I sindacati hanno scritto al prefetto Trotta perché le condizioni in cui versano i lavoratori non sono più accettabili e annunciano l'interruzione del servizio: "Definire il mancato pagamento e scongiurare un'emergenza igienico-sanitaria"
Ato Messina 2, nuovo capitolo. Fp Cgil, Cisl Ft e Uil Trasporti hanno scritto al Prefetto per chiedere l’attivazione delle procedure di conciliazione e di raffreddamento del conflitto: “E’ necessario pagare gli stipendi ai lavoratori per evitare una grave emergenza ambientale”.
“I lavoratori dell‘Ato Me 2, alcuni dei quali hanno maturato arretrati stipendiali per dieci mesi – dichiarano i segretari generale Clara Crocè, Carmelo Pino, Enzo Testa e Silvio Lasagni – con alto senso di dovere, al fine di evitare disagi ai cittadini, hanno continuato a svolgere la loro attività lavorativa, anche in assenza di qualsiasi controprestazione”.
Secondo quanto riportano i sindacati, i lavoratori però non possono più andare avanti in queste condizioni: “Dopo avere dato fondo ai loro risparmi ed avere esaurito ogni altro aiuto – spiegano – oggi si trovano nell’impossibilità di poter provvedere al minimo sostentamento della propria famiglia, ma anche ad avere una minima somma per fare fronte alle spese di trasporto per recarsi al lavoro”.
L’interruzione del servizio appare inevitabile. Dalle organizzazioni sindacali arriva infatti un allarme anche sulle condizioni fisiche degli operai, debilitati a causa dell’insufficiente alimentazione: “Non sono in grado di svolgere in maniera soddisfacente e in sicurezza, il massacrante e usurante lavoro”.
“La causa di tale situazione – continuano Crocè, Pino, Testa e Lasagni – è da imputare esclusivamente, alla società datrice di lavoro, all’Ato Me 2, che non ha adottato alcun provvedimento che potesse evitare tale situazione”.
I sindacati chiedono una urgente convocazione di tutte le parti in causa: Società Dusty di Catania, il liquidatore dell’Ato, l’Assessore regionale all’Energia e ai Rifuti, per definire la situazione del mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori e scongiurare una emergenza igienico sanitaria. (Giusy Briguglio)
