Vaccini, obiettivo 70% per salvare l'estate. L'allarme dell'Asp: i numeri crescono

Vaccini, obiettivo 70% per salvare l’estate. L’allarme dell’Asp: i numeri crescono

Alessandra Serio

Vaccini, obiettivo 70% per salvare l’estate. L’allarme dell’Asp: i numeri crescono

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venerdì 06 Agosto 2021 - 07:00

Acceleratore sul completamento dei lavori per nuovi posti letto nei reparti e sulla campagna vaccinale per salvare Messina dalla zona gialla dietro l'angolo. Castell'Umberto verso la zona rossa

Poco più del 60% della popolazione della provincia di Messina è vaccinato contro il covid-19. Un dato importante, con i numeri del contagio che tornano a crescere se pur lentamente. E’ di ieri la notizia che l’Asp ha girato al Governatore Musumeci la richiesta di istituire la zona rossa per il comune di Castell’Umberto, dove in base ai numeri comunicati dal sindaco Lionetto sono stati registrati 12 positivi al coronavirus in una settimana,

Ancor più importante alla luce dei nuovi criteri di classificazione di rischio posti a livello sia nazionale che regionale. “Sarebbe importante arrivare al 70% in breve tempo, così da salvare lo scorcio finale della stagione, strategica per la nostra economia”, dice il direttore generale Asp – non più solo facente funzioni – Dino Alagna.

Messina è in coda ai numeri che allarmano – posti occupati negli ospedali, incidenza dei nuovi contagi – ma le criticità sono tante. A pesare sul rischio di passare in zona gialla – in Sicilia più in generale e nel messinese in particolare – non sono soltanto i nuovi positivi.

Stiamo valutando se riattivare i covid hotel, malgrado sotto nuove forme di ospitalità – rivela Alagna – perché a parte i nuovi positivi che devono poter passare la quarantena lontani dai familiari, abbiamo in questo periodo diversi turisti a cui assicurare l’isolamento”.

La stagione turistica è però come detto fondamentale per i siciliani, ed ora è corsa a salvarla. Il punto dolente rimangono i posti letto negli ospedali e quelli di terapia intensiva in particolare. “Crescono i numero dei ricoveri ordinari – spiega il direttore generale dell’azienda sanitaria – meno, per fortuna, i posti letto occupati nelle terapie intensive”. Che però nelle nostre strutture ospedaliere sono poche. E se ricordiamo che quando si classifica il rischio si tiene conto dei posti letto strutturali – e non di quelli eventualmente disponibili in caso di necessità – è chiaro perché la zona gialla è davvero dietro l’angolo.

“Proprio per ovviare a questo problema stiamo correndo, insieme alla struttura commissariale, per portare a termine i lavori per incrementare i posti letto aggiuntivi per i ricoveri e quelli per le terapie intensive”, spiega ancora Alagna, che conclude con l’appello a vaccinarsi, a maggior ragione in questa fase, con la Sicilia che ha inserito la soglia dei vaccinati come criterio per definire le zone di rischio interne.

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