L’assessore alla cultura spiega che c’è ancora tempo per aderire all’evento. Termine ultimo fissato a martedì 11 febbraio. Un giorno in più, invece, per aderire all’iniziativa del “Menù Antonelliano”, rivolta agli operatori del settore ristorazione
"Il termine ultimo per la presentazione di iniziative, suggerimenti, idee e proposte per la Notte della Cultura è fissato a martedì 11, alle ore 12, in modo tale da potere consentire il completamento del programma degli eventi dedicati ad Antonello. Il calendario, con tutti gli appuntamenti della manifestazione, sarà illustrato giovedì 13 nel corso di una conferenza stampa a palazzo Zanca”. L’assessore alla cultura, Tonino Perna, spiega che c’è ancora tempo per aderire all’evento. “Numerose sono state le proposte pervenute al mio assessorato da parte delle associazioni, delle organizzazioni e degli artisti messinesi che hanno aderito all'iniziativa e ringrazio per la loro partecipazione".
Un giorno in più, invece, per aderire all’iniziativa del “Menù Antonelliano”, rivolta agli operatori del settore ristorazione. Entro le ore 12 di mercoledì 12, i ristoratori interessati dovranno comunicare la richiesta di partecipazione via mail all'indirizzo patrizia.panarello@comune.messina.it o telefonando al numero 0906010252. Il menù si articola in quattro proposte di pasti tipici risalenti al XIV-XVIII secolo sulla base di ricettari d'epoca tardo medievale e primo rinascimentale.
Penso che il nodo decisivo sia quello della programmazione, al di là dei singoli eventi, in un’ottica europea. Lo dico da mesi ma, fino ad ora, gli interlocutori latitano. Vedremo. Un piano programmatico per accedere ai fondi europei, nazionali e regionali appare fondamentale, altrimenti si continuerà a realizzare piccoli eventi di poco conto.
—Finalmente si parla di Antonello……………!!!!!!
un’osservazione su un virgolettato:
“Il termine ultimo per la presentazione di iniziative, suggerimenti, idee e proposte per la Notte della Cultura è fissato a martedì 11, alle ore 12,
NON SCHERZIAMO… eventi del genere non possono venire fuori in questo modo, solo chi ha organizzato la sagra della polpetta in un paese di 150 abitanti lo può pensare…
provate ad immaginare se moltissimi operatori della ristorazione rispondessero all’appello nei tempi previsti…
potrei dilungarmi sui “vizi” evidenti di questa chiamata alle armi… ma preferisco andare a fare colazione e sperare che succeda per la cultura quello che forse sta cominciando ad accadere in altri campi… che ci si svegli!
sono pienamente d’accordo. fino a quando non si avrà la capacità di produrre un piano programmatico e strategico, nell’ottica “soprattutto” del reperimento di risorse, si continuerà sempre sull’onda del “fai da te” e del volontariato vero o finto che sia.
queste iniziative possono anche piacere, ma purtroppo non rappresentano un vero motore di sviluppo.
da quel poco che ho letto, l’evento non mi convince molto. mi sembra una somma di piccole iniziative più che una manifestazione “organica”, “organizzata” e soprattutto “fruibile”. In una relta’ priva di tutto è facile aggrapparsi alla logica del “meglio che niente”. tale logica può andare bene una volta, ma poi umilia e confonde…
spero comunque di sbagliarmi.
Emcominabile iniziativa. Ma perchè avete scelto pure voi come quegli altri il mese di febbraio???