De Luca: Brand I'Messina per il turismo. Via dagli uffici comunali i mister No

De Luca: Brand I’Messina per il turismo. Via dagli uffici comunali i mister No

Rosaria Brancato

De Luca: Brand I’Messina per il turismo. Via dagli uffici comunali i mister No

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lunedì 09 Aprile 2018 - 13:13

"Il Comune deve assumere la regia di strategie vere per lo sviluppo del turismo" così il candidato sindaco che ha poi aggiunto "basta con i mister no negli uffici di Palazzo Zanca"

Scoprire Messina a piedi: a 20 minuti dal porto, dove sbarcherete c’è la via Garibaldi e la Chiesa Catalana. L’escursione non è consigliata per ospiti che utilizzano la sedia a rotelle o che hanno difficoltà mobili”. A leggere testualmente quel che la rivista di bordo della MSC crociere propone ai turisti che stanno per sbarcare a Messina è un Cateno De Luca infuriato. Anche perché, appena poche righe sopra le uniche alternative alla “Chiesa Catalana a 20 minuti a piedi dal porto…..rendetevi conto di chi scrive questa roba….” sono due bar….. che vengono suggeriti come altre scelte….

E’ semplicemente vergognoso che i turisti diretti a Messina vengano trattati in questo modo. Non esiste alcun tipo di brand- spiega il candidato sindaco- E non è neanche possibile che quei pochi sventurati che restano in città piuttosto che fare escursioni fuori vengano visti come turisti da spolpare e siano costretti a pagare un caffè 5 euro. Non è questa la nostra idea di turismo, né di commercio. Con Brand I’Messina si crea una regia municipale per lo sviluppo e la valorizzazione dell’ identità commerciale, industriale e turistica. Dobbiamo valorizzare ciò che è unico di Messina e che non è esportabile e tenere in considerazione l’arco di tempo che vede i turisti restare in città. E aggiungo anche il casinò del Mediterraneo e percorsi guidati per croceristi”.

Ma nella conferenza stampa di oggi De Luca ha detto la sua anche sulla necessità di ripensare la città dal punto di vista urbanistico nonché sull’importanza di una valorizzazione di tutti i mercati rionali, rendendo”inoffensivi” tutti i mister no che ci sono tra i burocrati di Palazzo Zanca. A proposito di uffici comunali si è a lungo soffermato sulle stranezze legate alla Vinca (valutazione d’incidenza ambientale) “ci sono imprenditori che hanno visto bloccati per anni anche solo le autorizzazioni ad ampliare una veranda e nel contempo autorizzazioni edilizie per fare di tutto…. Non torno più neanche su quel Salvacolline che è solo un trasferimento di volumi per fare operazioni edilizie in alcune zone ma ribadisco la necessità di realizzare un risanamento concreto con la sinergia tra pubblico e privato”.

Sui tempi lunghi delle autorizzazioni e sugli esiti dei pareri che si fanno attendere a lungo, e che contribuiscono ad una crisi profonda delle attività produttive si è soffermato sia De Luca che l’assessore designata Dafne Musolino. Quest’ultima ha ricordato come il vero problema sia stata la mancanza di un’identità “Messina non ha saputo scegliere tra le vocazioni, non è città turistica, né commerciale, né industriale. L’economia si è per decenni basata su uno scambio di spesa tra i dipendenti pubblici e gli esercenti, ma con i pensionamenti e i tagli nel settore pubblico ovviamente anche i negozi e le attività commerciali sono entrate in crisi”

De Luca ha invitato a puntare sulla riorganizzazione delle zone a traffico limitato con l’individuazione di soluzioni agevolative con l’introduzione di soste brevi di fronte alle attività commerciali; l’eliminazione del TRAM e la riconversione di parte del percorso in isole pedonali permanenti con servizi ed attività commerciali ed artigianali. Inoltre, è essenziale l’introduzione del Baratto amministrativo come forma di collaborazione e scambio tra gli imprenditori e il Comune.

L’Amministrazione comunale – continua De Luca – deve svolgere quel ruolo di regia e di indirizzo delle politiche di valorizzazione di Messina realizzando e sostenendo una stabile strategia di regole e di servizi sintetizzata nel cosiddetto BRAND I’ Messina attraverso il quale sarà costituita una rete di artigiani, commercianti e piccoli imprenditori locali che potranno offrire i loro prodotti ed i loro servizi ai turisti e potranno, attraverso il brand, valorizzare le loro opere anche al di fuori del territorio comunale. Negli obiettivi da concretizzare per sviluppare e monetizzare i flussi turistici rientra la realizzazione della Scuola degli Antichi e Mestieri e delle Tradizioni Popolari. Sarebbe molto più lungimirante creare dei percorsi turistici nella città, cominciando prima a restaurare e mettere in rete quanto di bello la città stessa offre”.

Per De Luca è impensabile che non ci sia a Messina un albergo a 5 Stelle e che gli studenti dell’Antonello che opera con ottimi risultati, figure professionali destinate ad operare nel settore ricettivo e turistico, per svolgere gli stage professionali e le esperienze di alternanza scuola lavoro, sono costretti a recarsi fuori città”.

Sullo sviluppo turistico è intervenuta l’assessore designato Dafne Musolino spiegando: “Grazie alle sue connotazioni naturali Messina riceve nel suo porto naturale quasi 400.000 croceristi all’anno. Il turista delle navi da crociera si trattiene in città solo per un breve intervallo durante il quale viene per la maggior parte dei casi irretito dalle offerte degli operatori catanesi per escursioni sull’Etna o operatori messinesi per escursioni a Taormina ed infatti, solo il 20% visita effettivamente la città. Questa presenza è come un biglietto da visita che la città lascia di sè stessa, e che dovrebbe invogliare ogni crocerista a tornare a Messina per dedicarle un soggiorno più lungo. Ogni risorsa della città di Messina dovrebbe essere impiegata allora a fornire una accoglienza di alto profilo. La città dovrebbe mostrare il suo volto migliore, esibendo ordine, pulizia ed efficienza dei servizi. La realtà invece è che il turista trova una città sporca e disorganizzata, nella quale non c’è nessuno che lo accolga e che gli fornisca un itinerario turistico”.

Sulla carenza infrastrutturale delle aree produttive è intervenuto l’assessore designato alle infrastrutture Salvatore Mondello spiegando: “La nostra idea è ripensare la città dal punto di vista urbanistico soprattutto avendo la capacità di affrontare in modo aggregato, per bacini i temi territoriali, tra questi risulta importante e strutturante il tema della riqualificazione del patrimonio di siti produttivi, dando priorità al riuso di aree dismesse, riqualificando quelle degradate occupate da attività obsolete, e attrezzando aree, sia nuove che esistenti, con servizi che ne migliorano competitività e attrattività. Occorre prevedere il riordino della viabilità e della sosta con l’inserimento di infrastrutture adeguate alla movimentazione del trasporto merci, razionalizzare gli accessi alle singole aree ed ai comparti allo scopo di fluidificare la maglia viaria di servizio agli insediamenti stessi (in funzione soprattutto del costruendo nuovo porto di Tremestieri); definire “modelli architettonici” ecosostenibili per le aree destinate a mercati e rafforzare la cultura della tradizione messinese”.

I candidati hanno inoltre predisposto un prototipo di progetto per il mercato sant’Orsola e relativa scheda tecnica quale esempio di riqualificazione di tutti i mercati rionali della città.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. fuozza-messina 9 Aprile 2018 15:55

    Quando leggo che l’assessore designato dice testualmente “il turista… viene per la maggior parte dei casi irretito dalle offerte degli operatori catanesi” salto letteralmente sulla sedia. Le agenzie che vendono i pacchetti sulle navi (Taormina, Etna, Savoca e Forza D’Agrò… e Messina) sono agenzie messinesi! Un assessore designato che parla per luoghi comuni (i catanesi!!!) e non si imforma sui fatti è gia un segnale della serietà del progetto politico.

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  2. Bene, che piaccia o no, almeno qualche idea precisa la “ditta” De Luca ce l’ha e l’espone. La tizia che “non va in cerca di poltrone” ma “rappresenta il popolo” che dice???

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