I candidati di Sel: "Sogniamo l'Europa dei popoli, contro lo strapotere delle banche"

I candidati di Sel: “Sogniamo l’Europa dei popoli, contro lo strapotere delle banche”

I candidati di Sel: “Sogniamo l’Europa dei popoli, contro lo strapotere delle banche”

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domenica 13 Aprile 2014 - 16:02

Presentati a Santa Maria Alemanna, i due candidati di Sel che correranno alle Europee nella lista Tsipras: Olga Nassis e Mario Cicero. Dall'emergenza migranti alla necessità di dare risposte alla Sicilia che produce, sono stati illustrati i temi di un programma che sogna l'Europa dei popoli contro lo strapotere delle banche e delle multinazionali.

Sel ha presentato, nel corso di un incontro che si è tenuto presso Santa Maria Alemanna, Mario Cicero e Olga Nassis, i candidati di Sinistra, ecologia e libertà che corrono alle Europee nella lista “L'altra Europa con Tsipras” (Collegio Isole). Ha introdotto i lavori la coordinatrice provinciale Daria Lucchesi e coordinato il dibattito Alessandra Minniti, della Segreteria di Sel Messina e responsabile nell'ambito degli Enti locali, Economia, Sviluppo e Politiche urbane.

“Consideriamo la nostra candidatura alle Europee – hanno dichiarato Mario Cicero e Olga Nassis – un’occasione per mettersi al servizio delle nostre comunità, così annientate dalla crisi e dalle scelte fallimentari dettate dagli interessi economici dominanti, a discapito dei più deboli e del Welfare. Un’occasione per affermare il nostro impegno per un’Europa solidale. Un’Europa al servizio dei cittadini, invece che un’Europa ostaggio della paura della disoccupazione, della vecchiaia e della povertà. Un'Europa dei diritti, anziché un'Europa che penalizza i poveri, a beneficio dei soliti privilegiati, e al servizio degli interessi delle banche, come ricorda Tsipras. Un'Europa dei popoli e dei territori con un progetto concreto per un nuovo modello di sviluppo con al centro la Sicilia e la Sardegna”.

Nel corso del dibattito si è parlato anche della vicenda Palanebiolo, con la struttura ormai al collasso e che sta mostrando tutti i limiti di una politica nazionale che non è stata in grado di affrontare in modo adeguato le tematiche dei migranti e dell’accoglienza “Messina sta diventando un nuovo luogo di parcheggio dell’emergenza- ha detto Olga Nassis- Ancora una volta il modello di accoglienza che prevale obbedisce a logiche securitarie e di segregazione dove l’integrazione è negata alla base. Le condizioni di accoglienza sono disumane e il sovraffollamento aumenta i rischi di conflittualità. Una promiscuità inaccettabile che non tutela i loro diritti e la loro salute. E' necessaria l’immediata chiusura del Pala Nebiolo e della tendopoli e occorre subito trovare soluzioni adeguate. L’accoglienza è al collasso e la Porta d’Europa continua ad essere gestita con logiche emergenziali”.

Olga Nassis ha origini greche. La famiglia paterna durante la dittatura dei colonnelli subì arresti e deportazioni. È dottoranda di ricerca in Antropologia culturale presso l’Università di Messina, dove ha conseguito la laurea in Scienze politiche. Ha fatto parte di gruppi di studio alle Università Pantios di Atene, Stony Brook di New York e Central State Connecticut. Ha un Master in Internazionalizzazione. Parla quattro lingue europee. Ha lavorato in programmi di cooperazione europea e nella gestione di progetti in ambito culturale e di politiche per l’integrazione. Ha lavorato nel Programma nazionale di Protezione dei Minori Stranieri non Accompagnati. È attiva nell’associazionismo (Donne Libere) e in campagne per i diritti civili e contro la discriminazione di genere. È socia fondatrice della ‘Comunità ellenica dello Stretto’. Dal 2012 vive tra la Grecia e l’Italia, milita in SEL e in Syriza, partito con il quale ha collaborato per le elezioni parlamentari greche di maggio e giugno 2012 in Epiro.

“ Voglio un’Europa al servizio dei cittadini, invece che un’Europa ostaggio della paura della disoccupazione, della vecchiaia e della povertà. Un'Europa dei diritti, anziché un'Europa che penalizza i poveri, a beneficio dei soliti privilegiati, e al servizio degli interessi delle banche, come ricorda Tsipras. Trovo particolarmente significativo dire questo a Messina, una città per anni dominata da una politica senza valori, come dimostrano le attuali inchieste giudiziari. La nuova esperienza di Accorinti è per noi un punto di riferimento”, ha concluso Olga Nassis.

Mario Cicero è nato a Castelbuono (PA). Ha 52 anni ed è rappresentante di Commercio. Nel 1994, viene nominato assessore al Turismo aprendo la straordinaria stagione “Castelbuono Porte Aperte”, con grandi risultati in termini di flussi turistici e di prestigio culturale. Da Sindaco lancia l'idea della raccolta differenziata porta a porta, fatta con gli asini anziché con le camionette: abbatte i costi, il traffico e aumenta la raccolta differenziata. L'idea fa il giro di tutte le Tv e le testate giornalistiche del mondo.

“Voglio vivere in una società dove il mercato e la finanza non giochino con le vite delle persone- spiega Cicero- L'Europa che vorrei è lo spazio politico ed economico che permetta alle piccole e medie imprese, agli agricoltori, agli artigiani, agli operatori culturali e del turismo di potere esercitare liberamente attività e impresa, che offra ai professionisti gli strumenti per operare capitalizzando il loro sapere, creando delle politiche di sostegno che, scardinando la logica delle multinazionali, permettano alle nostre imprese di penetrare in mercati con prodotti unici e di qualità. Immagino un'Europa che pensi alle nostre terre, alle nostre città in questo modo: – candidando Sigonella (SR), Niscemi (CL) e Birgi (TP) quali sedi di incontri tra le delegazioni internazionali per negoziare la pace e lo sviluppo; invertendo la tendenza degli ultimi decenni che ha visto le nostre isole territorio dove consumare i prodotti delle multinazionali. Impedendo la possibilità della nascita di imprese agroalimentari in grado di valorizzare la nostra agricoltura e il “Made in Sicily”; proponendo Siracusa e Cagliari come centri di ricerca e innovazione per il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale del Mediterraneo; attivando nei Parchi Regionali delle due isole laboratori, corsi di laurea e di ricerca, per favorire lo studio di quest’unico patrimonio ambientale che il Mediterraneo offre”.

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