Il comune di Acquedolci vara l'autoisolamento civico controllato, un istituto da copiare per gestire i casi sospetti di coronavirus nella fase 2

Il comune di Acquedolci nel messinese adotta un regolamento che aiuta a gestire i casi dubbi di coronavirus non coperti dalle norme esistenti.

Il programma crea l’istituto dell’autoisolamento civico controllato, che consente da un lato all’amministrazione di effettuare i controlli su persone che sono a rischio di aver contratto o poter contrarre il coronavirus ma non sono ricompresi nelle casistiche dell’isolamento fiduciario.

Dall’altro lato, i cittadini che aderiscono potranno avere attraverso l’amministrazione tutte le informazioni necessarie e alla fine otterranno anche una certificazione che consente loro di superare molti dei problemi nei quali si sono trovate tante persone “a contatto” in vari gradi con soggetti contagiati.

Nel video il sindaco Alvaro Riolo spiega come funziona questo interessante e innovativo sistema, che può fare da apri pista ad altri esperimenti di questo genere, soprattutto nella gestione della fase 2.