Canoe, petardi e persino rimesse presso il lago di Ganzirri: la denuncia di MAN e WWF

Canoe, petardi e persino rimesse presso il lago di Ganzirri: la denuncia di MAN e WWF

Sara Faraci

Canoe, petardi e persino rimesse presso il lago di Ganzirri: la denuncia di MAN e WWF

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mercoledì 25 Settembre 2013 - 12:03

L'Associazione Mediterranea per la Natura e il WWF Sicilia denuncia la gravità dei rischi ai quali quotidianamente viene sottoposta la zona d'interesse comunitario di Capo Peloro. Nelle stesse condizioni la Riserva Naturale Orientata "Laghi di Marinello"

Salvata da scellerati progetti di costruzione nei primi anni ’80. Divenuta zona pluriprotetta a livello locale, regionale ed europeo. Una riserva naturale di incommensurabile valore che è stata riconosciuta come tale da un profluvio di leggi e regolamenti e strappata così a una selvaggia trasfigurazione del suo volto. Si tratta della Riserva Naturale Orientata “Laguna Capo Peloro, SIC e ZPS” che – contrariamente alle ambiziose iniziative di progettisti e costruttori di qualche decennio fa – non è stata adibita a porticciolo, né a pista di canottaggio.

O almeno non ufficialmente. La teoria è, infatti, più che ragionevole e condivisibile. La zona in questione è rifugio di ben 328 specie di animali e uccelli migratori, possiede peculiarità faunistiche che la rendono intoccabile ed è, perciò, al centro di politiche di rispetto e conservazione del sito.

La pratica è tutt’altra cosa. La denuncia arriva da WWF Sicilia e dall’Associazione Mediterranea per la Natura, che si rivolgono al Ministero per l’Ambiente e agli organi di controllo locali. Da diverso tempo, infatti, si registra un’incontrollata attività di canottaggio che è sfociata anche in manifestazioni di livello agonistico – come quella svoltasi il 14 agosto scorso – non consentite esplicitamente dal regolamento posto a salvaguardia del sito e indubbiamente lesive dell’integrità dello stesso.

La presenza affollata e per definizione poco discreta degli atleti che fruiscono del lago, è spesso causa di “voli di fuga” degli uccelli giunti nell’area già stremati dai lunghi voli migratori che li tengono impegnati nelle stagioni primaverili e autunnali. Senza parlare poi della rimozione – da parte di ignoti – dei pali adibiti alla molluschicoltura, già punti d’appoggio di beccapesci, gabbiani rosei, aironi bianchi maggiori e altre specie protette da numerose convenzioni.

In una situazione di turbamento ed eccessiva movimentazione delle acque, gli esemplari tendono a proseguire il loro cammino, essendo costretti, così, a percorrere in volo altre diverse decine di kilometri, se non centinaia. E, infatti, la successiva zona umida sulla costa tirrenica si trova a 50 km, proseguendo verso nord, invece, a 60 Km, per raggiungere la costa ionica, infine, gli uccelli dovranno attraversare uno spazio di 100 Km.

Ma l’imperversare delle canoe all’interno delle acque lacustri non rappresenta in realtà l’unica minaccia alla salvaguardia dell’inestimabile patrimonio faunistico. Un rimessaggio di barche è stato realizzato proprio al confine con l’aerea – spiega l’associazione – senza che mai sia stata resa pubblica un’idonea valutazione di incidenza e senza che nemmeno sia stato richiesto il parere dell’Ente Gestore, in spregio alla specifica normativa regionale che, invece, espressamente lo richiede.

A ciò si aggiunge l’attività di un noto locale della zona che nel corso dell’intera stagione estiva ha celebrato gli eventi ospitati nelle sue location con petardi e fuochi d’artificio, parimenti responsabili della turbata serenità dell’habitat naturale e della conseguente fuga degli animali che lo popolano.

Si sprecano gli esempi che l’organizzazione a difesa del sito produce come testimonianza delle proprie parole. Uno fra tutti, quello di un fenicottero – probabilmente giunto dalla Turchia o dalle coste pugliesi – rinvenuto il 24 agosto dai volontari del Centro Recupero Fauna Selvatica dell’Azienda Foreste Demaniali. L’uccello, quasi certamente allontanato dal lago per via delle ragioni appena illustrate, si era incamminato presso il mare e mostrava chiari segni di deperimento. Sottoposto alle cure premurose e tempestive dei volontari del centro, ha impiegato qualche giorno per riprendersi del tutto.

E anche di fronte a un’innegabile realtà di crisi del sito protetto, si persevera nella sordità e cecità da parte delle amministrazioni locali, preposte al monitoraggio dell’area, e anzi si incrementa l’attività umana nociva per una sua corretta salvaguardia. E’ il caso dell’urbanizzazione delle aree limitrofe o comunque adiacenti che oltre alle conseguenze dovute all’impermeabilizzazione del suolo, ha portato con sé anche un moltiplicarsi del sorgere di piscine. Strutture che vanno ad incidere sul già delicato equilibrio vegetativo e faunistico del luogo prelevando acque dai pozzi e contribuendo così ad un sensibile abbassamento della falda con conseguente rischio di salinizzazione. Eventualità per nulla remota, appurato che, simili realtà, hanno prodotto un tale risultato nella vicina Reggio Calabria, rendendosi responsabili di gravissimi danni ambientali e sociali.

Analoga situazione si profila poi presso la Riserva Naturale Orientata “Laghi di Marinello SIC”, anch’essa sito di importanza comunitaria che accusa le medesime incongruenze di gestione.

Tra il languire delle guardie della Riserva e il latitare della polizia provinciale, alla quale è stata delegata a vigilanza ma che risulta impegnata su altri fronti, piovono, dunque, le recriminazioni delle associazioni ambientaliste. Urge un intervento tempestivo e solerte che si faccia carico della specificità del sito e provveda al ristabilimento delle sue peculiarità attraverso interventi mirati, non ulteriormente perturbatori di un equilibrio già fragile. (Sara Faraci)

19 commenti

  1. le canoe che imperversano ……
    e quando si costruivano le ville sui laghi non imperversava niente?
    sempre più ridicole

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  2. Solo oggi aprite gli occhi e vi siete accorti di tutto cio’???
    beh! meglio tardi che mai …
    Adesso spero si prendano dei provvedimenti e si ripulisca la zona si riqualifica il territorio ….

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  3. Ma vi fate le bombe nel cervello…le canoe che non sono vietate da nessuna parte,come i mezzi a vela,che danneggiano che Coosaa? Ma vogliamo un mondo migliore per far vivere l’uomo nella natura ,rispettandola sicuramente o allevare fenicotteri bratte e sorci di mare per lasciarli indisturbati a crescere nel loro habitat .ma insomma svegliatevi vuoi vedere che ora il problema e il canoista …a proposito mentre facevo running nel lungo lago alcuni uccelli si sono alzati in volo spaventati…che faccio corro altrove?

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  4. Le canoe? E delle barche a motore di tutti i cocciolari che da sempre violando la legge e le più elementari regole sanitarie rivoltano i fanghi del lago ammorbando le acque non parla nessuno?

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  5. “salvata dagli scellerati progetti edilizi degli anni ’80”???? e tutti i complessi edilizi a monte dei laghi che cosa sono postazioni di avvistamento per gli uccelli? va bene che la “fama internazionale” può dare alla testa ma da qui a diventare ridicole ne passa !!!! Orsù un pò di serietà

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  6. Si proponga di proteggere il cervello di chi ha partorito questo elaborato . Apprezzabili tuttavia ” le cure premurose e tempestive dei volontari del centro a favore del povero fenicottero stanco, (arrivato dalla Turchia o dalle coste pugliesi? ) e turbato dai canoisti la cui presenza ne ha minacciato la vita..salvatagli dall'”accanimento terapeutico” dei nostri che si spera abbiano chiesto il consenso informato all’UCCELLO. Siamo felici che il fenicottero abbia potuto riprendere il volo ed andarsene via così come tanti giovani messinesi costretti a “prendere il volo”per mancanza di lavoro e prospettive.
    P.S infine una buona notizia per il WWF : si comunica che ” l’attività di un noto locale della zona che ha celebrato gli eventi nelle sue location con petardi e fuochi di artificio ” ha nel frattempo CHIUSO …così come saranno costretti a chiudere molte attività a Messina compensate dalle “aperture” delle tante bocche messinesi da meritare il marchio d.o.p di BUDDACI . ……….

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  7. Bell’articolo …e finalmente una voce fuori dal coro che ci informa di una realtà “sommersa” dalla nostra abitudine a violare la natura e le sue armonie.
    Resterà un allarme inascoltato come già si evince dai commenti che precedono.
    Noi continuiamo a ridere e a farci beffe degli allarmi. Nooooo le canoe non possono alterare l’equilibrio…, nooo le piscine per le ville sui laghi non c’entrano nulla con la salinizzazione dei laghi, anche perché le attività di canottaggio sui laghi, quelle piscine,.. sappiamo bene tutti chi ne usufruisce.. e quindi non possono assolutamente apportare alcun danno… per definizione.
    L’unica certezza è che la natura ha tempi diversi dalle polemiche spesso pretestuose degli umani e prima o poi si riprende il maltolto, come del resto sarà di tutta la cementificazione selvaggia della costa.
    Siete ancora convinti che la natura sia un’opera morta messa qui per poterla stravolgere a nostro piacimento?

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  8. Propongo di deportare tutti gli abitanti della città sui colli e lasciare la medesima agli uccelli.

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  9. Caro amico….si contesta l’ottuso “fondamentalismo” ed il professionismo di quegli ambientalisti che nulla ha a che fare , mi creda , con l’amore ed il rispetto della natura.

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  10. Caro amico….si contesta l’ottuso “fondamentalismo” ed il professionismo di quegli ambientalisti che nulla ha a che fare , mi creda , con l’amore ed il rispetto della natura.

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  11. Ora finalmente il locale ha chiuso ….i cocciolari si stanno estinguendo …avanti fenicotteri rosa ….via le ville con piscina ,io sposterei pure il camposanto …che mi pare di aver letto che alcuni sono infastiditi da queste lucine in lontananza ..e niente schiamazzi notturni …che abbiano la dignità di spostare pure i festeggiamenti per San. Nicola …tutto quel fracasso …anche i topi sono stati disturbati ….ma ditemi che stiamo scherzando ?

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  12. ciccioarrabbbiato 25 Settembre 2013 21:09

    VORREI DIRE ALLA GIORNALISTA 2 COSE PERCHE’ NON PARLA DELLA CASA E DEL POLLAIO REGIONALE DI TONO, RISTRUTTURATI (A META’) LAVORI FERMI DA 10 ANNI)SPESI BEN 450.000 EURO, SEDE DELLA LIPU? E CENTRO DI RICOVERO VOLATILI FERITI. POI A GANZIRRI IL PROBLEMA SONO I CANOISTI????????? MA VOGLIAMO SCHERZARE I TOPI SONO PIU’ DEGLI ABITANTI DI MESSINA E PROVINCIA. MA FATEMI IL PIACERE. IN UNA CITTA’ (SIC) DOVE LO SPORT E’ ZERO….. CHIUDIAMO IL LAGO A QUEI RAGAZZI CHE SI ALLENANO 1 VOLTA LA SETTIMANA …. MA CHI DISTURBANO? PER NOTIZIA UN RAGAZZO DI 16 ANNI CHE SI ALLENAVA IN QUEL LAGO E’ IN NAZIONALE (FICARRA) ….. SENZA PAROLE. SOLO VERGOGNA.

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  13. non viene fatta la derattizzazione nel lago perché anche i topi sono protetti?

    Come tutte le cose, anche il WWF quando estremizza i concetti e fa finta di essere il depositario della verità nel mondo, sinceramente fa girare vorticosamente qualcosa di protetto.

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  14. nel Lago di Maulazzo in zona A del Parco dei Nebrodi si organizzano le gite in canoa (basta cercare su internet per avere dettagli) nei Laghi di Ganzirri in RNO non si possono usare le canoe ….
    R I D I C O L E

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  15. 1) le piscine contengono acqua clorata non salina;
    2) i Laghi sono salmastri essendo pantani trasformati in Laghi a seguito di importanti lavori di risanamento fatti dagli inglesi;
    3)i complessi edilizi sono stati costruiti nel silenzio di quelli che chiamo “mercenari dell’ambiente” distruggendo il paesaggio agrario (agrumeti, oliveti e vigneti) che caratterizzava l’area;
    4)gli scarichi di questi complessi edilizi si riversano nei Laghi ma i “mercenari” di cui sopra non protestano nè denunciano rispetto questo preferendo prendersela con i cocciolari e con la società di canottaggio che non hanno uffici legali;
    5) per quanto mi riguarda se questi “mercenari” avessero superato gli esami dopo aver studiato non avrebbero scritto le corbellerie che scrivono;
    6)in qualsiasi area protetta comprendente specchi d’acqua adeguatamente ampi è possibile fare canottaggio (Lago di Maulazzo zona A Parco dei Nebrodi;
    7)La Regione Sicilia ha revocato il riconoscimento di associazione ambientale riconosciuta alla MAN e, successivamente, il TAR Sicilia con sentenza N. 01496/2012 REG. PROV. COLL. N. 01406/2010 REG. RIC. ha confermato la revoca del riconoscimento condannando la MAN anche alle spese legali

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  16. Per corretta informazione del giornalista che correttamente riporta la notizia:
    1) le piscine contengono acqua clorata non salina;
    2) i Laghi sono salmastri essendo pantani trasformati in Laghi a seguito di importanti lavori di risanamento fatti dagli inglesi;
    3)i complessi edilizi sono stati costruiti nel silenzio di quelli che chiamo “mercenari dell’ambiente” distruggendo il paesaggio agrario (agrumeti, oliveti e vigneti) che caratterizzava l’area;
    4)gli scarichi di questi complessi edilizi si riversano nei Laghi ma i “mercenari” di cui sopra non protestano nè denunciano rispetto questo preferendo prendersela con i cocciolari e con la società di canottaggio che non hanno uffici legali;
    5) per quanto mi riguarda se questi “mercenari” avessero superato gli esami dopo aver studiato non avrebbero scritto le corbellerie che scrivono;
    6)in qualsiasi area protetta comprendente specchi d’acqua adeguatamente ampi è possibile fare canottaggio (Lago di Maulazzo zona A Parco dei Nebrodi;
    7)La Regione Sicilia ha revocato il riconoscimento di associazione ambientale riconosciuta alla MAN e, successivamente, il TAR Sicilia con sentenza N. 01496/2012 REG. PROV. COLL. N. 01406/2010 REG. RIC. ha confermato la revoca del riconoscimento condannando la MAN anche alle spese legali

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  17. Io nel lago di ganzirri ci vedrei bene un noleggio barche a remi …possibile che. Nessuno ci ha mai pensato ?

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  18. Invece di scrivere certe cavolate, andate alla ricerca dei veri problemi dei laghi di Ganzirri. A cominciare dagli scarichi fognari abusivi, invece di preoccuparvi delle canoe e dei fuochi artificiali.

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  19. Ed ai topi!!!

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