Bye Bye Crocetta,i Centristi escono dal governo. D'Alia: "esperienza finita"

Bye Bye Crocetta,i Centristi escono dal governo. D’Alia: “esperienza finita”

Rosaria Brancato

Bye Bye Crocetta,i Centristi escono dal governo. D’Alia: “esperienza finita”

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giovedì 15 Giugno 2017 - 22:01

Gli assessori Pistorio e Mangano lasciano la giunta e nei prossimi giorni saranno avviate le consultazioni con il Pd e con gli altri alleati. "Speriamo che anche gli altri partiti seguano il nostro esempio. Crocetta non sarà ricandidato, pertanto non ha senso continuare questa esperienza"

Bye bye Crocetta. I Centristi salutano il governatore a 4 mesi dalle Regionali e dichiarano apertamente che non potrà essere lui il candidato della coalizione di centro-sinistra. Così come, nell’agosto 2012 fu Gianpiero D’Alia il primo a indicare nell’allora europarlamentare Crocetta la figura del candidato alla Presidenza della Regione, oggi è lo stesso D’Alia a fare quello che nessuno nel Pd e tra gli alleati ha il coraggio di fare: dichiarare finita l’esperienza della rivoluzione in salsa siciliana.

I due assessori centristi, Giovanni Pistorio e Carmencita Mangano usciranno dalla giunta regionale ed il partito “gira la frittata”, scollegando la decisione dell’addio dalle polemiche dei giorni scorsi legate alle intercettazioni nell’ambito dell’inchiesta su Trapani.

E’ quanto emerso dalla riunione pomeridiana del coordinamento regionale dei Centristi per la Sicilia insieme al gruppo parlamentare all'Ars.

“Riteniamo che Crocetta non possa essere ricandidato alla Presidenza della Regione- si legge nel comunicato a conclusione della riunione- pertanto non è corretto nei confronti dei siciliani, né dello stesso governatore, continuare l’esperienza di un governo presieduto da chi non potrà guidarci nella prossima campagna elettorale.

I centristi invitano gli assessori regionali a dimettersi e invitano il segretario regionale Adriano Frinchi e il capogruppo all'Ars Marco Forzese ad avviare, dalla prossima settimana, le consultazioni con il Partito democratico per fissare i punti del programma della prossima legislatura e individuare il prossimo candidato governatore della Regione”.

Le frizioni con il governatore risalgono ai mesi scorsi ed anche le dimissioni di Gianluca Miccichè , ex assessore alla famiglia travolto dalla vicenda legata agli aiuti ai disabili gravissimi, sono stati tasselli da aggiungere ad un mosaico ormai chiaro: l’uscita di gran parte degli alleati dal governo Crocetta per “smarcarsi” il prima possibile e guardare alle imminenti regionali con un “modello” simile a quello che ha portato Orlando a diventare sindaco per la quinta volta.

“Da tempo dovevamo riunirci- spiega D’Alia– Su richiesta del Pd abbiamo deciso di rinviare questo momento di analisi a dopo l’approvazione della legge di stabilità e alle amministrative. Ora i tempi sono maturi. Per noi Crocetta non è da considerarsi ricandidabile, non abbiamo più ragioni per restare nel suo governo”.

Un addio che potrebbe essere solo il primo. A Pistorio e Mangano (quest’ultima subentrata a Miccichè) potrebbe seguire quello del messinese Carlo Vermiglio, entrato in giunta in quota alfaniani, ormai alleati stabili dei centristi.

Per la verità Crocetta meditava da tempo un “governo del Presidente” per sistemare le ultime caselle fino a ottobre, ma questi addii sono il preludio di un’intesa tra alleati che lascerà il governatore fuori dalla porta escludendo l’ipotesi di una sua candidatura. Non a caso il comunicato dei Centristi si conclude con l’annuncio degli incontri con gli alleati per individuare candidato e programma.

"Il giudizio sull'operato dell'esecutivo è complesso- ha dichiarato il segretario regionale dei Centristi Adriano Frinchi– ma soprattutto non intendiamo fare parte di una squadra il cui 'caposquadra', Rosario Crocetta, non sarà il candidato governatore. Il nostro è un atto di chiarezza e di correttezza. Ora avvieremo il dialogo con gli alleati, in primis con il Partito democratico, con cui il rapporto rimane saldo, per fissare i punti del programma della prossima legislatura e individuare il prossimo candidato governatore della Regione”.

Quanto al nome del Presidente del Senato Pietro Grasso, lanciato a fine aprile da Enzo Bianco e visto, dopo le amministrative, come una figura di alto profilo che può mettere d’accordo tutti gli alleati D’Alia non si sbilancia: “Non voglio parlare di modello Palermo, ma di coalizione di alto profilo. E’ chiaro che Grasso sarebbe la migliore decisione ma non è assolutamente il caso di mettere la seconda carica dello Stato nel tritacarne del toto nomi, soprattutto senza ancora sapere lui che ne pensa…… L’uscita dal governo di Crocetta è la più giusta da fare e spero che anche gli alleati facciano lo stesso tipo di riflessione”.

Nessun cenno dai Centristi alla vicenda Pistorio che pure ha portato Crocetta nei giorni scorsi a chiedere più volte le sue dimissioni (leggi qui l’articolo).

"Pazienza e buon viaggio- dichiara all’AGI Crocetta– ammantano di politica una questione ben più grave. Fanno cerchio attorno all'assessore Pistorio la cui presenza in Giunta era ormai incompatibile dopo le intercettazioni".

Da quanto trapelato sulle intercettazioni dell’inchiesta Mare monstrum Pistorio avrebbe accusato Crocetta di voler prorogare i collegamenti degli aliscafi per le isole minori nel periodo invernale per motivi sentimentali (a quanto pare utilizzando “battute da osteria e frasi omofobe”). In un’altra intercettazione sarebbero emersi contatti dell’assessore ed avvicinamenti politici con Totò Cuffaro.

"La dignità non è mediabile politicamente- prosegue Crocetta- Io vado avanti fino alla fine, devo concludere il mio lavoro. Dicono che non sarò il candidato presidente? Parlino pure…".

Probabile però che saranno proprio i Centristi a “togliere le castagne dal fuoco” al Pd, che si trova nella posizione imbarazzante di voler “mollare” il governatore prima che sia troppo tardi….

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. NON DIFENDO CROCETTA PERCHE’ POLITICAMENTE SONO LONTANO, PERO’ DEVO DIRE CHE CROCETTA E’ STATO, COME TANTI ALTRI IN PASSATO, PUGNALATO DA D’ALIA. BRAVISSIMO NELL’ABBANDONARE COLUI O COLORO CHE LO HANNO FATTO ENTRARE IN COALIZIONI CHE INDEGNAMENTE LO HANNO RESO POTENTE. D’ALIA ANCORA UNA VOLTA TI SEI DIMOSTRATO PER QUELLO CHE SEI. NON C’E’ STATA UNA VOLTA CHE SEI RIMASTO FINO ALLA FINE. SEI UN MAESTRO NELL’ABBANDONARE, E NEL CAPIRE, QUANDO I TOPI SI PREPARANO A SCAPPARE DALLA NAVE, DA QUALSIASI COALIZIONE. TI STAI DIMOSTRANDO PEGGIO DEL TUO EX COMPAGNO E AMICO ALF ANO. SI PROPRIO ALF ANO COLUI CHE HA TRADITO BERLUSCONI E L’ITALIA

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  2. NON DIFENDO CROCETTA PERCHE’ POLITICAMENTE SONO LONTANO, PERO’ DEVO DIRE CHE CROCETTA E’ STATO, COME TANTI ALTRI IN PASSATO, PUGNALATO DA D’ALIA. BRAVISSIMO NELL’ABBANDONARE COLUI O COLORO CHE LO HANNO FATTO ENTRARE IN COALIZIONI CHE INDEGNAMENTE LO HANNO RESO POTENTE. D’ALIA ANCORA UNA VOLTA TI SEI DIMOSTRATO PER QUELLO CHE SEI. NON C’E’ STATA UNA VOLTA CHE SEI RIMASTO FINO ALLA FINE. SEI UN MAESTRO NELL’ABBANDONARE, E NEL CAPIRE, QUANDO I TOPI SI PREPARANO A SCAPPARE DALLA NAVE, DA QUALSIASI COALIZIONE. TI STAI DIMOSTRANDO PEGGIO DEL TUO EX COMPAGNO E AMICO ALF ANO. SI PROPRIO ALF ANO COLUI CHE HA TRADITO BERLUSCONI E L’ITALIA

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