Crocetta: "Sono il candidato di tutti i siciliani indignati"

Crocetta: “Sono il candidato di tutti i siciliani indignati”

Rosaria Brancato

Crocetta: “Sono il candidato di tutti i siciliani indignati”

lunedì 30 Luglio 2012 - 21:11

Rosario Crocetta, candidato alla Presidenza della Regione,invitato a Messina dal circolo "Libertà e Giustizia", ha incontrato i cittadini a Palazzo dei Leoni. "Dobbiamo combattere la mafia come sistema e come organizzazione di potere ma possiamo farlo solo con un gioco collettivo, di squadra e con l'orgoglio siciliano.

“Il mio nome è Rosario Crocetta, sono un siciliano e sono indignato”. Nell’aula consiliare di Palazzo dei Leoni l’europarlamentare del Pd, candidato alla Presidenza della Regione a prescindere da quel che deciderà il partito, parla alla platea invitata dal Circolo di Libertà e Giustizia, iniziando dalla sua storia di uomo, di persona semplice e soprattutto di politico che ha dedicato la vita alla lotta alla mafia.
“Non voglio essere un prodotto preconfezionato, voglio essere me stesso e quindi voglio iniziare a dirvi chi sono. Non chiamatemi onorevole, non sono più onorevole di tutte le altre persone e comunque non lo sono diventato perché sono stato eletto”. Si presenta così Rosario Crocetta, figlio di un operaio e di una sarta, costretto a 22 anni a lasciare gli studi per lavorare in fabbrica, salvo poi far tutto da solo, con il passare degli anni e riprendersi tutte quelle tappe che aveva perso per strada.
“Mia madre mi diceva: meglio essere povero che onesto, e io mi sento ancora così. Ad agosto finirò di pagare i debiti contratti per la campagna elettorale per le europee e sarò costretto ad aprirne un altro per le regionali….”
Per Rosario Crocetta, divenuto sindaco di Gela nel 2003 nonostante tutto e tutti e solo grazie ad un ricorso al Tar che gli ha restituito quei voti che i brogli gli avevano tolto, l’inizio di questa avventura è stata la rete, una candidatura nata su Facebook e che in un mese ha raccolto 30 mila consensi divenuti poi “realtà” non più virtuale con la nascita dei circoli e dei comitati per “Crocetta presidente”.
Con questa realtà il Pd dovrà fare i conti, perché mentre l’europarlamentare gira per i comuni siciliani e parla alla gente ancora il partito non ha deciso cosa fare “da grande”.
Lui quando ha deciso di scommettere su stesso è andato dritto come un treno e non si fermerà neanche se il Pd dovesse decidere di puntare su un altro candidato.
“Non mi fermerò neanche se dovessero darmi una poltrona di qualsiasi tipo. Nei sondaggi sono in testa e il segretario regionale del Pd Lupo lo sa, me lo ha anche detto, sei il primo nei sondaggi. Allora gli ho risposto, quindi voi che fate, volete scegliere un candidato che non può vincere?”

Il partito, che fino all’ultimo ha sostenuto il governo Lombardo, non ha ancora deciso, e mentre tentenna sperando in un accordo con l’Udc su D’Alia candidato, Crocetta va avanti, dichiarandosi pronto a sfidare sul campo chiunque voglia scommettersi alle primarie “L’ho detto anche a Fava e lo ribadisco a D’Alia, chi vuole deve passare dalle primarie. Io non le temo”.
Primo sindaco in Italia a dichiarare pubblicamente la sua omosessualità, quando nel 2003 mise piede al municipio di Gela la prima intimidazione mafiosa arrivò “da una persona che lavorava nell’ufficio tecnico che gestiva le somme urgenze. Mi dissero che non sarei durato più di una settimana”. Crocetta restò sindaco per sei anni durante i quali furono arrestate per mafia ed estorsioni 950 persone, 125 l’anno, ed ancora oggi testimonia nei processi che ne sono scaturiti. E’ la sua storia personale a parlare per lui.
“La società si cambia con un gioco collettivo, tutti insieme. Io sono qui e ho deciso di continuare a dedicare la mia vita alla Sicilia, perché è qui che si combatte la mafia come sistema e come organizzazione di potere. Ho deciso di candidarmi perché sono indignato e non solo per come è stata governata la Regione negli ultimi anni ma dal dopoguerra ad oggi”.
I partiti che vorranno allearsi con lui dovranno sottoscrivere un codice etico che ha al primo punto: nessun candidato indagato per corruzione o mafia. Il suo programma punta ai finanziamenti europei che devono essere salvati dalla cancellazione per mancanza di progetti ultimati, non per farne serbatoi di voti, ma per creare occupazione e produzione, guardando al Mediterraneo e ad un’Europa non più euro-centrica. Basta con la formazione diventata fucina clientelare. Al secondo punto c’è lo sviluppo delle energie alternative, quindi la sburocratizzazione.

“Non è possibile che per ogni autorizzazione debbano passare 3 anni e dopo i 3 anni se non paghi comunque la mazzetta non la ottieni. E basta sperperi. Gli stipendi e le pensioni dei dirigenti gridano vendetta. I deputati devono essere pagati in base alle presenze” ed è in questo momento che scoppia l’applauso più forte, segnale di quanto l’indignazione della gente di fronte ad una politica diventata rapace abbia oltrepassato ogni capacità di tolleranza. Invita a recuperare l’orgoglio siciliano e attingere alla grande storia della nostra terra. Quando l’ex presidente della Regione, Giuseppe Campione, presente in sala gli ricorda che l’immagine che il Pd siciliano ha oggi è quella della Finocchiaro che va all’Ikea con la scorta che spinge i carrelli della spesa e quella del Pd messinese dipinto nell’inchiesta di Panorama Crocetta racconta l’incontro avuto per strada con una famiglia “la madre disperata mi chiedeva perché siamo ridotti così, il padre mi ha risposto che la colpa è della mancanza di lavoro, ma il figlio disoccupato mi ha detto: la verità è che c’è troppo “mangia mangia”. Ecco, se proprio devo dirvi il mio programma in modo semplice è questo: sono qui per dire basta al mangia mangia”.
Rosaria Brancato

Un commento

  1. Libertà e Giustizia è una cosa seria della SINISTRA,una associazione culturale nata nel 2002,a carattere nazionale con sede a Milano.Nata su proposta di note personalità della cultura italiana,come Gae Aulenti,Giovanni Bachelet,Enzo Biagi,Umberto Eco,Alessandro Galante Garrone,Claudio Magris, Guido Rossi,Giovanni Sartori,Salvatore Veca e Umberto Veronesi,ha come scopi dichiarati nel suo manifesto quelli di “dare un senso positivo all’insoddisfazione che cresce verso la politica,trasformandola in partecipazione e proposta” e di “essere l’anello mancante fra i migliori fermenti della società e lo spazio ufficiale della politica”.
    Per comprendere l’insoddisfazione verso il PARTITO DEMOCRATICO,cito le parole del suo presidente Gustavo Zagrebelsky,fine giurista ex membro della Corte Costituzionale,a Bersani,” Vogliamo segni concreti e non segnali generici “. Libertà e Giustizia ritiene CROCETTA fra “i migliori fermenti della società siciliana”, insomma il BASSOLINO o il LORIERO di turno, e i generici e a buon mercato punti programmatici,scritti da CROCETTA nel manifesto di una intera pagina pubblicitaria sui maggiori quotidiani siciliani, “segni concreti” di governo dell’isola.Intanto CROCETTA,a proposito di trasparenza, nin ci ha fatto sapere chi ha sponsorizzato queste pagine, poi non ci bastano più slogan che dicono tutto e niente.Gli chiedo,andrà a cercarsi i voti nel carrozzone della FORMAZIONE PROFESSIONALE,promettendo di cambiare la riforma Centorrino nella parte del reperimento delle risorse,impegnando finanziariamente direttamente la Regione,insomma un cambiamento guardando ai ” cosiddetti formatori “, oppure smantellarlo il carrozzone,destinando questo fiume di denaro dell’UE ai giovani siciliani, attraverso le aziende che formano e poi assumono? Ci dirà con precisione a quale percentuale della spesa corrente intende portare l’enorme cifra destinata oggi ai DIPENDENTI REGIONALI? CROCETTA’ ci dirà se rivendicherà la piena applicazione dello STATUTO siciliano,o se si farà promotore al ritorno a Regione a statuto ordinario? CROCETTA si farà promotore di un testo unico sull’Urbanistica,per mettere fine alla babele di norme,che sta devastando il territorio e le coste della Sicilia? Fra le “norme chiare antimafia”, ci vuole dire come riformerà i subappalti, veicolo su cui viaggia COSA NOSTRA? Per ora mi fermo con le domande.

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