L’Irccs Piemonte, Nemo Sud, PanLab: le eccellenze messinesi sfilano davanti al ministro

L’Irccs Piemonte, Nemo Sud, PanLab: le eccellenze messinesi sfilano davanti al ministro

Giovanni Passalacqua

L’Irccs Piemonte, Nemo Sud, PanLab: le eccellenze messinesi sfilano davanti al ministro

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martedì 01 Dicembre 2015 - 11:19

A Beatrice Lorenzin Messina ha voluto mostrare la sua parte migliore: quella della ricerca medica di qualità, svolta dall’Istituto salvo proprio grazie all’accorpamento voluto dal Ministro; quella dell’assistenza di qualità; e quella della formazione universitaria

"Non una passerella politica ma una occasione concreta, reale, per mostrare al ministro le eccellenze messinesi in campo di sanità”. Sono queste le dichiarazioni del deputato Vincenzo Garofalo, a margine dell’incontro al Palacultura tra gli esponenti della sanità messinese e il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. All’evento hanno collaborato gli esponenti di NCD Giampiero D’Alia, Bruno Mancuso, Nino Germanà e il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone; era presente anche l’assessore ai Beni Culturali della Regione Sicilia, Carlo Vermiglio.

L’IRCCS Piemonte – Centro neurolesi La prima eccellenza a salire sul palco è un team di ricercatrici dell’IRCSS Piemonte – Neurolesi, il cui accorpamento è stato voluto proprio dal Ministro Lorenzin: “Vogliamo prima di tutto porgere la gratitudine di Messina” – ha dichiarato la ricercatrice Emanuela Mazzon – “per aver consentito di salvare il simbolo della ricostruzione post-terremoto della città dalla chiusura, mantenendo non solo il Pronto Soccorso, ma tutte le divisioni e i reparti di emergenza e urgenza che ne caratterizzano le primarie attività”.

Mazzon, dirigente biologico, è una delle cinque ricercatrici risultate i cui lavori sono stati finanziati nell’ambito del “Bando Ricerca Finalizzata 2013” del Ministero della Salute; le altre sono i neurologi Silvia Marino, Margherita Russo e Laura Pisani e il chimico farmaceutico Rosella Ciurleo.

Ma il nuovo corso dell’IRCCS – Piemonte è solo all’inizio: “È stato installato e sarà avviato nelle prime settimane di gennaio un esclusivo presidio per il recupero delle gravi cerebro lesioni” – continua Mazzon – “attraverso innovativi sistemi di realtà virtuale immersiva. Il sistema è il primo in Italia e uno dei pochi esistenti al mondo, e consentirà non solo all’IRCCS, ma all’intera città di Messina di diventare punto di riferimento per il trattamento di patologie che vanno dal muscolo ai tendini al midollo e al cervello”.

E, nell’ottica della centralità del paziente, ribadita dallo stesso Ministro come prospettiva-chiave nell’approccio sanitario, si inserisce la riorganizzazione dell’assistenza proposta dall’Istituto: “Uno dei principali obiettivi già raggiunti dal nostro Centro è quello di sperimentare modelli innovativi di continuità assistenziale, riducendo l’ospedalizzazione dei pazienti, e garantendo una presa in carico globale, che si concretizza attraverso accessi giornalieri finalizzati alla riabilitazione, con moderne tecnologie robotizzate, di telemonitoraggio e di teleassistenza domiciliari, senza trascurare il supporto per il reinserimento socio- familiare-lavorativo di cui tutti parliamo, ma con poche reali applicazioni pratiche” – spiega ancora Mazzon.

Un’ultima nota è esemplificativa della bontà del lavoro dell’Istituto a livello nazionale: “All’IRCCS è stato affidato in questi giorni il coordinamento nazionale della prima rete italiana di tele-neuroriabilitazione da parte del Ministero della Salute” – conclude la ricercatrice – “con parere unanime dei 18 IRCCS partecipanti. Anche la rete di RMN 3T è stata affidata alla nostra guida, nell’auspicio di sviluppare nuovi approfondimenti metodologici e scientifici in ambito nazionale con gli IRCCS”.

Il Centro NEMO Sud Il Centro Clinico messinese è il terzo in ordine di apertura tra i quattro Centri NEMO in Italia. Suo promotore è Giuseppe Vita, direttore della UOC di Neurologia del Policlinico. Inaugurato il 5 settembre del 2012, il Centro ha aperto le porte ai suoi pazienti il 21 marzo del 2013, ed in soli due anni e mezzo ha già preso in carico più di 2.000 persone affette da patologie neuromuscolari come SLA, SMA e distrofie muscolari.

A parlare ieri dei risultati ottenuti dal Centro sono stati invitati Christian Lunetta e Sonia Messina. Lunetta è neurologo e Direttore Clinico del NEMO SUD, olte che uno dei massimi esperti in Italia nel campo della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA). Da anni ricercatore nel campo delle malattie neuromuscolari, è divenuto anche riferimento per AISLA Onlus, associazione vicina da sempre a chi è affetto da SLA. Sonia Messina è anch'essa neurologa, brillante ricercatrice dell'Università Messina e coordinatrice della ricerca clinica del Centro NEMO SUD.

Messina ha sottolineato come il team medico del Centro sia formato da medici di diverse specialità che hanno tutti perfezionato, come lei stessa, le proprie conoscenze all'estero, riportando nella città dello Stretto un prezioso bagaglio di conoscenze utili non solo nel campo della ricerca, ma anche in quello dell'assistenza, in cui NEMO SUD è divenuto leader per tutto il Sud Italia. L'unicità del Centro e le capacità dei suoi operatori sia nel campo dell'assistenza che della ricerca è provata dal fatto che, recentemente, proprio il NEMO SUD, insieme al Policlinico Gemelli di Roma, sia stato scelto per un trial clinico sull'atrofia Muscolare spinale (SMA), l'ISIS-SMN partito dagli Stati Uniti che sta coinvolgendo 20 Centri nel mondo.

Il progetto PanLab dell’UniMe PanLab è un progetto dell’Università di Messina dedicato al potenziamento strutturale dei laboratori per l’analisi degli alimenti, lo studio della loro incidenza sulla salute umana e la consulenza tecnologica, giuridica ed economica alle aziende agroalimentari. Si tratta di un complesso di laboratori, dedicato al controllo della filiera agroalimentare, che offre servizi innovativi alle imprese, oltre a rappresentare un punto di riferimento per la ricerca e la formazione in questo settore. Nel progetto sono stati investiti circa 22 milioni di euro.

Il progetto ha una specifica competenza nei sistemi di controllo di filiera. Il valore aggiunto dato dal modello organizzativo di PanLab garantisce il rispetto rigoroso delle normative nazionali ed internazionali, con tempi e procedure concorrenziali. Gli accertamenti riguardano tutto lo spettro agroalimentare (carne, pesce, latte e derivati, uova, olio, vino e vegetali); le principali linee d’azione sono legate a verifiche di produzione, qualità, tracciabilità e certificazione (comprese quelle internazionali).

PanLab promuove tecnologie innovative di produzione degli alimenti in Italia e all’estero, assicurando agli operatori del settore le certificazioni utili per l’attività di import/export. Proprio i servizi offerti hanno consentito al progetto di stringere accordi a livello regionale, nazionale e internazionale, varcando anche i confini continentali. Su questo progetto convergono molteplici competenze in grado di formare una rete che si estende dal controllo delle filiere produttive, allo studio delle diete fino alle attività economiche connesse al settore dell’alimentazione.

Organizzazione, dotazioni tecnologiche, strutture, capitale umano, rapporti con le imprese fanno di PanLab una vera e propria azienda, che opera all’interno dell’Università. Il progetto permette inoltre di sviluppare esperienze formative e motivazionali per studenti, operatori e funzionari. Ai corsi accademici di alto profilo si aggiunge la possibilità di organizzare attività ad hoc per aziende private. Tutto ciò grazie anche a strutture ricettive di proprietà dell’Università di Messina, come la splendida Villa Pace.

Giovanni Passalacqua

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