Le oligarchie di sinistra siciliane e quel che resta di un Partito Distrutto

Le oligarchie di sinistra siciliane e quel che resta di un Partito Distrutto

Le oligarchie di sinistra siciliane e quel che resta di un Partito Distrutto

Tag:

giovedì 13 Dicembre 2018 - 08:00
Verso le primarie

A sentire i deputati del PD raccontarci di quanto siano litigiosi i due vicepremier tra loro, lo confesso, non riesco a trattenere le risate.

Lo spettacolo siciliano, del resto non è da meno e ciò che colpisce è che se fino a qualche tempo fa si aspettava l’esito delle primarie per la dichiarazione di guerra da parte dello sconfitto che si candidava lo stesso alla carica per cui le primarie erano state istituite o promuoveva una scissione, adesso, per proporre ricorsi alla magistratura, lanciare annunci di vendetta o accuse che farebbero impallidire il peggior nemico, non si aspetta neanche l’esito di queste inutili primarie, inventate dalla sinistra come sottolineatura di una democrazia a parole che di fatto altro non è che una oligarchia (talmente oligarchica che mentre scrivo, apprendo che uno dei candidati, la già sconfitta in partenza Teresa Piccione, si ritira). Altrimenti non si comprenderebbe come e per quali meriti alcuni esponenti politici, a volte abbastanza discussi e certamente disastrosi per le sorti del partito, possano essere ancora lì presenti a contendersi la possibilità di allontanare gli ultimi elettori dalla voglia di votare per il Partito Distrutto.

Al di là della facile ironia di stampo ornitologico, nell’ormai evitato scontro tra Faraone e Piccione c’è la decadenza ideologica e di consenso di una sinistra stanca e invasa da infiltrati che sono sempre più “sinistri” che di sinistra.

Da un lato non sembra esserci l’ombra di un merito, nessuna cultura. Allora sarà la statura morale? Neanche quella. Eppure da Roma, da una parte importante del partito viene tributato l’omaggio da esperti del settore, perché il politico di cui si parla sa allearsi alla grande con tutti i possibili schieramenti, pronto a cambiare idea, tranne quando non viene rifiutato quale possibile alleato. Evidentemente in questo momento e in questa idea di sinistra, non c’è niente di male, bisogna adattarsi a pieno al nostro tempo e il nostro tempo considera questa disposizione una gran dote.

Dall’altro lato c’era e c’è ancora, anche se ha abbandonato la contesa, una idea catto-comunista che appare ormai stantia e polverosa, affidata a soggetti che riescono nella migliore delle ipotesi a far sembrare simpatici Travaglio e Sgarbi. Persone che non hanno alcun appeal elettorale, con una tradizione etica importante e rispettabile ma pressoché sconosciuta quanto ormai inutilizzabile.

E così, fingendo di parlare di valori di sinistra, di recupero della ideologia sociale, rispettosa degli altri, si parla solo di se stessi, senza alcuna empatia per chi sempre più da lontano osserva i contendenti, non si interessa più alle loro tristi schermaglie e abbandona la politica nonostante le esortazione a gli slogan contro l’indifferenza.

Eppure agli oligarchi del PD questa sembra bravura, e preferiscono concentrarsi su ciò che non funziona nelle case altrui. Ci raccontano quanto sia indegno chi governa, in Italia e in Sicilia, sottolineando la litigiosità della maggioranza e raccontandoci di quando invece governavano loro. In sostanza però, sembra si siano invertite le parti, al livello nazionale con pentastellati e Lega che le primarie le fanno davvero, vanno avanti facendosi beffa di chi con toni radical chic vorrebbe sbeffeggiarli, e nella regione siciliana con una maggioranza risicata che distribuendo mance agli individui “sinistri” di cui sopra, va avanti lentamente, ma inesorabilmente.

La solita vecchia storia del bue che ride dell’asino e gli dà del cornuto.

F.sco Divino

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007