Dopo i disagi di ieri per la chiusura della discarica di Mazzarrà, oggi i mezzi della partecipata hanno potuto riprendere il servizio straordinario di raccolta. Si attendono buone notizie sul fronte stipendi, il commissario Di Maria conta di poter pagare domani il salario di ottobre.

Forse, per scaramanzia, sarebbe meglio non sbilanciarsi troppo, ma dopo giorni di emergenze e problemi da risolvere, oggi in casa Messinambiente si sta lavorando a pieno ritmo solo per ripulire la città. Ieri a creare nuovi disagi era stata la chiusura della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea a causa del forte vento. Un piccolo intoppo sulla tabella di marcia della partecipata che aveva creato dei problemi dovuti all’impossibilità di scaricare i rifiuti. Già da ieri sera però i viaggi verso Mazzarrà sono ripresi, delle 700 tonnellate di rifiuti che erano stati calcolati in mattinata, ieri sera sulla strada ne erano rimasti solo 450. A questi oggi se ne devono aggiungere circa 300 che la città produce quotidianamente, ma la pulizia procede a pieno ritmo per fronteggiare l’emergenza creata dallo stop al servizio di trasporto in discarica della Seap di una settimana fa.

Oggi il piano straordinario di interventi avviato da Messinambiente è andato avanti. In mattinata i mezzi hanno continuato a ripulire le zone Annunziata – Zir – Viale Gazzi e poi Via Oreto – Centro Storico, Fondo Granata, Torrente Trapani – via Falconieri – Scuola Boer, completamento quadrilatero e San Vincenzo. Nel pomeriggio ancora Papardo e Annunziata, questa sera si torna in via Marco Polo da Pistunina a Tremestieri perché ieri a causa del vento ci sono stati dei rallentamenti nella raccolta perché i mezzi erano pieni. In alcune zone, soprattutto periferiche, la situazione è ancora critica, ma il commissario di Messinambiente Armando Di Maria conta di riuscire a portare fuori la città da questa emergenza entro la fine di questa settimana.

Si attendono buone nuove anche sul fronte stipendi. E’ di ieri la notizia che il commissario Croce ha dato mandato all’Ato3 di trasferire le somme a Messinambiente per il pagamento dei salari. La cifra a disposizione dovrebbe aggirarsi sui 2.900.000 euro, di questi 1.800.000 euro serviranno per pagare lo stipendio di ottobre, questa volta con i contributi, ai 534 lavoratori. Dopo la protesta davanti Palazzo Zanca dello scorso venerdì ai dipendenti era stato garantito il pagamento dello stipendio entro la fine del mese. Il commissario Di Maria spera di riuscire a dare risposte concrete ai suoi lavoratori domani. Il liquidatore spera però di non ottenere solo le somme per gli stipendi. “Se non arrivano altri soldi non potremo andare avanti a lungo, ci sono troppi problemi da risolvere al più presto e senza altri finanziamenti sarà impossibile”, dice Di Maria. Con i soldi che entro domani dovrebbero arrivare si proverà a saldare anche parte dei debiti che la società di via Dogali si porta dietro da mesi, la priorità saranno quelli con le finanziarie sulle buste paga. (Francesca Stornante)