Palagiustizia alla ex Casa dello Studente, e gli universitari?

Palagiustizia alla ex Casa dello Studente, e gli universitari?

Al.Ser.

Palagiustizia alla ex Casa dello Studente, e gli universitari?

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domenica 26 Gennaio 2014 - 10:39

No dell'Udu alla cessione della struttura di via Cesare Battisti. Mentre i consiglieri Pd di III e IV Municipalità provano a mediare e propongono l'Hotel Jolly quale nuova sede degli alloggi universitari.

Ancora polemiche sull'allocazione della casa del secondo palazzo di giustizia. Gli universitari, per esempio, non capiscono perché bisognerebbe adeguare, a spese dell'Ersu, l'ex Casa dello Studente di via Cesare Battisti per poi consegnata agli uffici giudiziari e non restituirla agli studenti, quando non è ancora chiaro dove e come saranno invece reperito i fondi e le disponibilità logistiche per gli alloggi studenteschi. Una soluzione potrebbe essere l'Hotel Jolly, all'asta. La proposta è dei consiglieri Pd della III e IV Circoscrizione.

Peoponiamo che la casa dello studente sia trasferita all’ex Jolly Hotel, e che, il secondo palazzo di giustizia sia istituito nell'attuale Casa dello studente – dicono i giovani consiglieri Pd Alessio Mancuso e Andrea Aliotta – Questa è la soluzione che noi auspichiamo perché non esisto diritti più importanti di altri. La Casa dello studente non è sacra in quanto ubicata dove si trova adesso, bensì è sacro il diritto che gli studenti bisognosi abbiano un luogo dove vivere. Il diritto dei cittadini ad avere una giustizia certa nella città, dei rinvii eterni delle udienze per assenza di luoghi dove celebrarle, è altrettanto dirimente.

Prendiamo atto che la volontà del Consiglio Comunale sia di istituire il secondo palazzo di giustizia nella attuale sede della casa dello studente in via Cesare Battisti e di trasferire la stessa presso altra sede – spiegano i due consiglieri – In un'ottica di collaborazione con tutte le parti in causa chiediamo, al Consiglio Comunale e all’Università degli studi di Messina, di trovare una soluzione alternativa per gli studenti, che non è stata proposta da nessuno poiché non sono in molti a conoscere tale vicenda: l’ex Jolly Hotel, ubicato nel Corso Garibaldi di fronte al Teatro Vittorio Emanuele, è fallito, da qualche anno l’intero palazzo è proposto all’asta con procedura n. 27/2009.

Oggi si trova in liquidazione al prezzo di tre milioni e mezzo di euro, e, sarebbe perfetto per ospitare la nuova Casa dello studente perché è già adibita a struttura alberghiera, quindi completo di tutto, ed è situato al centro per rispondere alle esigenze abitative degli studenti che frequentano le facoltà del centro ed è accanto alla fermata del tram.

In un’ottica di valorizzazione di tutta la Città e soprattutto del nostro Ateneo non possiamo permetterci che una struttura del genere cada nelle mani di un privato che possa acquistarlo a un prezzo, quello sopra enunciato, che è bassissimo per il bene che ha un valore stimato di quasi 10 milioni di euro. Tale prezzo continuerà a scendere fino a quando diventerà appetibile per il mister “palazzinaro” di turno che lo trasformerà in appartamenti da aggiungere alla miriade di appartamenti costruiti in una città che vede andare via di media mille abitanti all’anno per l’assenza di posti di lavoro, ma che continua a costruire palazzi ovunque.

La nostra proposta vuole essere una soluzione alle necessità di tutte le parti in causa. Un input anche dal punto di vista storico poiché un palazzo che sorge dove prima del terremoto sorgeva l’imponente “Palazzata”, attorniato da edifici pubblici, non cada nelle mani di speculatori privati.

Ancora più netti sulla Casa dello Studente di via Cesare Battisti sono i ragazzi dell'Unione degli Studenti. Dichiarata inagibile dopo il tragico terremoto de L’Aquila perché non più idonea rispetto alla normativa antisismica, la casa dello studente è adesso “praticamente pronta” – spiega l'Udu.

Il 6 febbraio scadrà infatti il temine relativo alla gara d’appalto per la messa in sicurezza della casa e si avrà l’assegnazione dei lavori che dovranno essere conclusi entro un anno dall’inizio degli stessi.

Paradossalmente, a poco tempo dalla riapertura, si è resa manifesta la volontà di conversione dello stabile a sede satellite del Palazzo di Giustizia di Messina, i cui spazi sono da tempo insufficienti, con grave spesa annua per gli affitti che il Comune deve sostenere.

La proposta per gli studenti, in sostituzione della loro Casa, sarebbe l’eventuale cessione (onerosa o gratuita ?!) all’ERSU (Ente Regionale per Il Diritto Allo Studio Universitario) di una struttura da determinarsi da parte della Regione Sicilia.

A parte perdere la mensa di via Ghibellina, spiega l'Udu, con la cessione rinunceremmo immediatamente a 249 posti presso la sede di via Cesare Battisti, i quali verrebbero “rimpiazzati” in tempi non prevedibili e sicuramente più lunghi.

Allocare in via Cesare Battisti la sede satellite del Palazzo di Giustizia comporterebbe uno sperpero di denaro pubblico di portata sconsiderata in quanto il Comune dovrebbe rimborsare le ingenti spese già affrontate dall’ERSU per la ristrutturazione e l’ampliamento e la messa in sicurezza per gli studenti. A questa spesa si accompagnerebbe l’altra, altrettanto inopportuna ed irrispettosa, per l’adattamento della diversa sede a posti alloggio universitari.

Per concludere, gli studenti si vedrebbero privati di una struttura storica e storicamente voluta PER LORO, in cambio di un “fantoccio” propinato, a nostro parere, per un “capriccio” di cui il Tribunale, l’Amministrazione Comunale e la Città di Messina – città Universitaria – potrebbero sicuramente fare a meno.

Teniamo invece a ringraziare calorosamente il Sindaco di Messina Renato Accorinti – conclude l'Ersu – che, nonostante le forti e manifeste opposizioni ricevute, ha manifestato solidarietà e vicinanza nei confronti degli studenti, fuori sede e non, della loro Causa e dell’inalienabile diritto allo studio.

Alessandra Serio

Un commento

  1. Ma come sono attenti questi consiglieri pd: attenti al rispetto dei diritti degli universitari (quali? perdere subito la casa dello studente per avere, non si sa quando e dove, un’altra sistemazione); attenti alle esigenze del tribunale(quali? ampliare gli spazi a disposizione con una struttura del tutto INSUFFICIENTE alle reali necessita’ logistiche); MA SOPRATTUTTO ATTENTISSIMI ALLE SPESE CHE IL COMUNE CONTINUEREBBE A DOVER SOSTENERE PER PAGARE INGENTI AFFITTI AGLI AMICI DEGLI AMICI (o compagni?)

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