Arriva "Aladino": la nuova linea di bus elettrici più veloci e meno inquinanti

Arriva “Aladino”: la nuova linea di bus elettrici più veloci e meno inquinanti

Francesca Stornante

Arriva “Aladino”: la nuova linea di bus elettrici più veloci e meno inquinanti

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giovedì 19 Aprile 2018 - 06:07

“La nuova linea di autobus elettrici” è stata presentata con un workshop che si è svolto al Palacultura, promosso dall’Assessorato alla Mobilità Urbana, dal suo dipartimento, e dall’Azienda Trasporti Messina. Presente anche la multinazionale cinese che ha vinto la gara per i 13 nuovi mezzi elettrici

Si chiama Aladino, perché come il tappeto magico di Aladino, trasporterà i cittadini dove loro desiderano. All’insegna dell’efficienza, della velocità, della sostenibilità ambientale e nel segno di una piccola rivoluzione che tra pochi mesi sarà davvero compiuta e che dovrà convincere i messinesi a lasciare le auto a casa, Aladino è l’ultimo colpo messo a segno dall’assessore Gaetano Cacciola, dal Dipartimento Mobilità del Comune e dall’Atm. Si tratta della nuova linea che sarà attivata quando in città arriveranno i primi 13 bus elettrici che Messina sta acquistando dalla BYD, colosso cinese leader mondiale nella produzione di mezzi elettrici.

«Il futuro è disegnato su due linee che saranno la nostra Metropolitana cittadina» ha detto il presidente dell’Atm Giovanni Foti durante il workshop organizzato per presentare questa novità che rappresenterà di certo un cambio di passo e di mentalità per il trasporto pubblico messinese. Un percorso che copre tutto il centro cittadino che sarà possibile raggiungere con molta più velocità, grazie alla rapidità del servizio offerto.

Il percorso sarà delimitato da cordoli per buona parte del tracciato, per una lunghezza totale di 11 chilometri e 420 metri, tra piazza Castronovo e il capolinea sud della linea tranviaria. Sarà servita da autobus di 8,75 metri creando un percorso parallelo, ma traslato a monte, al tracciato del tram. Gli utenti della nuova linea potranno lasciare l’auto nei parcheggi Gazzi sud, Zaera (villa Dante) e prossimamente nell’ex Gasometro. La nuova linea collegherà i due capilinea, con importanti centri attrattori, quali il Municipio, la Prefettura, le Facoltà universitarie, il Tribunale, le scuole del centro città, ed importanti siti turistici, giungendo anche in prossimità del Policlinico. È prevista una frequenza della linea di circa dieci minuti e un tempo di giro stimato in circa cinquanta-sessanta minuti. Altra novità in vista la possibilità di parcheggiare in via Garibaldi, nel tratto compreso tra la Prefettura e piazza Castronovo, così come richiesto da un’associazione di commercianti.

Il percorso di andata sarà: Zir, via Corbino, via La Farina, via San Cosimo, villa Dante, via Lucania, via Catania, via Cesare Battisti, via Tommaso Cannizzaro, corso Cavour, viale Boccetta, via Garibaldi, piazza Ettore Castronovo. Il percorso di ritorno: piazza Ettore Castronovo, via Garibaldi, corso Cavour, via Tommaso Cannizzaro, via Cesare Battisti, via Catania, via Consolare Valeria, viale Gazzi, Zir.

I 13 bus elettrici arriveranno in città tra ottobre e dicembre, sono costati 5.135.000 euro e, come già accaduto a Torino e Novara, la Byd Europe, società leader nel mercato dei mezzi elettrici, è pronta a portare la sua tecnologia anche in riva allo Stretto. La multinazionale che in Europa è già presente con una flotta di 51 mezzi elettrici a Londra, a Nottingham, nell’aeroporto di Amsterdam, a Tel Aviv, ieri si è presentata al Palacultura, dov’era presente il responsabile commerciale Patrick Zhou: «Siamo un’azienda composta da 220 mila dipendenti. Il nostro core business è la produzione e vendita di mezzi elettrici. Fino ad oggi abbiamo venduto nel mondo 35mila autobus. Siamo il più grande produttore mondiale e il nostro marchio è presente non solo in Cina ma anche in America, Sud America, Europa Asia. I nostri bus elettrici disseminati per il mondo fino ad ora hanno percorso 10,5 milioni di km. Sono contento di poter partecipare alla risoluzione del problema del trasporto anche a Messina».

In Italia solo Torino, Novara, Milano e Bergamo sono partite prima, adesso tocca a Messina che ha preparato nel dettaglio il progetto per impiegare i nuovi mezzi elettrici.

Un grande risultato per l’assessore Gaetano Cacciola: «Abbiamo trasformato l’Atm da stipendificio in azienda. E siamo passati dall’imbarazzo all’orgoglio. E’ stato un percorso lungo e a tratti difficile, siamo partiti da 15 mezzi e da un’azienda di trasporto che non sapeva produrre servizi. Da lì abbiamo scritto una bella storia, iniziata con i tanto discussi bus torinesi che però ci hanno consentito di iniziare subito a mettere mezzi in strada, per arrivare a risultati importanti come il Piano Industriale, il contratto di servizio, la gestione aziendale, la formazione del personale, la stabilizzazione di 79 precari, il contratto integrativo». E la nuova vita dell’Atm è nei numeri: 110% in più di km macinati dal 2013 a oggi, 210% in più di viaggiatori a bordo, attualmente 85 bus disponibili, di cui 55 Euro 6, 62 sempre in linea, 8 tram in linea e da ottobre/dicembre altri 7 mezzi extraurbani e i 13 bus elettrici. E’ su questi dati che si fonda la nuova vita dell’Atm e del trasporto pubblico messinese. Con tanti programmi e nuovi obiettivi in cantiere, con un nuovo Piano industriale che continua a guardare al futuro e all’innovazione.

«Abbiamo raggiunto il 98% di efficienza, che significa affidabilità del servizio – ha spiegato il presidente Giovanni Foti. Ci sono investimenti in corso. È una situazione irripetibile per la città. Queste due linee devono cambiare le abitudini, la prossima amministrazione deve utilizzare gli strumenti necessari per incentivare mezzo pubblico. Oggi abbiamo servizio importante e lo vogliamo rendere sempre migliore. Il passo ormai è breve. A queste due linee si uniscono le linee 79 e 2 che collegano le estremità a nord e a sud. Gli obiettivi sono chiari: tram ogni 6 minuti, linea elettrica ogni 8 minuti, linee nord e sud e collegamenti a pettine con navette ancora più frequenti».

Francesca Stornante

Un commento

  1. MessineseAttenta 19 Aprile 2018 10:52

    Otto tram? E gli altri 9 dove sono finiti?

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