Torre Faro, cittadini “ostaggi” del traffico per colpa dell’inciviltà altrui. E se ci fosse stata un’emergenza?

Torre Faro, cittadini “ostaggi” del traffico per colpa dell’inciviltà altrui. E se ci fosse stata un’emergenza?

Torre Faro, cittadini “ostaggi” del traffico per colpa dell’inciviltà altrui. E se ci fosse stata un’emergenza?

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martedì 07 Agosto 2012 - 21:42

Di seguito la testimonianza di un cittadino villeggiante nel borgo marinaro, rimasto prigioniero della fila causata da un auto in doppia fila che ha impedito il passaggio di un bus

Episodi come quelli che di seguito leggerete, lasciano l’amaro in bocca. Soprattutto se protagonista è un cittadino messinese, da quindici anni emigrato in Liguria per questioni di lavoro, che ogni estate torna in Sicilia per godere delle bellezze e del mare della propria terra. Momenti di relax rovinati, purtroppo, dai comportamenti dei soliti incivili che confermano di non aver a cuore il miglioramento e la crescita di Messina. “Palcoscenico” del teatro dell’assurdo, il villaggio di Torre Faro e i problemi viari che, come si sa, rappresentato una costante. Prova né è il blocco del servizio bus della linea 79 all’interno del centro marinaro, fino al prossimo 12 settembre. Ciò a causa del parcheggio selvaggio delle auto in sosta che rende impossibile le manovre del mezzo pubblico. La storia né ci è stata segnalata ne è l’ennesima conferma.

«Come ogni giorno di questa vacanza – esordisce il lettore – a mezzogiorno io e la mia famiglia, decidiamo di lasciare la spiaggia e rientrare a casa per far pranzare e riposare i miei due figli, ancora piccoli per sopportare il sole cocente che illumina quest’isola meravigliosa. Giunti in corrispondenza del Faro in via della Torre, quasi davanti ad un noto ristorante di Torre Faro, rimaniamo imbottigliati in un ingorgo, tra il frastuono delle autovetture che già si trovavano sul posto ed il caldo afoso (il termometro dell’auto segnalava 35°C ma la temperatura percepita era sicuramente superiore ai 40°C a causa della forte umidità e del vento africano che sta investendo il centro-sud Italia). Passano 30’ e siamo ancora fermi, senza che succeda niente, tra l’arrabiatura della gente, il continuo suonare dei clacson ed il pianto dei bambini, che nel frattempo patiscono sensibilmente il caldo e l’attesa sotto il sole nonostante l’aria condizionata in macchina. Decido di scendere dall’autovettura lasciando i miei due figli in compagnia del nonno, mio suocero, per sincerarmi del motivo di questa lunga attesa. Svoltato l’angolo della strada principale, in corrispondenza del piazzale di fronte alla sede della Guardia Costiera, si presenta ai miei occhi una situazione che mai avrei voluto vedere: un autobus della locale azienda di trasporto (ATM) era impossibilitato a proseguire la sua marcia in quanto bloccato da un’autovettura, parcheggiata in divieto di sosta 0-24. L’autista del bus, sotto pressione e davanti a tante facce incredule, era incollato al telefono cellulare per chiedere l’intervento, immagino, della Polizia Municipale o delle Forze dell’Ordine per rimuovere il mezzo. Tra il caldo torrido, l’attesa sotto il sole e l’arrabiatura delle tante persone presenti, gli animi si andavano surriscaldando: molti automobilisti in coda, all’interno delle autovetture avevano bambini piccoli e persone anziane, motivo per cui era importante sbloccare subito questa situazione, senza attendere l’intervento delle forze dell’ordine. Da parte sua, l’autista era impossibilitato ad effettuare una manovra in retromarcia in quanto non era presente alcuna persona autorizzata a supportare l’autista nella retromarcia; dopo molti tentativi l’autista si lascia convincere ad effettuare la manovra e così, grazie alla sua professionalità, dopo 40’ di attesa, la lunga coda inizia a defluire. Alle 13.10 la macchina che ostruiva il passaggio era ancora lì, in divieto di sosta. Non conosco la fine di questa triste storia».

Storie di ordinaria follia che spingono il lettore a porre delle domande che non possiamo non sottoscrivere: perché lasciare la propria autovettura in divieto di sosta h24, con tanto di segnale, ed in prossimità di una curva? Ls persona che ha causato questo disagio si rende conto che poteva creare innumerevoli danni nel caso in cui si fosse verificata una qualsiasi emergenza (118 piuttosto che Vigili del Fuoco)? In 40 minuti di attesa come è possibile non vedere arrivare un qualsiasi rappresentante delle forze dell’ordine, nonostante nei paraggi siano presenti Guardia Costiera e Guardia di Finanza, per dare almeno sostegno alle persone bisognose e tranquillizzare gli animi dei presenti? E ancora, la Polizia Municipale, nonostante vi sia una sede nei pressi del Lago di Ganzirri, perché non è prontamente intervenuta in uno dei principali punti di ritrovo dell’estate messinese, sede di tanti lidi della costa e quindi punti di concentrazione dell’utenza balneare? Interrogativi “sciocchi” solo in apparenza, visto che ad oggi non si riesce ancora a trovare una risposta. Che sia unica e definitiva!

10 commenti

  1. come volevasi dimostrare, ma anche 20 anni fa era così. Nulla è cambiato, se non in peggio.

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  2. e comunque non darei la colpa solo agli incivili, ma anche a coloro che sanno e non fanno nulla nonostante abbiano specifici doveri e compiti.Il presidio della Polizia Municipale è a poche centinaia di metri, la tenenza della GDF a poche decine, idem la sede della capitanieria. Quindi non mi vengano a dire che sconoscono il fatto e che non è di competenza loro, dato che indossano una divisa e sono sempre al servizio del cittadino contribuente.

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  3. Ma per favore! Sempre le solite giustificazioni! Quell’animale non doveva parcheggiare li, punto e basta! In una città dove non esiste educazione civica non esiste educazione stradale.

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  4. Gli abitanti del piccolo borgo, invasi da messinesi zalli, che non spendono un centesimo, geniali ad inventarsi la ” passeggiata ” in automobile, capite questi passeggiano in auto, in questi decenni non hanno fatto nulla per proteggere quello splendido spazio, che madre natura ha donato.
    Potevano pensare ad una destinazione d’uso e a una urbanizzazione diversa di quel territorio, si sono accontentati di niente, affittare per un mese agli zalli peggiori.

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  5. purtroppo…nulla di nuovo: i messinesi conoscono l’educazione civica …fuori dalla propria città….
    qui in città, ma non solo nel borgo marinaro, ma nella stagione invernale anche nelle zone del centro occorre uno stato di …polizia, e quindi il sindaco, fresco di riconferma di poteri speciali, non dovrebbe fare altro che incrementare l’organico della polizia municipale, istituire permanentemente un servizio di ….rimozione che qualche anno addietro portò qualche risultato, e comunque….ganasce per i bene educati cittadini.

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  6. A Messina c’è un detto : scupa nova fa pubbirazzu, ma a quanto pare abbiamo un nuovo comandante dei vigili urbani ma la situazione è sempre la stessa, ma i nuovi vigili assunti? sicuramente saranno destinati a pattugliare le strade cittadine semivuote. Mah! non mi abituerò mai.

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  7. Un paio di anni fa mi capitò la stessa storia e dal centralino dei vu mi risposero che le pattuglie erano impegnate x esodo un altra volta per una macchina in doppia fila manco hanno mandato nessuno, mi domando anche che ci sta a fare una caserma della finanza se non si è fatto vedere nessuno come si evince dall’articolo. Mi domando a che fare si pagano le tasse così alte per poi non ricevere nesun tipo di servizio ……..

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  8. L'Osservatore 8 Agosto 2012 15:38

    Non tutti gli ufficiali di polizia giudiziaria (forze dell’ordine) possono elevare multe per divieto di sosta. (GdF o GC) Altra cosa è la presenza COSTANTE di un presidio dei VVUU in zon a Torre Faro (Pilone).
    Sono stati assunti nuovi (sempre pochi comunque) vigili, che facciamo??? Li mettiamo all’ombra di piazza cairoli???
    Il messinese – cafone – deve esser costantemente “educato” al rispetto del prossimo.

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  9. Ci risiamo! Ci si stupisce ancora che a Messina certe cose vadano in questo modo…! Come ho avuto di scrivere in altre occasioni su questo giornale, ribadisco che la civiltà non può e non deve passare attraverso la coercizione ma, purtroppo, non è il caso del messinese medio a cui piace fregarsene allegramente di tutto e di tutti. Magari l’idiota che ha parcheggiato in modo così sciagurato, racconta delle sue ferie parlando dell’ordine e della pulizia che ha trovato in altre città…!
    Comunque, Torre Faro è sull’orlo del collasso a prescindere da un parcheggio. La totale assenza di controllo sul territorio ha come conseguenza il caos più totale a cominciare dalle spiagge abbandonate ad ogni forma di incuria. O vogliamo parlare di locali che si sentono in diritto di sparare musica ad altissimo volume anche fino a tarda notte? E i venditori di frutta e verdura di via Rando che da una parte invadono la sede stradale con le cassette esposte e dall’altro ci parcheggiano il camion, per metà sul marciapiede? Non vedi un municipale neanche a pagare, la Guardia Costiera praticamente non esiste e molto raramente si incrocia qualche pattuglia dei Carabinieri o della Polizia. Nel mezzo mettiamoci i soliti deficienti in auto che braccio fuori dal finestrino, tagli di capelli improbabili e gel a chili, passeggiano sparando musica a tutto volume per poi parcheggiare dove capita per la birra con gli amici.
    Personalmente mi sento defraudato del mio territorio e non posso che essere solidale con il signore che ha scritto l’articolo.

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  10. Nulla di nuovo!!!
    Un paio d’anni fa un caro ragazzo, poi scoperto essere figlio di un vigile, una sera lungo il torrente guardia essendo le macchine parcheggiate dovunque per andare sui soliti lidi rumorosi decise di parcheggiare sull’unico posto libero ancora presente. Peccato che era il cancello di casa mia!!!!
    Ho chiamato: vigili urbani, carabinieri, polizia….NESSUNO SI DEGNO’ d’intervenire, per fare almeno una multa sicura e rimuovere il veicolo che rendeva impossibile nel caso di urgenza o qualunque problema di uscire di casa.
    No comment!!!
    Anch’io vivendo in veneto da molti anni cerco di tornare per passare alcuni giorni di mare nella mia “bella” città ma come sempre me ne torno con l’amaro in bocca: non cambia mai niente e l’inciviltà regna.
    E i politici e le istituzioni sono inesistenti.
    Non si riesce a costruire un senso civico e una sensibilità sulla cosa comune.

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