Pd, nasce il gruppo di lavoro in vista del congresso cittadino. A coordinarlo sarà Felice Calabrò

Pd, nasce il gruppo di lavoro in vista del congresso cittadino. A coordinarlo sarà Felice Calabrò

Rosaria Brancato

Pd, nasce il gruppo di lavoro in vista del congresso cittadino. A coordinarlo sarà Felice Calabrò

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martedì 28 Gennaio 2014 - 14:53

Il 16 febbraio si terranno le primarie regionali del Pd. Nel frattempo restano "congelati" i congressi cittadini. Da qui la necessità, sopratutto a Messina, di creare un gruppo di lavoro a livello comunale, che inizi a "ricostruire" un partito lacerato da sconfitte, divisioni, inchieste. Il gruppo, formato dal segretario provinciale, dai capigruppo delle liste Pd e dai presidenti di circoscrizione, sarà coordinato da Felice Calabrò.

Dopo l’elezione di Renzi segretario nazionale del Pd la stagione congressuale del partito continua e la prossima tappa è il Congresso regionale e l’elezione del segretario regionale. Mentre le varie correnti affinano strategie per “far fuori” l’attuale segretario uscente Giuseppe Lupo, anche a costo di alleanze singolari (ad esempio renziani con Crisafulli, fino a ieri ritenuto “l’impresentabile siciliano), a Messina il Pd è alle prese con la necessità di ricostruire un partito ridotto in brandelli da divisioni, sconfitte, inchieste.

Il 16 febbraio si voterà per le primarie per il segretario regionale (possono votare anche i simpatizzanti e non solo i tesserati, saranno infatti primarie aperte come le nazionali) e pertanto il congresso per il segretario cittadino non si terrà prima di marzo. Nel frattempo, ieri, nel corso di un incontro, alla presenza del segretario provinciale Pd Basilio Ridolfo, è stato individuato un gruppo di lavoro che avrà il compito di guidare il partito fino al congresso cittadino.

Il gruppo sarà composto dal segretario provinciale, dai capigruppo democratici in consiglio comunale e dai presidenti circoscrizionali che si riconoscono nel PD e sarà coordinato da Felice Calabrò.

“L'approssimarsi delle primarie regionali- ha spiegato Ridolfo- ci costringe a posticipare ogni congresso territoriale. E Messina, purtroppo, non fa eccezione. Tuttavia la città di Messina merita di un'attenzione particolare: delineare una linea politica del Pd è prioritario e non è possibile attendere oltre. Per questo mi faccio interprete e garante,delle esigenze dei democratici messinesi, e chiedo supporto al gruppo di lavoro affinché la mia lontananza fisica dal territorio non sia un deficit”.

La situazione del Pd del resto era tale da non poter continuare ad essere “congelata” per troppo tempo, anche perché dopo le primarie regionali seguirà sicuramente la fase di assestamento con conseguenze anche sul rimpasto in giunta regionale. Un Pd messinese troppo debole crea fin troppo facili vantaggi alle altre realtà.

Sabato scorso a Palazzo Zanca si è parlato di Pd e strategie future nel corso di un incontro alla presenza di Peppe Fera, Ciccio Barbalace, Giuseppe Grioli, Luigi Beninati ed Emilio Fragale e che ha fatto registrare numerosi interventi e spunti di riflessione da Lillo Oceano, Piero David, Alessandro Russo, Gaetano Giunta, Giulia Ilacqua, Ciccillo Barbalace, Luigi Beninati, Giuppi Siracusano, Cosimo Inferrera, Paolo David, Giovanni Frazzica.

A conclusione è stato presentato un documento al segretario provinciale Ridolfo che indica alcune priorità per il futuro del partito a Messina. “Il nuovo corso è chiamato a innovare (anzi cambiare) logiche, dinamiche e prassi consunte- si legge- Occorre imprimere al PD locale una autorevolezza di riflessione e azione a partire dalle “regole” e dalle “forme” della nostra presenza. In questa direzione, appare di fondamentale importanza l’articolazione nei “territori” e in rapporto alle Istituzioni”.

Tra le proposte emerse per una diversa organizzazione territoriale c’è quella che individua un modello “federato” che possa consentire al Pd di ripartire dalle strutture di base, cioè dai circoli, evitandone però la proliferazione come avvenuto in passato. E’ emersa anche la necessità di istituire Comitato di zona, e di affidare al Comitato di Messina capoluogo reali poteri di iniziativa politica. Tra le proposte anche quella di istituire una scuola di formazione socio-politica senza contributi pubblici destinata non solo ai dirigenti o consiglieri del Pd ma a chiunque voglia partecipare. Nel documento i promotori dell’incontro chiedono un rapporto del Pd con il presidente Crocetta che vada ben oltre la presenza dell’assessore regionale Nino Bartolotta. Infine, per quel che riguarda l’amministrazione Accorinti, pur non “dichiarandosi convinti dell’operato della giunta” i firmatari del documento ritengono il ricorso al Tar una scelta “non salutare”. “Le “sorti” di un Paese o di una città non si modificano “vincendo dall’alto o dal basso”- si legge nel documento- E’ la cifra della partecipazione che fa cambiare le cose”.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. Mi chiedo una cosa ma votare Renzi o Berlusconi e uguale??

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  2. Trattasi di due ciarlatani, cambia soltanto l’accento.
    Per chiunque si voti non cambia nient’altro che il loro conto corrente ed il dossier titoli.

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