Il monito di Lab Dem: «Serve una politica nuova, viva, plurale, tra la gente»

Il monito di Lab Dem: «Serve una politica nuova, viva, plurale, tra la gente»

Il monito di Lab Dem: «Serve una politica nuova, viva, plurale, tra la gente»

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lunedì 03 Dicembre 2018 - 09:19

Con un documento il Laboratorio del partito democratico chiede un cambio di passo e «l’ impegno mirato a favorire la riconnessione di chi crede nei valori di una politica migliore»

«L’attuale fase congressuale del DP siciliano non suscita in noi grandi entusiasmi, apparendoci come la riproposizione di usurate strategie politiche in involucri malamente rinnovati». Inizia così documento che sabato sera una delegazione di "LabDem Messina", guidata dal coordinatore cittadino Luigi Beninati, ha consegnato alla candidata Messina Teresa Piccione, e che prossimamente verrà consegnato anche all’altro candidato Davide Faraone.

Lab Dem ha anche incontrato n gruppo di dirigenti del PD messinese per esporre le proprie posizione. E non mancano le critiche.

« Nessuna esposizione di una strategia politica capace di fare uscire la nostra Regione dal grave stato di degrado economico e sociale, nessuna autocritica per un passato di cui sono direttamente responsabili pure molti di coloro a vario titolo attualmente in campo», si legge nel documento .

«Eppure noi continuiamo a credere, nonostante tutto, nel ruolo del Partito Democratico e, con questo nostro documento, vogliamo chiamare a raccolta coloro i quali vedono la politica come la sola attività umana che può cambiare e migliorare la vita della gente, per una battaglia che non si esaurisca nell’asfittica gestione dell’esistente, caratterizzata dal prevalere di miopi interessi personali e dalla clientelare acquisizione di politici in transumanza».

« Chiediamo, perciò, una attiva condivisione a tutti coloro i quali credono nella democrazia popolare, nel riformismo come valore del cambiamento, nel rispetto della legalità, nello sviluppo che si realizza con giustizia sociale, nella difesa dell’ambiente, nella tolleranza e nella reale parità di genere. Si tratta di recuperare alla nostra Regione una reputazione in questi anni assai compromessa ed al PD di assumere una identità di impegno e di progetto in sintonia con le istanze della gente, una identità che si addice ad una moderna sinistra democratica e riformista di governo. Una politica nuova viva, plurale, che si realizza tra la gente in un partito che non decide più nel chiuso di alcune segreterie ma alla luce del sole tra i propri sostenitori. Chiediamo un preciso e deciso impegno a promuovere un reale cambio generazionale basato sul merito, sulla passione civile e sull’impegno dei giovani che, troppo spesso, sono stati emarginati al ruolo di semplici comparse».

«Chiunque guiderà il Partito con queste premesse avrà la nostra fiducia ed il nostro appoggio, ma non è più tempo di blandizie poiché si dovrà giudicare, a differenza di quanto accaduto sino ad ora, solo sui fatti concreti».

«Chiediamo, perciò, la sottoscrizione di questo nostro documento che vuole assumere, assieme, il significato di un grave disagio per l’esistente, e l’impegno per una battaglia che non si esaurirà nell’attuale fase congressuale, impegno mirato a favorire la riconnessione di chi crede nei valori di una politica migliore».

Un commento

  1. Serve solo che ve ne andate a lavorare e vi togliete di torno dalla politica, perchè avete rovinato un paese e tutti gli enti locali.

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