Arriva sabato a Messina “Uniti contro i GIST”, la prima campagna di informazione rivolta alle persone affette da tumori stromali gastrointestinali (GIST), una forma rara ma insidiosa di neoplasia che in Italia colpisce da 500 a 1.000 persone ogni anno.
Stato della ricerca, opzioni terapeutiche ma soprattutto condivisione dell’esperienza della malattia sono al centro dell’incontro tra medici e pazienti, che si svolgerà sabato 2 ottobre alle ore 9, nel Centro Congressi dell’AOU Policlinico “G. Martino”, a Messina con la coordinazione scientifica del Prof. Vincenzo Adamo, Direttore della UOC Terapie Integrate in Oncologia del Policlinico Universitario.
I GIST caratterizzati fino a pochi anni fa da un esito particolarmente rapido ed infausto, con una sopravvivenza non superiore ai 12 mesi in fase metastatica, dopo l’avvento di Imatinib nel trattamento o nella strategia terapeutica di tale neoplasia sono diventati malattie controllabili dal farmaco.
Tuttavia il carattere di malattia rara e ancora poco conosciuta pesa sulla condizione dei pazienti affetti da GIST, aumentandone il senso di solitudine e disorientamento: la scarsa informazione e la mancanza di punti di riferimento, come la difficoltà a trovare altre persone con cui condividere la stessa esperienza, rendono più arduo il percorso terapeutico.
Fare luce sulla malattia e dare un supporto ai pazienti, creando occasioni di informazione e comunicazione tra di loro e con i medici, sono gli obiettivi della campagna, promossa dall’AIG (Associazione Italiana GIST) con il supporto di Novartis, che toccherà diverse città italiane.
“L’evento , sottolinea il Prof. Vincenzo Adamo, rientra in un programma di informazione diretta ai pazienti affetti da GIST con l’obiettivo di creare consapevolezza comune tra paziente e medico sulle importanti opportunità terapeutiche oggi esistenti in tale patologia. Pertanto a nome di tutti i colleghi siciliani e calabresi, siamo grati alla AIG per questa importante occasione che consentirà di riunire a Messina i pazienti del nostro territorio. Sarà una modalità nuova di fare informazione in cui i pazienti avranno la possibilità, con interventi diretti che si intrecceranno con quelli degli specialisti e dei medici di famiglia, di avere non solo un aggiornamento scientifico ma soprattutto di verificare insieme il percorso diagnostico-terapeutico più semplice per ottenere nel miglior modo gli importanti risultati oggi possibili.”