Il day after si tirano le somme, il Consiglio chiede notizie sui 40 milioni anti- dissesto

Il day after si tirano le somme, il Consiglio chiede notizie sui 40 milioni anti- dissesto

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Il day after si tirano le somme, il Consiglio chiede notizie sui 40 milioni anti- dissesto

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mercoledì 16 Ottobre 2013 - 12:10

Archiviata la lunghissima giornata messinese del Presidente Crocetta, finita a Palazzo Zanca alle 23.30, adesso si dovrà puntare ad avviare al più presto gli impegni presi. Il Consiglio comunale ha consegnato al governatore un documento con tutti i principali problemi da affrontare.

Il giorno dopo la visita del Presidente della Regione Rosario Crocetta si tirano le somme e si prova a fare il punto della situazione. Tanti i punti discussi e gli impegni presi, probabilmente si inizierà subito dai Cantieri di servizio e dal risanamento, le risorse ci sono. Per i cantieri di servizio la Regione ha stanziato 3 milioni di euro per Messina, approvando tutti i progetti che il Comune aveva presentato, adesso spetterà agli uffici di Palazzo Zanca predisporre tutti i passaggi per il reclutamento di chi potrà accedere a queste opportunità di lavoro, anche se temporanea. Un appello però a tutti i cittadini: al momento non è ancora possibile presentare alcune domanda e i modelli che stanno circolando in questi giorni non sono validi. Sarà il Comune a informare i cittadini su modalità e tempi di presentazione delle domande.

Sul fronte risanamento, di fatto, ieri è stata confermata la disponibilità immediata di quasi 11 milioni di euro per avviare subito interventi, ma se inizialmente l’idea era stata di puntare sullo sgombero e riqualificazione di Fondo Fucile, ieri si è discussa l’ipotesi di dividere i soldi su più progetti, magari di respiro meno ampio, questo l’input dato dal Presidente Crocetta. Dunque si lavorerà per rivedere i progetti e decidere come intervenire immediatamente.

Chi invece non ha avuto modo di dialogare con il governatore è stato il Consiglio comunale che, in grande spolvero, ha atteso la visita di Crocetta per tutto il giorno. Alla fine si sono arresi, quasi tutti sono andati via lamentando la grande mancanza di rispetto da parte di un governatore che giunto con 8 ore di ritardo non è neanche passato in aula per un saluto e magari per chiedere scusa. La presidente Emilia Barrile ha “rimproverato” lo stesso Crocetta per il trattamento riservato al Consiglio, ha incassato le scuse del Presidente e l’impegno ad un nuovo incontro allargato per continuare a discutere tutti insieme come risolvere i problemi della città. Nell’attesa di questa “prossima volta”, se mai ci sarà, Emilia Barrile ha consegnato un documento con i punti che tutti i consiglieri ritengono tra le principali e più urgenti problematiche della città. Il Consiglio ha voluto intanto ricordare i 40 milioni promessi lo scorso anno per evitare il dissesto, soldi in realtà mai arrivati.

I punti programmatici su cui hanno chiesto un urgente intervento finanziario della Regione sono: riavvio del risanamento edilizio della città di Messina, mediante la definitiva scomparsa delle baracche, attraverso un rifinanziamento della legge sul risanamento, che tenga conto anche di nuove tipologie di edilizia residenziale pubblica; potenziamento dei trasporti pubblici nell’area dello Stretto, con un intervento della Regione volto a supplire alla carenza della flotta statale, senza dimenticare i lavoratori ex Ferrotel, che da tempo attendono risposte concrete dalla Regione; particolare attenzione alla tutela del territorio sotto il profilo idrogeologico, completando i lavori di protezione civile nelle zone particolarmente a rischio, salvaguardando tutte quelle famiglie, già duramente colpite dall’alluvione del 2009, che ancora vivono in condizioni di grave disagio; rilancio delle strutture di sanità pubblica presenti in città, evitando ulteriori dismissioni o smantellamenti, e rivolgendo una particolare attenzione alle Strutture dell’ex ospedale Margherita, e Piemonte-Papardo; riconsiderazione e valorizzazione del ruolo della sanità privata, che in città svolge un ruolo fondamentale in tema di primaria assistenza territoriale ai cittadini; consolidamento del contributo finanziario, così come disposto dalla legge istitutiva 4/95 dell’EAR Teatro di Messina, al fine di riavviare le politiche culturali, comunali e provinciali, dando pari dignità al teatro Vittorio Emanuele rispetto agli altri teatri siciliani; destinazione di fondi regionali ed europei per la riqualificazione dell’area Falcata, al fine di farla diventare polo di sviluppo economico; valorizzazione della Fiera, tramite la sua allocazione in un posto più idoneo, per procedere al rilancio dell’attività fieristica, con il contestuale riassorbimento del personale, in atto in forza all’Ente, e privo, da svariati mesi, della legittima retribuzione.

Di molti di questi punti si è parlato e si è già individuata la strada da seguire, per gli altri si spera ci sia il tempo in futuro. Intanto ciò a cui si dovrà puntare è l’avvio di questi primi impegni presi e anche il Consiglio comunale dovrà vigilare affinché ciò accada.

F.St.

3 commenti

  1. Salvatore Vernaci 16 Ottobre 2013 12:21

    AREA FALCATA.- Sull’Area Falcata si è parlato di “destinazione di fondi regionali ed europei per la riqualificazione dell’area, al fine di farla diventare polo di sviluppo economico. Potrà diventare polo di sviluppo se si attiva il Punto Franco, gestito da un Ente Regionale. Invece, c’è una manovra in atto per abolire l’Ente regionale voluto dalla legge n. 191 del 15/03/1951, con uno scopo ben definito: gestire ed amministrare il Punto Franco. Se verrà abolito l’EAPM e le sue competenze trasferite all’Autorità Portuale, vuol dire che la Regione, volutamente, abdica alla propria SOVRANITÀ ed AUTONOMIA e potrà dire addio, definitivamente, all’idea di realizzare il Punto Franco. La realizzazione del Punto Franco, nella zona falcata, ha trovato sempre una strenua opposizione: a) nella Politica locale, la quale, inspiegabilmente, l’ha ritenuto irrealizzabile là dove era stato previsto, cioè la Zona falcata, cercando di dirottare il Punto Franco “ad altra area ricadente nella circoscrizione territoriale dell´autorita´ portuale della citta´.””. Ma quale?…b) nei Poteri forti della Città, perché ansiosi di mettere le mani nell’area falcata per attività turistico-alberghiere. Ma i Siciliani ed i Messinesi, in particolare, si rendono conto a che cosa stanno rinunciando?…Il Prof. Victor Uckmar, ha dichiarato ed affermato la piena valenza giuridica del Punto Franco di Messina e la piena utilità economica, per i vantaggi di cui potrebbero beneficiare i traffici commerciali con i Paesi del sud-est asiatico (Cina, India, etc.). Ma perché ciò che è possibile a Trieste, in Sardegna (Zona Franca) non lo può essere in Sicilia ed a Messina?…;

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  2. Quanto sritto ” “Chi invece non ha avuto modo di dialogare con il governatore è stato il Consiglio comunale che, in grande spolvero, ha atteso la visita di Crocetta per tutto il giorno. Alla fine si sono arresi, quasi tutti sono andati via lamentando la grande mancanza di rispetto da parte di un governatore che giunto con 8 ore di ritardo non è neanche passato in aula per un saluto e magari per chiedere”. basterebbe chiudere qui il commento per esaltare l’atteggiamento di un “diverso”, e mi riferisco al Presidente della Regionale Siciliana che “non può non sapere”, che i voti che gli hanno concesso di acquisire il titolo di “presidente della regionale” erano frutto di agevolazioni illegittimi, tramutati in consensi elettorali, non di provenienza “lunatica” (leggasi corsi di formazioni) . Ora il governatore Crocetta fa il sapientone e non esita a sputare nel “piatto che gli ha consentito di mangiare” e con profitto, dato che le pietanze gli erano state predisposte da Dalia e da Genovese, padroni assoluti ed incondizionati della nostra città (si esalta la denominazione di “buddaci” dei cittadini Messinesi. L’unica cosa giusta del suo governato che gli ha consentito di esportare le sue tendente oltre lo stretto di Messina è stata quella di eliminare “Battiato”, assessore al Turismo, quando questi si permise di paragonare alle “troiane” le sorelle (non mie) che oggi occupano gli scanni del parlamento italiano. CHE NON TORNI A MESSINA, NON CI RASSOMIGLIAMO non solo nel carattere e nella virilità, ma “SOPRATITTO NEGLI ATTEGGIAMENTI E NELLE PROMESSE PIU’ VOLTE ENINCIATE E MAI CONCRETIZZATRE”,

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  3. IL Dottore Coglitore lo aveva a dicembre , “Crocetta non ci ha dato niente e nulla mai ci darà ” , ma lui era scarso.

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