Secondo Stella, giovedì scorso, Tomasello per questioni di -lavoro- avrebbe incontrato il fratello del sottosegretario alla Pubblica Istruzione Giuseppe Pizza. Per il rettore solo falsità: quel giorno si trovava a Palermo
Tutti a pranzo appassionatamente alla ricerca di scorciatoie per ottenere “favori- da parte della “ministra- Gelmini. Questo, secondo quanto sostenuto ieri sulle pagine del Corriere della Sera da Gian Antonio Stella, il succo degli incontri che si svolgevano in un nota pizzeria della capitale “Capricciosa-, tra il fratello di Giuseppe Pizza sottosegretario al Ministero di Istruzione Università e Ricerca e alcuni rettori meridionali. Tra questi anche Franco Tomasello, sulla cui sospensione, proprio oggi, si pronuncerà il Tribunale del Riesame.
Un appuntamento nel “cuore della Roma politica- come la definisce Stella, quello che il fratello del sottosegretario avrebbe dato, oltre che al vertice dell’Ateneo messinese anche al rettore dell’Università «Kore» di Enna, Cataldo Salerno e a Salvo Andò (ex ministro della Difesa ai tempi di Craxi). Riunioni in cui i rappresentanti accademici avrebbero richiesto “favori- ed intercessioni presso gli uffici della Gelmini, affinché quest’ultima facesse il possibile per «la nascita del Politecnico del Mediterraneo, per qualche precario da stabilizzare – scrive Stella – per fondi da sbloccare. Lui, il fratello di Pino, raccoglieva i foglietti di carta con gli appunti e rassicurava tutti: «Adesso chiamo Pino».
Questi in estrema sintesi i fatti riportati e denunciati da Stella (http://www.corriere.it/cronache/08_dicembre_21/rettori_pizza_stella_40fb3e18-cf46-11dd-9e84-00144f02aabc.shtml) che nel suo preciso e circostanziato articolo non manca di “tratteggiare- anche i contorni temporali dell’incontro che si sarebbe appunto svolto tra certi volti del mondo universitario e altri del mondo politico: giovedì scorso all’ora di pranzo al locale “Capricciosa-. Come si suol dire però, qui casca l’asino . Uno dei diretti interessati, Tomasello, passa infatti al “contrattacco- o, a seconda dei punti di vista, legittima difesa, destituendo di ogni fondamento il pezzo, quantomai “succulento-, redatto da Stella. Il rettore ha infatti reso noto di non aver mai pranzato con il fratello del sottosegretario Pizza e precisa inoltre di aver incontrato lo stesso segretario in una sola occasione, quella in cui, in veste ufficiale, venne in visita all’Ateneo Peloritano. Ma Tomasello, soprattutto, “urla- a gran voce di non essersi mai potuto trovare seduto a quel tavolo perché proprio giovedì scorso, per motivi di lavoro, ha fatto tappa a Palermo.
Tomasello, attende dunque ora dalla celebre e pungente “penna- del Corriere un altrettanto preciso articolo di smentita in cui Stella faccia le necessarie rettifiche all’episodio accuratamente raccontato e perché no delle pubbliche “scuse-.