L'alt di Sicilia Futura a Crocetta. Picciolo:"E' tempo di fatti non di valzer per le poltrone"

L’alt di Sicilia Futura a Crocetta. Picciolo:”E’ tempo di fatti non di valzer per le poltrone”

Rosaria Brancato

L’alt di Sicilia Futura a Crocetta. Picciolo:”E’ tempo di fatti non di valzer per le poltrone”

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martedì 21 Marzo 2017 - 10:46

Scontri in vista tra Sicilia Futura e Crocetta. "In giunta si parla solo di nomine mentre i cittadini hanno problemi gravissimi" spiega Picciolo mentre D'Agostino taglia corto: "Esperienza finita". E sulle primarie.....

“A noi non importa affatto chi sarà nominato alla Crias piuttosto che in un altro Ente di sottogoverno. Altri si interessino pure alle poltrone. A noi interessano i problemi dei siciliani, di quello dobbiamo parlare”.

Da un paio di giorni spirano venticelli di guerra tra gli esponenti di Sicilia Futura ed il presidente della Regione e se ieri il segretario regionale Nicolò D’Agostino ha usato la mannaia “per noi l’esperienza Crocetta è finita, siamo già passati oltre”, il capogruppo Ars Beppe Picciolo usa il fioretto e mette in mora l’esecutivo, prendendo le distanze da una guerra per le poltrone da fine impero.

La nostra linea è chiara da tempo, siamo alleati ma non possiamo stare in maggioranza da convenuti, quanto invece da attori. Non c’interessa parlare di nome ma di enormi criticità che ci sono ancora in Sicilia. Negli ultimi 8 mesi dovremmo parlare di questo, non delle nomine a scadenza. Invece si fanno discorsi di equilibri politici. Pensiamo invece agli equilibri dei precari, degli sportellisti, negli ospedali. La giunta regionale invece di non riuscire a trovare la quadra sui nomi perché non si riunisce per dare queste risposte?”

Crocetta è riuscito a sistemare suoi uomini in tutte le caselle possibili, anche in quelle impensabili e lo ha fatto anche a ridosso di quel che viene definito il semestre bianco, ovvero quei mesi prima delle elezioni, spesso e volentieri utilizzati dai politici per manovre pre-elettorali. In Sicilia scatta il blocca-nomine che viene spesso aggirato per quei “nominati” che sono a rischio scadenza attraverso vari trucchetti. A fine febbraio uno dei fedelissimi del governatore, Ingroia, la cui carica alla guida di Sicilia e-servizi sarebbe scaduta in estate è stato nominato per i prossimi 3 anni amministratore della “nuova” Sicilia Digitali. E si è scatenato un putiferio.

A mio giudizio sarebbe più opportuno, ormai a fine mandato nominare commissari a tempo, in modo che sia poi chi vince le elezioni a decidere attraverso lo spoil system-prosegue Picciolo- In ogni caso ci sono nomine che avrebbe potuto fare a settembre 2016, perché farlo proprio adesso, alla vigilia delle elezioni?”

I malumori in casa Sicilia Futura sono molti e diffusi sul territorio anche in seguito alla nascita del nuovo movimento del governatore, Riparte Sicilia messo in campo per spiazzare il Pd e gli alleati anticipando tutti e provando anche ad eludere le primarie. Proprio oggi il segretario regionale del Pd Raciti si è detto favorevole alle primarie di coalizione e le proporrà al tavolo degli alleati (nel quale siedono anche Sicilia Futura, Centristi e adesso anche gli alfaniani). Sicilia Futura, come ha avuto modo di evidenziare il presidente Totò Cardinale viaggia su una percentuale del 10% e forte di questi numeri li farà valere su tutti i campi, primarie comprese.

Crocetta ha il diritto di ricandidarsi, è il presidente uscente, ci mancherebbe- commenta Picciolo-Sicilia Futura è favorevole alle primarie di coalizione, faremo la nostra parte, non escludendo anche un nostro candidato. Quel che però deve essere chiaro è che non devono essere primarie fantoccio. Il candidato che uscirà vincente dalle primarie deve essere accettato dalla coalizione. Dobbiamo essere seri e credibili”.

Sicilia Futura potrebbe quindi o appoggiare uno dei candidati (non è detto che sia Crocetta anche perché non è detto che il governatore voglia partecipare alle primarie) oppure puntare su un proprio nome per “pesarsi” e pesare. Quel che appare evidente in questi giorni è l’incrinarsi dei rapporti tra Sicilia Futura e Crocetta.

In giunta, in virtù di un quadro che era quello uscito dalle urne del 2012 profondamente diverso dall’attuale, c’è un solo assessore in quota Sicilia Futura, il messinese Maurizio Croce, che peraltro, così come Giusy Furnari nel 2014, è stato scelto da Crocetta stesso. A pochi mesi dalle elezioni il gruppo Picciolo non reclama poltrone anche per aver “mani libere” da una situazione che sta precipitando.

“Cinque anni di tempo sprecato- ha dichiarato ieri Nicola D’Agostino- Adesso trucchi e sotterfugi per portare a casa le ultime nomine per i favoriti, è la fine di un modello triste e patetico. Sicilia Futura non ha mai fatto parte di questa corte. Alle ultime mance non siamo interessati. Il Pd intervenga e si facciano le primarie di coalizione invece di fare balletti come nel Titanic”.

In questo momento Crocetta stesso rischia di essere lui stesso il Titanic e nell’affondare porta con sé i suoi stessi alleati e chi lo ha sostenuto.

Non ci chiamino per parlare di nomi. O si fanno le cose nell’interesse dei siciliani oppure noi non ci stiamo. E ci vediamo alle primarie”, conclude Picciolo.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. Picciolo finalmente facisti na cosa bona…ma mollalo sto ……inutile personaggio.

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  2. Picciolo finalmente facisti na cosa bona…ma mollalo sto ……inutile personaggio.

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