Istituita la figura del “Garante degli Studenti, dei Dottorandi e degli Specializzandi”

Istituita la figura del “Garante degli Studenti, dei Dottorandi e degli Specializzandi”

Istituita la figura del “Garante degli Studenti, dei Dottorandi e degli Specializzandi”

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venerdì 10 Giugno 2011 - 12:52

Accolta la proposta di Ivan Cute' (ass. ATREJU), rappresentante degli studenti in seno alla Commissione incaricata di riscrivere lo Statuto

L’Ateneo peloritano potrà contare su una nuova importante figura , quella del “Garante degli Studenti, dei Dottorandi e degli Specializzandi”. Così si è pronuncita la Commissione incaricata di sriscrivere il nuovo Statuto d’Ateneo, le cui decisioni dovranno passare prima dal Senato accademico e poi dal Ministero. Particolarmente soddisfatto il rappresentante degli studenti in seno alla Commissione Ivan Cute’ (ass. ATREJU), il quale spiega, in un comunicato, che al Garante compete l’iniziativa e la partecipazione nei procedimenti utili a rimuovere e sanzionare le irregolarità, le carenze, le disfunzioni, i ritardi e gli eventuali abusi nei confronti degli studenti, degli specializzandi e dei dottorandi; dura in carica tre anni con mandato rinnovabile una sola volta. Il Garante sarà scelto dal Senato Accademico fra persone esterne all’Università dotate di specifica competenza giuridico – amministrativa attraverso una procedura pubblica di comparazione dei curricula.
Figure analoghe sono già previste in numerosi Atenei italiani fra i quali: Siena, L’Aquila, Palermo, Padova, Roma La Sapienza, Napoli Federico II.
«La necessità di introdurre questa figura, fortemente avvertita dalla componente studentesca- sottolinea Cutè – nasce dall’esigenza di fornire a ciascun studente, dottorando e specializzando un canale “ufficiale”, regolamentato ed “interno” all’Amministrazione al quale segnalare le irregolarità, le carenze, le disfunzioni, i ritardi e gli eventuali abusi perpetrati da taluno nei confronti degli studenti, dei dottorandi e degli specializzandi. Il “Garante” vuole essere lo strumento attraverso cui risolvere le disfunzioni e le criticità dell’Università – che spesso vengono soffocate nella rabbiosa rassegnazione degli studenti o, talvolta, trovano sfogo in estemporanee lettere di denuncia a mezzo stampa – a garanzia dell’immagine positiva dell’Accademia nel suo complesso e dei diritti degli Studenti in particolare».
Cutè parla anche a nome dell’Associazione Atreju, che «esprime compiacimento per l’accoglimento, da parte dell’Amministrazione Universitaria, di una richiesta/proposta avanzata sin dal gennaio 2007 e che oggi finalmente, con l’ampia condivisione del mondo studentesco, trova spazio nel redigendo Statuto dell’Università di Messina».

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