La Uil: se c’è una regia occulta si denunci alla Magistratura

La Uil: se c’è una regia occulta si denunci alla Magistratura

La Uil: se c’è una regia occulta si denunci alla Magistratura

Tag:

lunedì 04 Luglio 2011 - 10:47

Il segretario generale Amato: «Basta con le polemiche e i rimpalli di responsabilità»

“Basta con le polemiche e i rimpalli di responsabilità”. Interviene duramente il segretario generale della CSP UIL Messina, Costantino Amato, sulla crisi dell’ATM, chiedendo il rispetto dei lavoratori e dei cittadini. “Un interrogativo – dichiara Amato – sorge spontaneo come cittadino e come sindacato: giova veramente alla città ostinarsi in sterili polemiche e annosi scaricabarile, o forse è più utile affrontare seriamente il fallimento della gestione dell’azienda trasporti?”
“Negli anni – prosegue Amato – si sono prodotti fiumi di chiacchiere senza che nessuno affrontasse il problema e questo per una ragione drammaticamente semplice: manca la volontà politica di chi ha la responsabilità di decidere. Bisognerebbe provare vergogna per come si è ridotto il servizio pubblico a Messina e per come vengono trattati i villaggi della periferia. Apprezziamo il fatto che la Regione abbia finalmente sbloccato le somme relative alla tramvia, ma riteniamo si debba partire da questo dato positivo per garantire il diritto alla mobilità a tutti i cittadini.”
“Se qualcuno ritiene – conclude Amato – che lo sfascio dell’azienda sia dovuto ad una regia occulta, corra a denunciarlo alla magistratura. Un atto dovuto nei confronti dei cittadini, ma anche dei lavoratori, spesso inopinatamente ed erroneamente annoverati fra i responsabili della crisi. Lavoratori ai quali va invece il massimo del rispetto perché, sia pure in condizioni di precarietà e in continuo arretrato con gli stipendi, hanno comunque garantito con grande responsabilità il servizio pubblico possibile, quello che l’azienda con i pochi mezzi a disposizione, ha permesso loro di svolgere. Vogliamo però ricordare a chi dirige l’azienda che la regia non è poi così occulta se si considera che la causa principale dell’attuale dissesto finanziario e produttivo dell’ATM sta nelle mancate rimesse che la proprietà, ossia palazzo Zanca, avrebbe dovuto effettuare a copertura delle perdite dell’azienda. Mancate rimesse che hanno prodotto il fallimento dell’ATM a beneficio del Comune, che ha così evitato il dissesto.”

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007