademico non si fermano qui: esse infatti riguardano anche il blocco dei concorsi per ricercatori co-finanziati dal Ministero, l’annullamento dei band per nuovi assegni di ricerca, i tagli dei fondi per i servizi di tutorato e per i part-time, il versamento dei contributi Inps per i post-doc.
Nel corso dell’assemblea i rappresentanti della Cgil hanno definito gravissime le conseguenze delle scelte operate dal Senato Accademico scelte che, affermano, “impongano a tutti una chiara assunzione di responsabilità, con la consapevolezza che non possono essere sempre i soggetti più deboli a pagare i costi di crisi finanziarie, sprechi e politiche dissennate”.
(foto Dino Sturiale)