Confessioni di un elettore
Ieri, come credo tanti miei concittadini, ho avuto un sobbalzo. Accendendo la tv, ho visto il presidente Berlusconi parlare a braccio ai lampedusani. Lampedusa sarà presto un nuovo eden. Niente più immigrati, pulizia, un piano colore per le facciate delle case, sgravi fiscali, un campo da golf, il casinò, il rimboschimento…Ho pensato: -forse anche il trasferimento dell’isola nel Tirreno meridionale, isole Eolie permettendo-.
Ma la mia sorpresa non era dovuta alle promesse che, chissà, forse manterrà. Mi domandavo quanto dovremo aspettare ancora invece noi messinesi. Ricordo che correva l’anno 2005 e a Messina, per le elezioni amministrative, disse che ci avrebbe trasformato nella nuova Barcellona di Spagna rifacendo totalmente tutto l’affaccio a mare e avrebbe anche prestato dei giocatori del Milan alla squadra di calcio locale. Ora, capisco che nell’attesa dei suoi giocatori il Messina calcio è scomparso, ma con Barcellona di Spagna come la mettiamo? A Barcellona ci sono stato una volta e quindi, non volendo sbagliarmi, ieri sono uscito per fare un giro. Spazzatura, negozi che chiudono, strade bucate, verde pubblico inesistente. E se vogliamo limitarci all’affaccio a mare, non mi pare proprio simile a quello della città catalana. No, a me Messina non pare proprio Barcellona di Spagna. Di questo passo, con tutto il rispetto, mi pare meglio pure Barcellona pozzo di Gotto! Ma forse perché all’epoca vinse Genovese che non possedeva squadre di calcio… Ringalluzzito comunque dalle promesse lampedusane adesso ho deciso di aspettare le prossime elezioni. Ho pensato che forse, così come ho immaginato per Lampedusa, verrà a dirci che trasferirà Messina in blocco in Lombardia. Una Lombardia col mare però, sennò il porto dove lo mettiamo? Naturalmente alleati leghisti permettendo.
