Riunione operativa tra amministratori e tecnici di sei Comuni nell'aula consiliare di Forza d'Agrò. L'elaborato preliminare indispenzabile per la richiesta di finanziamento
Si rimette in moto, tra non poche difficoltà, l’iter per la progettazione dell’intervalliva che da S. Teresa (zona Catalmo) dovrebbe giungere sino ad Antillo. Nella riunione tenutasi nell’aula consiliare di Forza d’Agrò è emerso che, ad un anno dall’incontro operativo che si era svolto ad Antillo, manca ancora l’elaborato preliminare, propedeutico alla richiesta del finanziamento. Si vuol cercare di recuperare il tempo perduto per realizzare quel tracciato, lungo 18 chilometri, che ad avviso dei sei Comuni interessati (S. Teresa di Riva, Savoca, Casalvecchio, Forza d’Agrò, Limina e Antillo) rappresenterebbe una svolta per l’intera vallata.
L’incontro è stato particolarmente partecipato, da tecnici e amministratori. Tra loro anche il dirigente del settore viabilità della Provincia, l’ing. Giuseppe Celi. Sotto il profilo economico, la realizzazione del progetto (necessario per l’istanza di finanziamento) sarà garantita dal Prusst, che però non ha partecipato alla riunione. Tutti i sindaci spingono per la realizzazione dell’arteria. L’iter sarebbe stato rallentato dagli uffici tecnici comunali (i cui rappresentanti erano tutti nell’aula consiliare di Forza d’Agrò), in quanto troppo oberati di altro lavoro, non avrebbero avuto il tempo da dedicare all’intervalliva. Ad avviso del sindaco di Amtillo, Davide Paratore “bisogna innanzitutto se il Prusst è nelle condizioni di portare a termine la progettazione. A distanza di un anno dalla precedente tavola rotonda – ha aggiunto – ci siamo resi conto che non è stato fatto nulla”. Sulla stessa lunghezza il primo cittadino di Casalvecchio, Marco Saetti, il quale ha evidenziato eventualmente l’opportunità di pensare ad una ipotesi alternativa. Sotto il profilo tecnico, una prima parte della strada, quella più a valle, giungerebbe sino all’Abbazia dei Santi Pietro e Paolo d’Agrò, un gioiello architettonico che ogni anno richiama numerosi turisti. La parte più sostanziosa però è quella che dovrebbe essere realizzata sulla sponda opposta del torrente, sino ad Antillo. Una carreggiata larga almeno 7 metri e mezzo.
Tre i ponti previsti (Abbazia, Murazzo e Granciara) per i quali sarà necessario il supporto di progettisti specializzati. Al fine di ottimizzare il lavoro che dovrebbe portare all’individuazione del tracciato definitivo, gli amministratori hanno costituito due gruppi di lavoro: uno composto dai Comuni di S. Teresa, Casalvecchio e Savoca e l’altro da Limina, Forza d’Agrò e Antillo. La corsa contro il tempo per ottenere i fondi europei è ripartita. Ma il percorso appare irto di ostacoli.
Carmelo Caspanello
Antillo, Casalvecchio? ma sono posti quasi disabitati, poco più di fantasmi, l’Italia centrale è piena di paesi così, abbandonati perchè ormai privi di significato. E sono terreni franosi, questa idea di rilanciare il nulla tramite strade costose e inutili serve solo a riempire le tasche di prgettisti e appaltatori.
Antillo, Casalvecchio? ma sono posti quasi disabitati, poco più di fantasmi, l’Italia centrale è piena di paesi così, abbandonati perchè ormai privi di significato. E sono terreni franosi, questa idea di rilanciare il nulla tramite strade costose e inutili serve solo a riempire le tasche di prgettisti e appaltatori.