“Sindaco per un giorno” e “Dicci la tua”: la parola alla periferia di Milazzo

“Sindaco per un giorno” e “Dicci la tua”: la parola alla periferia di Milazzo

Serena Sframeli

“Sindaco per un giorno” e “Dicci la tua”: la parola alla periferia di Milazzo

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mercoledì 08 Aprile 2015 - 10:03

La campagna elettorale deve ancora partire ufficialmente, ma i primi candidati iniziano a incontrare i cittadini per capire le esigenze e le problematiche, soprattutto della periferia milazzese

In vista della campagna elettorale, il centro ma, in particolar modo la periferia, diventa punto strategico da cui partire e su cui elaborare i programmi elettorali.

Il candidato sindaco Salvo Presti, area Pd con il sostegno di Big Bang Milazzo, ha lanciato l’iniziativa “Sindaco per un giorno”, partendo proprio dalla periferia.

Ogni giovedì e venerdì, i cittadini avranno modo di partecipare ad un vero e proprio format con telecamera al seguito: chi vorrà, potrà calarsi idealmente nei panni del primo cittadino, avendo la possibilità di proporre provvedimenti o segnalare carenze che verrebbero immediatamente colmate se fosse possibile indossare la fascia tricolore almeno per una giornata.

Si inizia quindi domani nella piazza davanti la Chiesa ‘Madonna delle Grazie’, dalle ore 17, mentre il sabato e la domenica Presti incontrerà i cittadini in Via Medici. Durante gli incontri già realizzati, secondo il candidato Presti è emersa “l’esigenza di parlare e confrontarsi con quanti orbitano nella politica locale. La percezione raccolta, specialmente nelle fasce dei più giovani, è quella di una pratica costante del non-ascolto o del mancato coinvolgimento da parte delle Istituzioni cittadine”.

Il candidato Lorenzo Italiano invece ha iniziato il suo tour “Dicci la tua” lo scorso weekend, partendo sempre dalla periferia. Durante il tour, Italiano ha raccolto le testimonianze dei cittadini, che vedono come bisogno primario il ripristino dei centri sociali per anziani in tutti i quartieri limitrofi, ripensando al ruolo della pubblica amministrazione per sfruttare le strutture pubbliche e creare degli sportelli di prossimità, ossia dei servizi essenziali per il cittadino nei quartieri più disagiati. Italiano pensa poi agli “orti sociali” lottizzando i terreni comunali o di associazioni, al fine di implementare quel circuito di ascolto e partecipazione tra anziani e nuove generazioni, aiutando così chi non può più permettersi ortaggi, verdure e frutta fresca. Sul tema sicurezza in periferia invece, si pensa ad una vigilanza notturna con il supporto di telecamere, oltre al recupero di tutte quelle aree verdi e parchi ormai abbandonate.

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