Sarà un’altra estate di “passione” in tangenziale. E si continua a pagare il pedaggio

Sarà un’altra estate di “passione” in tangenziale. E si continua a pagare il pedaggio

Ma. Ip.

Sarà un’altra estate di “passione” in tangenziale. E si continua a pagare il pedaggio

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lunedì 16 Marzo 2015 - 09:05

Il consigliere comunale Libero Gioveni chiama in causa il sindaco Accorinti perché faccia pressione sul Consorzio Autostrade per eliminare, almeno per il periodo estivo, il pedaggio sulla tangenziale che collega gli svincoli di Boccetta e Giostra a Ponte Gallo e Villafranca

Come spesso accade, è una questione puramente economica. Il Consorzio Autostrade Siciliane incassa ogni anno una cifra vicina ai 3 milioni di euro dal pedaggio di Ponte Gallo e non vuole rinunciarvi. Soldi che concorrono alle spese per le manutenzioni, finalmente in rampa di lancio, ma che i messinesi devono quindi contribuire a pagare a causa dei ritardi accumulati negli anni. Tutto rientra nell’ambito più ampio della concessione vigente con il Ministero ed è lì che bisognerebbe battere i pugni per chiedere l’abolizione di un pedaggio considerato iniquo.

I tanti messinesi che d’estate affollano la riviera tirrenica dovranno ancora combattere con le code, visto che i lavori sul viadotto Ritiro non sono ancora iniziati a causa di un ricorso al Tar da parte della seconda classificata. Un primo “assaggio” si avrà per Pasquetta, 25 aprile e 1. maggio, ma sarà durante i mesi estivi che si creeranno lunghe file, specie nei week end, nel tratto compreso tra gli svincoli di Boccetta, Giostra e Ponte Gallo.

Lo ricorda il consigliere comunale Libero Gioveni, che adesso invoca l'intervento diretto del sindaco Accorinti con i vertici del Cas ed esprime grande rammarico “per l'assordante silenzio dell'anno scorso sull'argomento da parte del primo cittadino, che non si è recato nemmeno una volta negli uffici di contrada Scoppo per tentare di chiedere ai vertici del Cas l'eliminazione, anche provvisoria, del pedaggio di 1 euro e 20 centesimi come segno di risarcimento per gli enormi disagi subiti dai cittadini che egli rappresenta. A prescindere dalla storica diatriba, è inaccettabile dover pagare un servizio inesistente. L'auspicio – conclude Gioveni – è che il buon Renato ricordi i tempi in cui, da semplice cittadino, era un apprezzato combattente in difesa dei diritti di tutti. Ritorni quindi ad esserlo anche da sindaco per i suoi concittadini”.

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