La giocatrice di Riva del Garda costretta a fare rientro in Trentino per motivi di famiglia. La partenza rinviata a promozione raggiunta
S. TERESA DI RIVA. Da capitano vero ha aspettato di condurre la “nave” in porto, nonostante le criticità che la vita nel suo corso a volte riserva, quando meno te lo aspetti. Ha stretto i denti senza mai perdere quel sorriso rassicurante che l’ha sempre contraddistinta. Solo dopo essere giunta a destinazione, in serie A2, con tutta la sua squadra di pallavolo, ha lasciato S. Teresa di Riva (con due giornate d’anticipo rispetto alla fine del campionato) per tornare in Trentino.
L’annuncio ufficiale l’ha dato la società ieri sera: “Causa problemi in famiglia, rientra in sede il capitano della promozione Valentina Rania. Mostrando un grande attaccamento alla maglia – prosegue la nota – la giocatrice di Riva del Garda ha rinviato la partenza a serie A2 raggiunta. Da parte di tutti noi un grosso in bocca al lupo ed un ringraziamento per tutto quello che ci ha regalato in questa stagione”.
Valentina nella cittadina jonica ha lasciato il segno. E già manca al suo pubblico, ai suoi tifosi, che la salutano col magone in gola. Perché la squadra di volley a S. Teresa di Riva è una storia di sport forse d’altri tempi. E’ un mix di emozioni. Quelle emozioni che ti coinvolgono fino al midollo. Valentina è stata una campionessa in campo e fuori: equilibrio, pacatezza, esperienza (ha giocato nella massima serie a Busto Arsizio, disputando la Champions), tecnica, mentalità vincente e attaccamento. Un vero capitano. Determinante nei momenti più delicati. "E' stato il metronomo che ha dato il tempo a questa fantastica orchestra", chiosa il direttore sportivo, Andrea Caristi. Valentina ha dato tanto a S. Teresa di Riva sino a regalarle l’ingresso nell’Olimpo del volley insieme alle sue compagne. E S. Teresa probabilmente ha regalato parecchio anche a lei. I santateresini non l’hanno mai fatta sentire sola. Ricordo un aneddoto natalizio, quando alla vigilia del 25 dicembre si è vista recapitare nella sua casa di S. Teresa un “pacco dono” con la cena. Non se l’aspettava. I siciliani sono fatti così.
“Il mio non è un addio – tiene a precisare – ma un bellissimo arrivederci. Purtroppo – spiega Valentina – il mio rientro a casa è stato anticipato per problemi familiari. Avrei voluto avere più tempo in primis per finire il campionato con la mia squadra e poi per avere la possibilità di salutare tutti. Sono riuscita a salutare solo alcuni di voi ed allora avrò modo di rifarmi magari con queste parole. Che dire di questa annata a Santa Teresa, avrei tantissime cose da ricordare – prosegue il capitano – avrei tantissime persone da ringraziare ma penso che se mi affidassi ad una lettera, sarebbe… troppo lunga e in molti si fermerebbero a metà . Quindi mi sento di dire semplicemente che a S. Teresa ho trovato veramente delle persone straordinarie. Ho trovato compagne di squadra uniche, per me diventate amiche, ho trovato dei tifosi speciali come continuo a sostenere, tifosi da serie A.
Ho trovato persone esterne che mi hanno fatto sempre sentire a casa e soprattutto non mi hanno lasciato sola quando la mia ‘casa’ non poteva venire da me. Credo che questo sia fondamentale per una persona che gioca molto molto lontano dagli affetti. C'era sempre un sorriso, una chiacchierata o una colazione in compagnia. Torno a casa con tanti amici in più – continua la giocatrice – che saranno sempre nel mio cuore. Torno a casa con la consapevolezza di aver trovato un'altra casa dove, sono certa, tornerò spesso”. Rania ha ringraziato “tutte le persone che mi hanno sempre aiutato, sostenuto ed elogiato”. Valentina parla come una ragazza innamorata di questa terra. Della sua spiaggia bagnata da un mare azzurro, del suo clima e della sua gente. Siamo certi che manterrà la promessa. E che tonerà… spesso. In bocca al lupo, Valentina!
Carmelo Caspanello
