Università. Nessuna corresponsione di indennità né progressione economica per il personale: la Cgil sul piede di guerra. Tomasello e le altre sigle replicano

Università. Nessuna corresponsione di indennità né progressione economica per il personale: la Cgil sul piede di guerra. Tomasello e le altre sigle replicano

Università. Nessuna corresponsione di indennità né progressione economica per il personale: la Cgil sul piede di guerra. Tomasello e le altre sigle replicano

venerdì 05 Novembre 2010 - 07:22

Il sindacato annuncia azioni legali e denuncia: “Se non utilizzate entro l’anno, le risorse economiche a ciò destinate saranno incamerate dal Governo”. Il rettore: -Colpa delle divisioni sindacali-. In approfondimento la risposta delle altre sigle sindacali

Natale si avvicina e l’Ateneo Peloritano è pronto a fare un bel regalo al ministro de tesoro e al ministro Brunetta. E’quanto sostiene, sarcasticamente, la Flc Cgil dopo il mancato accordo sulla corresponsione di indennità e sulla progressione economica per il personale universitario interessato.

L’Amministrazione dell’Università di Messina – si legge in un comunicato – dopo una lunga ed estenuante riunione di contrattazione tenutasi ieri, si è rifiutata, assieme ad altre sigle sindacali, di firmare l’Accordo che prevedeva la corresponsione dell’indennità di responsabilità ai capi area e settore, ai segretari di dipartimento e capi ufficio per gli anni 2009 e 2010, del 10% dell’indennità accessoria mensile (ex articolo 41) per gli anni 2009 e 2010, del Fondo Comune di Ateneo per l’anno 2010, e la Progressione Economica per quel personale che aveva maturato il diritto.

“Un fatto gravissimo” dichiara Franco Di Renzo della Segreteria FLC CGIL Messina “non solo perché non vengono corrisposte indennità spettanti al personale dal 2009, ma anche in quanto le risorse economiche destinate a finanziare le indennità in questione e la progressione economica se non spese entro fine anno saranno incamerate, in base alle nuove disposizioni legislative, dal Governo. Certamente un bel regalo fatto dall’Amministrazione Universitaria di Messina sulle spalle dei lavoratori al Ministro del Tesoro e al Ministro Brunetta”. “Se a ciò poi si aggiunge il blocco” continua Franco Di Renzo “voluto dal Governo degli aumenti contrattuali per tre anni, il danno per i dipendenti universitari è enorme”.

“Per la Progressione Economica” aggiunge Domenico Carnevale a nome della Rappresentanza Sindacale Unitaria “data la esiguità delle risorse messe a disposizione dall’Amministrazione e l’incertezza sull’esatto ammontare del fondo si era anche deciso, a salvaguardia dei diritti dei lavoratori, di sottoporre a verifica il fondo medesimo e in caso sicuramente di aumento dello stesso procedere allo scorrimento della graduatoria dei dipendenti interessati allo scatto di livello economico, in modo da coinvolgere il maggior numero possibile di persone”.

La CGIL dato il danno arrecato ai lavoratori promuoverà un’azione legale tesa al pagamento delle indennità dovute, anche perché si tratta di attività lavorativa svolta sulla base di precisi atti deliberativi, e della progressione economica.

Inoltre giorno 8 novembre alle ore 18 si terrà presso la CGIL una riunione con i lavoratori interessati.

Intanto, sulle polemiche sollevate dalla Cgil arriva la replica del rettore Francesco Tomasello.“Desta stupore – scrive in una nota – il comunicato della Flc-Cgil, a proposito della mancata stipula del Contratto integrativo per il personale tecnico-amministrativo del nostro Ateneo. Il Rettore prosegue evidenziando che “l’Ateneo è da mesi pronto alla firma del contratto integrativo, per il quale sono stati stanziati ben 3 milioni e 400 mila euro”, ma a causa di istanze sindacali non sempre in linea con le prescrizioni di legge e di contrattazione collettiva, come tra l’altro testimoniato da autorevoli pareri del collegio dei revisori dei conti e dell’Aran, si è giunti a novembre senza avere potuto distribuire le risorse al personale, funzionali a premiare merito e produttività, senza, quindi, elargizioni a pioggia“.

Il rettore evidenzia che giovedì sera si era definita, sulla base di un’ipotesi di contratto, una possibile intesa tra l’Amministrazione e i sindacati, ma che, in conseguenza del diniego di alcune sigle, non è stato sottoscritto in forma separata. A tal proposito il Rettore ricorda che l’azione di governo è stata sempre caratterizzata da scelte condivise con tutte le Organizzazioni sindacali, valorizzando l’unità sindacale, contro le logiche delle intese separate”.

Sabato sarà convocata una nuova riunione del tavolo contrattuale “e in quella sede – conclude Tomasello – ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità, considerato che è stata proprio l’amministrazione dell’Ateneo di Messina a denunciare la possibile perdita delle risorse stanziate per il personale, se entro il 31 dicembre non verrà sottoscritto il nuovo contratto integrativo”.

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