Habemus bilancio: il previsionale 2015 approvato con 14 voti favorevoli. Guerra contro gli assenti

Habemus bilancio: il previsionale 2015 approvato con 14 voti favorevoli. Guerra contro gli assenti

Francesca Stornante

Habemus bilancio: il previsionale 2015 approvato con 14 voti favorevoli. Guerra contro gli assenti

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mercoledì 25 Maggio 2016 - 21:00

Alle 22.55 l'aula ha detto sì al bilancio di previsione 2015. 21 i consiglieri presenti in aula, hanno detto sì in 14. Voti contrari di Pd e Ncd, 2 gli astenuti. Guerra aperta contro i grandi assenti Udc e Dr. Tutti gli interventi.

Una lunghissima seduta, un dibattito incandescente. Il bilancio di previsione 2015 è stato approvato. Con 14 voti favorevoli, 2 astenuti e 5 contrari il documento economico finanziario ha avuto il via libera alle 22.55. Dopo la votazione con appello nominale è scoppiato l’applauso dei lavoratori che per l’intera seduta hanno seguito i lavori temendo ancora un altro rinvio. Il previsionale 2015 è stato approvato con i sì di Forza Italia, Fratelli d’Italia, CMdb, Felice per Messina, Grande Sud e del gruppo misto. No convinto di Pd e Ncd.

Favorevoli: Pagano, Trischitta, Crifò, Parisi, Amedeo, Santalco, Cantali, Amata, Fenech, Risitano, Caccamo, Rella, Vaccarino, Abbate.

Astenuti: Burrascano, Barrile

Contrari: Russo, Gennaro, Cardile, Iannello, Faranda

Assenti: Adamo, Carreri, Consolo, Contestabile, Crisafi, Cucinotta, David, De Leo, Gioveni, Interdonato, La Paglia, Mondello, Perrone, Rizzo, Scuderi, Sindoni, Sorrenti, Sottile, Zuccarello

IL DIBATTITO

Tutti gli interventi dei consiglieri presenti in aula si sono concentrati soprattutto sulle pesantissime assenze che si sono registrate sul previsionale 2015. Il documento finanziario ha sancito la dichiarazione di guerra dei gruppi di centro-destra nei confronti di Udc, Dr e Ncd (nonostante la presenza di Daniela Faranda). Il mirino è stato puntato contro quei banchi lasciati vuoti in un momento considerato difficilissimo. Ecco tutti gli interventi che hanno scandito le tre ore e mezza di dibattito d’aula.

Carlo Abbate (gruppo misto): “Questo bilancio è pervenuto in commissione lunedì 23 maggio. E’ da quel giorno che i consiglieri comunali, cittadini che rappresentano i cittadini, sono in possesso di questo documento. Il consiglio non può essere strattonato come se nulla fosse, apprezzo e ringrazio lo sforzo fatto dai colleghi che in commissione hanno discusso le caratteristiche di questo bilancio. Oggi qua dentro non siamo tutti i gruppi politici, questa è una riflessione che va fatta. Non possiamo accomunare chi si assume precise responsabilità a chi è disposto a buttare tutto in aria pur di buttare fuori un’amministrazione. Sono anche io un’ottimista, questa città ha bisogno di una pacificazione, di un clima diverso, non ci sono scorciatoie. I problemi sono reali per tutti, nessuno può dire di avere la bacchetta magica, se c’è qualcuno che ha le soluzioni ce lo dica che noi siamo ben felici di proclamarlo sindaco a oltranza. Siamo qui per fare un passo alla volta ma non vogliamo essere né servi sciocchi né camerieri di nessuno. Questo consiglio comunale non fa il cameriere nei tempi e nei modi, ha una propria autonomia e una propria originalità nel dire le cose. Dobbiamo rispettare i ruoli e serve rispetto nei confronti di chi nel bene e nel male si assume la responsabilità del voto”.

Pippo Trischitta (Forza Italia): “Stasera ci sono delle assenze pesanti, Udc e Dr dimostrano di essere contro la città. So e sono certo che non è dipeso da loro, ma sono state scelte dei loro leader perché nessuno di loro vorrebbe danneggiare nessuno dei lavoratori di questa città. Ci sono giochi politici che non possono passare sulla pelle delle persone. Non possono essere Picciolo, Germanà, D’Alia e Ardizzone a determinare le scelte politiche di quest’aula. Lunedì il bilancio è arrivato in consiglio con il parere positivo dei Revisori. Dr e Udc non possono votare solo quando gli conviene. Uno che si vuole candidare a sindaco di Messina come Ardizzone imporre al suo gruppo di non essere presente stasera? Possono farlo Germanà, Piccolo o D’Alia? La politica dei senatori e degli onorevoli non può essere la mia. Ci sono momenti in cui si deve prendere atto che non si può fare un massacro sociale. Il Comune non ha più i soldi per pagare le bollette. Di fronte ad un atto come questo devo ragionare in termini politici o votare per dare sollievo a chi aspetta questo bilancio? Forse non sarò un politico, ma comprendo che è necessario far arrivare il prima possibile i 70 milioni che Messina aspetta. Non posso distruggere la città con la mancata approvazione del bilancio e far fuori così Accorinti. Non sono a favore del sindaco ma ci sono momenti in cui un consigliere deve pensare alla sua città. E’ vergognosa la posizione di D’Alia, Ardizzone, Picciolo e Germanà. Qui nessuno ha interesse a fare massacro sociale. Non c’è nessun motivo per non approvare il bilancio, non si può lanciare una candidatura a sindaco passando dalla morte della città. Siamo ancora convinti che il Piano di riequilibrio è la salvezza della città. Se a me un leader di Forza Italia oggi avesse detto di non venire in consiglio gli avrei risposto con una pernacchia perché sono stato eletto dalla gente e voto per la gente. Qua dentro stasera non ci dev’essere né destra né sinistra. Auguro a Picciolo, D’alia, Ardizzone, Germanà di non trovarsi mai nello stesso stato di bisogno di quei lavoratori.

Elvira Amata (Fratelli d’Italia): “Ho sempre valutato gli atti sulla base dei pareri dei Revisori dei Conti, questo bilancio è stato in più occasioni stravolto dal nostro organo contabile dandoci l’opportunità di votare un atto veritiero. Questo è un voto per la fascia più debole della città, non è un voto politico, stiamo votando un atto che non programma nulla perché è ormai passato. Sono qua a difendere con il mio voto la città. Le assenze mi fanno stare male perché i ragionamenti fatti in questi anni con Udc e Dr sono sempre stati fatti per l’interesse della città. Oggi mi dispiace questa assenza, non capisco quale sia la strategia politica, o quantomeno spero che non si stia utilizzando la città in previsione delle elezioni prossime. Questo farebbe capire come la politica oggi a Messina non esiste. Oggi dobbiamo solo votare positivamente questo bilancio perché Messina ha tante potenzialità e ha bisogno di noi per rimettersi sui giusti binari.

Maurizio Rella (CMdB): “Giungo a questa difficilissima votazione in maniera molto travagliata. Non ho avuto nessuna possibilità di capire bene come stanno le cose, di leggere le carte, non c’è stata occasione di confrontarmi con il mio gruppo. In questi due giorni ho vissuto momenti di grande ansia e incertezza, sono stato nel dubbio fino all’ultimo momento anche sul partecipare o meno alla seduta di questa sera. Tecnicamente non sono in condizioni di votare questo atto ma oggi da consigliere mi sento nel dovere di essere presente e mi meraviglia enormemente trovarmi in un’aula dimezzata. Lo trovo umiliante, credo che questo sia un momento di grande senso di responsabilità che dovrebbe portare tutti a esprimere il proprio voto. Ieri sono stato molto impressionato anche dalle manifestazioni di disperazione di centinaia di lavoratori, mi sono immedesimato nella loro rabbia, quella stessa rabbia che dovrebbe a volte muovere la città, suscitare partecipazione. Una partecipazione che il sindaco però non sempre ha garantito. Da quando sono uscito fuori dal movimento CMdB, in occasione del Piano di Riequilibrio come Sturniolo e Lo Presti, la mia posizione è critica ma non preconcetta, anzi in questo momento voglio tendere una mano all’amministrazione, sperando possa avere l’umiltà di ammettere i propri errori. Forse se tanti errori non fossero stati fatti non ci saremmo trovati in questa situazione, ma voterò questo bilancio. Il mio sarà un atteggiamento critico costruttivo, deciderò di volta in volta su ogni singola delibera in base a quello che sarà il mio convincimento e in base alle indicazioni che la mia area politica vorrà darmi, anche per quegli elettori che si sono sentiti traditi dall’amministrazione del Palazzo di vetro. Non c’è stata nessuna partecipazione, fino ad oggi questa è stata un’amministrazione dell’apartheid, ci sono stati troppi errori. Al di là dell’appartenenza tecnica all’interno di questo gruppo voto favorevole perché voglio dare una grande apertura di credito nonostante la mia posizione di critica. So di non essere stato amato né dall’amminitrazione né dal gruppo di CMdB, ma voglio approcciarmi a questa esperienza con senso del dovere e onestà intellettuale. La rotta può essere invertita, ci sono delle possibilità di ammettere gli errori commessi e correggerli. Voto per il bene che voglio a questa città e la passione che ho sempre messo in ogni mia battaglia. Anche io rivendico 40 anni di lotte sulle spalle e voglio metterle tutte in campo aprendo, spero, un percorso costruttivo e produttivo.

Peppuccio Santalco (Felice per Messina): “L’iter di questo bilancio ha lasciato morti e feriti sul campo. Non ho notato né da parte del sindaco né dell’assessore quel ramoscello d’ulivo nei confronti di coloro che dal 2013 hanno dato un contributo nell’esclusivo interesse della legge, portandoci fino ad oggi. Il Sindaco non può dimenticare i bilanci e i piani di riequilibrio approvati, tutti atti consacrati dal collegio dei Revisori che sta uscendo di scena quasi come l’amante che deve uscire dalla porta di servizio. Vorrei che alla fine di questo dibattito Eller dica come la pensa, ci aspettano tempi in cui dobbiamo pacificare le cose. Dal punto di vista della legittimità degli atti siamo riusciti a quadrare il cerchio. Oggi i timori riguardano il futuro delle partecipate, il contributo che deve arrivare al Piano di riequilibrio, il futuro programmato sulla Multiservizi. Desideriamo responsabilmente votare questo bilancio. Ciò nonostante, il nostro atteggiamento di voto che materialmente si concretizza anche in una dichiarazione di voto che palesemente e plasticamente fa diventare i nostri gruppi forza politica a sostegno dell’amministrazione, pur essendo dichiaratamente all’opposizione insieme ad altre forze che stanno prendendo una strada diversa. Siamo cornuti e bastonati. Non ci va di assistere a conferenze stampa in cui si dice tutto e il contrario di tutto, non ci va di votare un bilancio che prevede somme con investimenti su zone della città sponsorizzate da consiglieri che non sono presenti, chi ha una storia politica non può decidere di non pigiare il proprio pulsante. La politica ha delle regole che vanno rispettate: chiedo di sospendere il consiglio, chiamare i capigruppo di Udc, Ncd e Dr per sapere se intendono venire in aula oggi o non sappiamo quando per essere insieme a noi partecipi alla votazione di questo bilancio. La città deve sapere che sono forza politica, si sbagliano se pensano di lasciare il cerino in mano al centro-destra per poi utilizzarci in campagna elettorale (richiesta poi ritirata per scongiurare il rischio della mancata approvazione del documento).

Lucy Fenech (CMdB): “Fare politica è essere presenti, votare. Quest’atto non lascia molti margini politici di intervento, arriva in ritardo, è superato. Sappiamo che la responsabilità è stata dell’amministrazione comunale e da ieri la palla è passata nelle nostre mani. Essere qui questa sera e trovare insieme una direzione è politica. Stasera ci sentiamo confortati dai pareri su quest’atto, c’è una parte tecnica che garantisce anche il nostro voto, siamo convinti che la politica la faremo sui prossimi bilanci e mi auguro che l’assessore Eller rispetti le promesse fatte. Noi continueremo a lavorare affinché la nostra spinta agisca per il bene della città.

Daniela Faranda (Ncd): “Io cerco di non alzare mai i toni, sono in aula e ci sono sempre stata, soprattutto nei momenti difficili per assumermi le mie responsabilità di fronte a tutti i cittadini. Nessuno dà direttive su cosa fare e come votare, non ho padrini politici. I discorsi con i miei referenti sono solo sulla vera politica, non c’è nessun gioco politico. Sono stati nominati i referenti di Ncd e Udc, dell’intergruppo di cui faccio parte. Nessuno sta usando la città e il bisogno di queste famiglie per farsi la campagna elettorale ma non consento di farla neanche a chi pensa a sua volta di scaricarla sulle nostre spalle. Le geografie dell’aula sono cambiate e ci sono altri referenti politici. Io sono rimasta dov’ero, eravamo un grande partito, c’è stata una scissione e io sono rimasta dov’ero. Non abbiamo fatto nessuna strategia. Abbiamo votato tanti atti per il bene della città, il mio voto è uno ma per me è importantissimo perché rappresento tutti quelli che hanno creduto in me. Abbiamo dato per due anni e mezzo tutto il supporto necessario, poi è arrivato il momento in cui abbiamo detto che la nostra fiducia bisogna meritarla ma non siamo mai mancati, perché anche stare in aula è responsabilità. Non so cosa sarebbe meglio fare con questo bilancio, strappare applausi è facile, io voglio fare solo il mio dovere. Basta parlare dei disastri del passato, apprezzo il lavoro di Eller e dei revisori che sono stati massacrati per aver detto cosa si doveva fare. Su questo bilancio non penso ci siano problemi, sono certa che non sia un bilancio falso, ci sono errori contabili evidenziati dai revisori che possono essere sistemati subito perché nessuno vuole il dissesto della città. Basterebbe un emendamento per correggere i rilievi posti dai revisori e votare in serenità”.

Pio Amadeo: “L’approvazione di un bilancio ha sempre rappresentato un momento di riflessione profonda. Oggi è forte il senso di appartenenza a quest’aula e alla città e mai come in questo momento ho sentito altrettanto forte il senso di sconfitta. Quando Accorinti è stato eletto sindaco ho creduto per un attimo che ripartendo dalla società civile si potesse dare avvio ad un nuovo corso per la città. C’era stata un’ampia apertura di credito che non c’è più. Ho pensato che gente nuova potesse rappresentare un esperimento importante ma siete stati parolai e inconcludenti. Nessuna visione della città, idee di sviluppo rimaste nei buoni propositi. Mai nella storia una giunta così poco produttiva. Avete mostrato manifesta inconcludenza nei confronti di una città che aveva bisogno di risposte. Non è sufficiente andare a fare giunte itineranti. Non è tempo di giocare al massacro, c’è una città alla fame. Non ho alcun attack sulla mia sedia, voto sì solo per il bene della città”.

DICHIARAZIONI PRIMA DEL VOTO

Antonella Russo (Pd): “La posizione del Pd è netta e chiara ormai da tempo, anche sotto il profilo tecnico. Ci siamo astenuti sugli emendamenti per dare la possibilità di completare e modificare la delibera a chi voterà positivamente il bilancio. Il rispetto dell’aula e della città si dimostra essendo presenti, noi ci siamo fino alla fine e questo consente il mantenimento del numero legale, consentiamo di arrivare al voto con la nostra assunzione di responsabilità.

Peppuccio Santalco (Felice per Messina): “Le ragioni di responsabilità prevalgono anche se avrei preferito votarlo insieme alle altre forze politiche che hanno dimostrato una chiara scelta di campo. Votando questa delibera noi non ci sentiamo partecipi di una maggioranza di giunta, non sposiamo nessun programma di questa amministrazione, continuiamo a rappresentare opposizione attiva. Siamo qua a differenza di altre forze politiche che fanno conferenze stampa e vanno in Prefettura, noi ci mettiamo la faccia. Avrebbero più coraggio a dimettersi. La città deve sapere che questi consiglieri stanno votando per il bene collettivo. Siamo qua per fare il nostro dovere stigmatizzando il comportamento di chi continua a dire che siamo caduti nella trappola dell’amministrazione. Vogliamo arrivare fino in fondo per vedere la luce, se entro due mesi non sarete in grado di portare il consuntivo, il piano di riequilibrio e tutti gli atti necessari a saldare tutti i debiti che ci sono si trarranno le giuste conseguenze. Gli altri stanno scappando dalle loro responsabilità. Udc e Dr sono sempre pronti a fare passerella, noi invece stiamo lavorando a testa alta. Adempio al mio dovere con il voto favorevole dell’intero gruppo.

Benedetto Vaccarino (Grande Sud): “Non facciamo da stampella all’amministrazione ma ai lavoratori che hanno bisogno che questo bilancio venga votato”.

Carlo Abbate (Gruppo Misto: “Votare sì significa tenere aperta una porta sul futuro della città. Chiudere con un passato e una vecchia logica di politica e tenere aperta una porta sulla speranza. Questa è la differenza tra l’esserci e il non esserci”.

Francesca Stornante

24 commenti

  1. Mancavano tanti piccoli personaggi senza spina dorsale. Piuttosto che votare contro, sono scappati!

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  2. Mancavano tanti piccoli personaggi senza spina dorsale. Piuttosto che votare contro, sono scappati!

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  3. Tutta questa serie di assenze tecnicamente calcolate mi danno il disgusto. L’UDC e non solo trovano il tempo di riunirsi per discutere di fantomatiche mozioni di sfiducia o di ancor più fantomatiche dimissioni collettive.
    Trovando inutile qualunque appello a non votare questi signori, inutili anch’essi viste le continue importanti assenze, non resta che ricordare loro quando si faranno avanti con le loro solite inutili sterili piccole polemiche, di tacere.
    Quando gli impegni importanti chiamano, scappare per un politico, significa mettere a nudo la propria inutilità.

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  4. Tutta questa serie di assenze tecnicamente calcolate mi danno il disgusto. L’UDC e non solo trovano il tempo di riunirsi per discutere di fantomatiche mozioni di sfiducia o di ancor più fantomatiche dimissioni collettive.
    Trovando inutile qualunque appello a non votare questi signori, inutili anch’essi viste le continue importanti assenze, non resta che ricordare loro quando si faranno avanti con le loro solite inutili sterili piccole polemiche, di tacere.
    Quando gli impegni importanti chiamano, scappare per un politico, significa mettere a nudo la propria inutilità.

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  5. un cittadino messinese 26 Maggio 2016 07:34

    COMPLIMENTI AGLI ASENT AVETE DIMOSTRATO PER ENNESIMA VOLTA CHE CHI VI HA VOLUTO LI HA SBAGLIATO MI RIVOLGO ALL ON PICCIOLO CHE DALLA SUA ONESTA INTELLETTUALE VI DOVREBBE DIRE DI DIMETTERVI IMMEDIATAMENTE NON SIETE DEGNI DI RAPPRESENTARE QUESTA PUR MARTORIATA CITTA

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  6. un cittadino messinese 26 Maggio 2016 07:34

    COMPLIMENTI AGLI ASENT AVETE DIMOSTRATO PER ENNESIMA VOLTA CHE CHI VI HA VOLUTO LI HA SBAGLIATO MI RIVOLGO ALL ON PICCIOLO CHE DALLA SUA ONESTA INTELLETTUALE VI DOVREBBE DIRE DI DIMETTERVI IMMEDIATAMENTE NON SIETE DEGNI DI RAPPRESENTARE QUESTA PUR MARTORIATA CITTA

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  7. Gente inutile.

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  9. alfonso.trignano@teletu.it 26 Maggio 2016 09:48

    Come chiaramente detto mercoledì 18/5/16 nel commento all’articolo “Il complotto del pelo sull’uovo”,il collegio dei Revisori approva i bilanci,manifestandone il parere con la verità che è insita nella loro professionalità e correttezza.Pertanto,i consiglieri avrebbero dovuto tenere conto di queste buone qualità, prima di decidere di non partecipare alla più importate riunione consiliare,dove dovevano essere presenti, per dibattere ed approvare il previsionale 2015, ai fini di potenzialmente salvare i 70 milioni che lo Stato elargisce solo ed a condizione che il rilevante documento contabile, pur se con vistoso ritardo, venga legalmente approvato.E ciò a prescindere dalle divergenze verso la Giunta,da dibattere in altre sedute.

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  10. alfonso.trignano@teletu.it 26 Maggio 2016 09:48

    Come chiaramente detto mercoledì 18/5/16 nel commento all’articolo “Il complotto del pelo sull’uovo”,il collegio dei Revisori approva i bilanci,manifestandone il parere con la verità che è insita nella loro professionalità e correttezza.Pertanto,i consiglieri avrebbero dovuto tenere conto di queste buone qualità, prima di decidere di non partecipare alla più importate riunione consiliare,dove dovevano essere presenti, per dibattere ed approvare il previsionale 2015, ai fini di potenzialmente salvare i 70 milioni che lo Stato elargisce solo ed a condizione che il rilevante documento contabile, pur se con vistoso ritardo, venga legalmente approvato.E ciò a prescindere dalle divergenze verso la Giunta,da dibattere in altre sedute.

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  11. alfonso.trignano@teletu.it 26 Maggio 2016 10:17

    Signori Amministratori della Giunta.I Messinesi confidano che una parte dei 70 milioni di euro che entreranno nelle vuote casse comunali venga destinata sia al ripristino dei lavori, per la definitiva soluzione dell’acquedotto,la cui carenza d’acqua è davvero insopportabile che al rifacimento del manto stradale di quasi tutte le rovinate vie della nostra città.

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  12. alfonso.trignano@teletu.it 26 Maggio 2016 10:17

    Signori Amministratori della Giunta.I Messinesi confidano che una parte dei 70 milioni di euro che entreranno nelle vuote casse comunali venga destinata sia al ripristino dei lavori, per la definitiva soluzione dell’acquedotto,la cui carenza d’acqua è davvero insopportabile che al rifacimento del manto stradale di quasi tutte le rovinate vie della nostra città.

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  13. Assenti: Adamo, Carreri, Consolo, Contestabile, Crisafi, Cucinotta, David, De Leo, Gioveni, Interdonato, La Paglia, Mondello, Perrone, Rizzo, Scuderi, Sindoni, Sorrenti, Sottile, Zuccarello
    Astenuti: Burrascano, Barrile
    QUESTE SONO LE PERSONE CHE HANNO FATTO RISCHIARE IL FALLIMENTO DELLA CITTA’- MANDATELI A CASA E NON VOTATELI MAI PIU’- MAI PIU’

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  14. Assenti: Adamo, Carreri, Consolo, Contestabile, Crisafi, Cucinotta, David, De Leo, Gioveni, Interdonato, La Paglia, Mondello, Perrone, Rizzo, Scuderi, Sindoni, Sorrenti, Sottile, Zuccarello
    Astenuti: Burrascano, Barrile
    QUESTE SONO LE PERSONE CHE HANNO FATTO RISCHIARE IL FALLIMENTO DELLA CITTA’- MANDATELI A CASA E NON VOTATELI MAI PIU’- MAI PIU’

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  15. Picciolo, Germanà, D’Alia e Ardizzone – ricordatevi anche di questi…..

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  16. Picciolo, Germanà, D’Alia e Ardizzone – ricordatevi anche di questi…..

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  17. fintanto verranno elargiti i gettoni di presenza avremo xxxxxx e non consiglieri

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  18. fintanto verranno elargiti i gettoni di presenza avremo xxxxxx e non consiglieri

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  19. i messinesi non dovrebbero dimenticare questa seduta PER SAPERE CHI RINGRAZIARE… MA SICCOME SIAMO BUONI SOLO A DARE ARIA ALLA BOCCA QUANDO I GALOPPINI VERRANNO PER CHIEDERE IL VOTO CALERANNO LA TESTA….

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  20. i messinesi non dovrebbero dimenticare questa seduta PER SAPERE CHI RINGRAZIARE… MA SICCOME SIAMO BUONI SOLO A DARE ARIA ALLA BOCCA QUANDO I GALOPPINI VERRANNO PER CHIEDERE IL VOTO CALERANNO LA TESTA….

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  21. Tanto rumore x nulla. Potevate votarlo mesi fa anziché tenere sotto torchio una città. Tanto sempre favorevole è stato il parere. Di contenuti leggo che non se ne parlato ma solo di politichese includo ELLER che si è guardato bene di usare tecnicismi. Un bilancio bocciato dal consiglio non si è mai sentito. Sono molto perplesso. Comunque le voragini rimangono e vedremo delle belle. Auguri!!

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  22. Tanto rumore x nulla. Potevate votarlo mesi fa anziché tenere sotto torchio una città. Tanto sempre favorevole è stato il parere. Di contenuti leggo che non se ne parlato ma solo di politichese includo ELLER che si è guardato bene di usare tecnicismi. Un bilancio bocciato dal consiglio non si è mai sentito. Sono molto perplesso. Comunque le voragini rimangono e vedremo delle belle. Auguri!!

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  23. Ho digitato tanti MI PIACE consapevoli per quanto sono i commenti appena letti, compreso quello di Franco CALIRI, abbracciamoci ragazzi non è il tempo di TUTTI CONTRO TUTTI. Non mi pare corretto lasciare ai messinesi non ancora nati i nostri debiti, per cui la proposta di ELLER per un piano di riequilibrio trentennale non mi persuade. Spronato dalla deliberazione della Corte sto analizzando più a fondo le passività, iniziando dai debiti fuori bilancio chiamati impropriamente LATENTI, altro che nascosti, come lascia intendere l’aggettivo utilizzato, essi manifestano segni precisi del loro peso, pari a €87.104.865 spalmati in nove anni, fino al 2023. W W W MESSINA.

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  24. Ho digitato tanti MI PIACE consapevoli per quanto sono i commenti appena letti, compreso quello di Franco CALIRI, abbracciamoci ragazzi non è il tempo di TUTTI CONTRO TUTTI. Non mi pare corretto lasciare ai messinesi non ancora nati i nostri debiti, per cui la proposta di ELLER per un piano di riequilibrio trentennale non mi persuade. Spronato dalla deliberazione della Corte sto analizzando più a fondo le passività, iniziando dai debiti fuori bilancio chiamati impropriamente LATENTI, altro che nascosti, come lascia intendere l’aggettivo utilizzato, essi manifestano segni precisi del loro peso, pari a €87.104.865 spalmati in nove anni, fino al 2023. W W W MESSINA.

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