Zuccarello: "Senza eventi, turismo e infrastrutture il commercio muore"

Zuccarello: “Senza eventi, turismo e infrastrutture il commercio muore”

Redazione

Zuccarello: “Senza eventi, turismo e infrastrutture il commercio muore”

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lunedì 24 Febbraio 2020 - 12:02

Il presidente di Missione Messina non vede di buon occhio la costruzione del centro commerciale di Zafferia

“I centri commerciali della zona sud sono stati abbandonati dai grandi marchi perché Messina non offre grandi margini di vendita per lo scarso flusso economico proveniente dall’esterno. L’apertura di un ulteriore centro commerciale può solo far crescere una guerra fra poveri che già da anni è presente nella nostra città, determinando esclusivamente lo spostamento degli stessi clienti (nonché cittadini messinesi) da un centro commerciale ad un altro con il fallimento, pertanto, di uno di essi o delle piccole imprese del centro già al collasso”.

E’ l’opinione di Daniele Zuccarello, presidente di Missione Messina, in merito al via libera per la costruzione del centro commerciale di Zafferia.

“La nostra città – prosegue – vive da anni in un mercato chiuso fra gli stessi cittadini messinesi, la nostra economia è fondata sul pubblico, non si è mai puntato realmente a far crescere aziende tipicamente diverse e creando infrastrutture utili per lo sviluppo territoriale e turistico. Il turismo, infatti, è solo uno spot elettorale, Messina è oggi definita città di passaggio e transito, cosa che ha determinato la crisi della piccola imprenditoria. Il centro ormai è vuoto e non si contano più le botteghe chiuse con l’insegna affittasi, serve una svolta, non spot o fiere di paese. Il brand Messina non può essere rappresentato da sagre e festicciole ma da eventi importanti così come era conosciuto in passato in tutta Italia. La città ha bisogno di nuova linfa economica che derivi da flussi esterni come dal turismo o dalla realizzazione di opere infrastrutturali importanti ed eventi che richiamino l’attenzione italiana”.

Le critiche sono rivolte all’Amministrazione De Luca. “Come le precedenti, non noto una visione futura di città ma un continuo “tirare a campare, giorno per giorno”. Siamo stati così abituati al poco che basta vedere quattro alberi tagliati che facciamo festa, quando dovrebbe essere la normalità. L’edilizia è ferma da anni, manca la continuità territoriale, i collegamenti sono inesistenti. Tutto ciò di bello che è presente nella nostra città è disconnesso con il corredo economico di Messina. Mi auguro che la politica cittadina (e non solo) inizi a guardare davvero al futuro della città con una visione strategica ed una programmazione seria, fatta di proposte concrete, che portino alla nascita di nuove imprese e posti di lavoro, dimenticando, così, la tristezza delle saracinesche abbassate”.

Un commento

  1. il comune non è mai nato

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