Picciolo,Dr: "Il verdetto sulla giunta Accorinti e sul pluriennale spetta alla Corte dei conti"

Picciolo,Dr: “Il verdetto sulla giunta Accorinti e sul pluriennale spetta alla Corte dei conti”

Rosaria Brancato

Picciolo,Dr: “Il verdetto sulla giunta Accorinti e sul pluriennale spetta alla Corte dei conti”

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domenica 12 Aprile 2015 - 06:19

Mentre iniziano a soffiare venti di sfiducia nei confronti dell'amministrazione i Dr avvertono: "dopo aver votato tutti il piano di riequilibrio sarebbe incoerente politicamente sfiduciare la giunta. Il verdetto semmai deve provenire dalla Corte dei Conti o dal Ministero. In quel caso dovrebbe essere lo stesso Accorinti a dimettersi".

A fermare Accorinti e la sua giunta dovranno essere Ministero o Corte dei conti e non una mozione di sfiducia da parte di quanti, e sono tanti, una maggioranza bulgara, hanno votato il Piano di riequilibrio confermando in tal modo il sostegno alla linea dell’amministrazione.

E’ questo il senso della riflessione del leader dei Dr Beppe Picciolo a proposito dei “venticelli di primavera” che sussurrano di probabili mozioni di sfiducia autunnali.

“ Il nostro Gruppo politico comunale ha deciso che “il bambino andava salvato e non gettato via con tutta l’acqua sporca”- scrive Picciolo- E si è deciso di dar fiducia al piano di riequilibrio proposto dal prof. Guido Signorino e dall'Amministrazione Accorinti, con tutte le perplessità e le integrazioni formalmente appalesate in Aula consiliare. Oggi non possiamo che confermare il sostegno alle linee guida di risanamento proposte dalla stessa Amministrazione che ha accolto le nostre richieste di massima legalità e trasparenza nella predisposizione del piano, integrandolo con pareri dei revisori dei conti che a noi sono apparsi fondamentali. Alla luce di tali considerazioni – fermo restando che quanto votato in Aula dovrà passare al vaglio degli enti preposti al controllo – troviamo certamente prive di costrutto le affermazioni di quanti in questo momento possano pensare di proporre la sfiducia al Sindaco Accorinti. Coloro i quali oggi si battono per la defenestrazione del “Re nudo” avrebbero dovuto farlo sin da subito, oggi sono fuori tempo massimo…”

Picciolo ricorda a quanti finora, non solo sul Piano di riequilibrio ma su tutti i documenti contabili hanno dato pieno appoggio all’amministrazione, che sarebbe poco coerente,sotto il profilo politico, cambiare rotta all’improvviso. Il gruppo Dr per la verità sin dall’insediamento si è dimostrato fedele alleato di Accorinti, approvando, insieme a gran parte del Pd ,tutti gli Udc, Forza Italia e Ncd gli strumenti contabili e lo stesso Piano sia iniziale sia rimodulato,garantendo in tal modo una maggioranza blindata. Diverso è il caso in cui il Pluriennale venisse bocciato dal Ministero o incontrasse lo stop successivo della Corte dei conti. In quel caso, secondo i Dr, dovrebbe essere la stessa giunta ad ammettere di avere fallito e dimettersi.

“Certamente, aggiungiamo con la massima onestà intellettuale che ci contraddistingue – nel malaugurato caso in cui gli organi preposti al controllo del piano pluriennale dovessero affermare cose diverse da quelle proposte dall’Amministrazione che governa la città – noi saremmo i primi a chiedere le dimissioni del Sindaco e proporre eventualmente la sfiducia (anzi siamo certi che loro stessi, conoscendone le qualità morali, sarebbero conseguenti). Ma oggi, ci chiediamo: a chi serve ancora agitare uno spettro che comporterebbe un nuovo lungo commissariamento per la martoriata Messina? Serve forse a coloro che credono di poter ritornare al passato senza pensare al futuro , ritenendosi forse immuni da responsabilità ? Con Marcello Greco e con tutto il Gruppo consiliare non rinunceremo mai al nostro ruolo di oppositori vigili ed attenti di Renato Accorinti, non siamo interessati a ruoli gestionali! Ma non possiamo parimenti dimenticare il baratro in cui questa città è scivolata a causa di cattive gestioni frutto di logiche troppo consociative e clientelari! A Giugno il PDR annuncia, sin da oggi , una propria conferenza programmatica con la quale fissare le linee guida per il futuro governo della Città! E vedremo….”.

Insomma per il momento Accorinti è in una botte di ferro e può dormire sonni tranquilli. Il verdetto sulla proposta per evitare il default spetta agli organismi contabili e pertanto saranno loro,eventualmente,a turbare la serenità dell’amministrazione ed a cambiare gli attuali scenari in Consiglio comunale.

A meno che gli esiti delle elezioni amministrative di fine maggio e gli scenari turbolenti alla Regione e all’Ars non finiscano per mischiare ulteriormente le carte e rimettere tutto in gioco.

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. BEPPE PICCIOLO invoca coerenza da parte di chi ha condiviso e poi votato tutti i documenti contabili di RENATO sindaco,fino all’ultima rimodulazione del PIANO DI RIEQUILIBRIO di gennaio 2015.Cara Rosaria BRANCATO questo atteggiamento del Consiglio Comunale dovresti urlarlo in tutti gli editoriali,una domenica si e l’altra pure.L’astuto BEPPE parla anche della coerenza di RENATO sindaco in merito alle sue dimissioni in caso bocciatura di Corte e Ministero,non ci pensa nemmeno di pretendere altrettanta coerenza da chi ha votato di tutto e di più al sindaco di Messina,TROPPO COMODO restare in Consiglio e beccarsi INDENNITA’ e RIMBORSI degli oneri riflessi.In caso di bocciatura prima le dimissioni del Consiglio e tutti a casa, RENATO compreso.

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  2. BEPPE PICCIOLO invoca coerenza da parte di chi ha condiviso e poi votato tutti i documenti contabili di RENATO sindaco,fino all’ultima rimodulazione del PIANO DI RIEQUILIBRIO di gennaio 2015.Cara Rosaria BRANCATO questo atteggiamento del Consiglio Comunale dovresti urlarlo in tutti gli editoriali,una domenica si e l’altra pure.L’astuto BEPPE parla anche della coerenza di RENATO sindaco in merito alle sue dimissioni in caso bocciatura di Corte e Ministero,non ci pensa nemmeno di pretendere altrettanta coerenza da chi ha votato di tutto e di più al sindaco di Messina,TROPPO COMODO restare in Consiglio e beccarsi INDENNITA’ e RIMBORSI degli oneri riflessi.In caso di bocciatura prima le dimissioni del Consiglio e tutti a casa, RENATO compreso.

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  3. Questa si chiama disonestà intellettuale , abbiamo visto tutti quanto sono le indennità per ciascun consigliere e quanti gli oneri riflessi , quasi tutti hanno un dignitoso lavoro . mi rifiuto di credere che le sorti della città passino e vengano guidate dalla logica delle 1000 euro .

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  4. Questa si chiama disonestà intellettuale , abbiamo visto tutti quanto sono le indennità per ciascun consigliere e quanti gli oneri riflessi , quasi tutti hanno un dignitoso lavoro . mi rifiuto di credere che le sorti della città passino e vengano guidate dalla logica delle 1000 euro .

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