Teatro, Bernava: dopo il traghettamento si va verso la normalizzazione

Teatro, Bernava: dopo il traghettamento si va verso la normalizzazione

Rosaria Brancato

Teatro, Bernava: dopo il traghettamento si va verso la normalizzazione

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sabato 20 Maggio 2017 - 06:46

Il 25 scade la gestione commissariale e si andrà verso un Cda a tre. Intanto è stata intitolata all'ex sovrintendente Paolo Magaudda, morto a febbraio, la biblioteca

“L’obiettivo è la normalizzazione, ed è in corso il traghettamento. Quando si parla di traghettare non si guarda mai al porto dal quale si è partiti ma a quello di approdo”.

Così il sovrintendente Egidio Bernava nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri al Teatro che ha affrontato diversi aspetti. Ieri abbiamo pubblicato le dichiarazioni dei direttori artistici Simona Celi e Matteo Pappalardo (vedi articoli in pagina) e le prime mosse in programma. Oggi entriamo nel merito degli aspetti “politici”, perché, come spiegato da Bernava si va verso la normalizzazione della gestione dell’Ente dopo una fase caratterizzata dalle dimissioni a catena (iniziate un anno fa con l’addio dell’ex sovrintendente Saija), ma anche da polemiche, carte e bilanci finiti in Procura e alla Corte dei conti, fino alla gestione commissariale avviata a gennaio.

Il 25 finirà il mandato del commissario straordinario Jervolino che, come annunciato da Tempostretto (leggi qui) è destinato ad essere il terzo componente della terna, in quota Regione. L’obiettivo dell’assessore Barbagallo, attraverso la sua nomina nel Cda è quello di continuare l’azione intrapresa da Jervolino sui conti dapprima come presidente del Collegio dei revisori e poi come commissario.

In ballo infatti c’è una mole di debiti fuori bilancio che ha superato il milione e 200 mila euro e che, grazie al Piano di risanamento varato nei mesi scorsi, come dichiara Jervolino “è già in parte stata liquidata”. Insomma la continuità per l’assessore Barbagallo è importante per garantire l’efficienza del Teatro sotto il profilo economico.

La prossima settimana quindi la Regione dovrebbe ufficialmente firmare le nomine di Luciano Fiorino, che Accorinti ha designato come presidente e Mariangela Pizzo, ai quali appunto si aggiungerà Jervolino.

I revisori, come detto nei giorni scorsi, sono stati già nominati (Cacciola, Corrello, Coniglio).

“L’attività del commissario è stata fondamentale- ha continuato Bernava– adesso inizia la fase della normalizzazione. Dobbiamo pensare a tanti aspetti, ed è importante il percorso di apertura alla città. Stiamo siglando il protocollo d’intesa con l’Università, altrettanto abbiamo fatto con il Conservatorio Corelli che rappresenta una straordinaria risorsa e fonte di talenti. Poi dobbiamo pensare al pubblico, perché lo stiamo perdendo. Dobbiamo iniziare a coccolarlo, cercarlo, riportarlo a Teatro. E’ questo il nostro compito”.

Soddisfatto Jervolino dell’azione compiuta in questi mesi e non solo sul fronte economico finanziario “Ho lavorato sugli obiettivi che l’assessore mi aveva affidato, risanamento dei conti, Statuto. Sono contento dei nuovi direttori artistici, che hanno accettato di operare a titolo gratuito per essere al servizio della rinascita dell’Ente. Li considero i nostri arieti. La Regione guarda con attenzione il Teatro e vuol dare il massimo sostegno”.

Un appello dal commissario va sia alla deputazione, per sostenere anche all’Ars il Vittorio Emanuele che al pubblico ed un ringraziamento a quanti lo hanno supportato in questi mesi difficili durante i quali ha dovuto fare un certosino lavoro sui conti.

A fine conferenza è stata intitolata all’ex sovrintendente Paolo Magaudda la biblioteca dell’Ente, alla presenza dei familiari. Magaudda, scomparso il 10 febbraio scorso, è stato sovrintendente per 12 anni. “Ci mancherà la sua passione, il suo essere a tratti pignolo, ma amatissimo da tutti, dal personale agli artisti” ha commentato Bernava. Presenti anche gli ex vertici e Cda del Teatro da Ordile a Trimarchi, mentre, commosso, Gustavo Ricevuto ha tracciato un breve ricordo di Magaudda “siamo contenti che sia stata accettata la nostra proposta. Paolo era davvero, come direbbe qualcuno un postumo, cioè qualcuno che ricorderemo sempre perché era sempre un passo avanti”.

Rosaria Brancato

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