Differenziata, "Messina da Cenerentola della Sicilia a modello per il sud Italia" VIDEO

Differenziata, “Messina da Cenerentola della Sicilia a modello per il sud Italia” VIDEO

Silvia De Domenico

Differenziata, “Messina da Cenerentola della Sicilia a modello per il sud Italia” VIDEO

giovedì 06 Febbraio 2025 - 11:30

Picchi del 60% nella raccolta e Tari ridotta del 33%. "Il riciclo fa bene all'ambiente e alle tasche dei cittadini"

servizio di Silvia De Domenico

MESSINA – “Messina ha raggiunto risultati impensabili senza avere impianti vicini”, sottolinea il sindaco Federico Basile nel presentare l’evento “65% e oltre”. E’ questo l’ambizioso obiettivo che l’Amministrazione intende raggiungere nei prossimi anni. “Nel 2024 abbiamo raggiunto una media annuale del 58%, con picchi del 60%, un risultato che fino a qualche anno fa sembrava impossibile da raggiungere”, aggiunge il sindaco. “Da Cenerentola dei rifiuti della Sicilia siamo diventati modello per il sud Italia. Questo grazie al coinvolgimento dei cittadini e ad una buona azione amministrativa.”

“Riciclare è un bene per l’ambiente e per le tasche dei cittadini”

Riciclare bene fa bene all’ambiente ma anche alle tasche dei cittadini: il 33% di riduzione della Tari ne è un esempio. Ciò che ancora Messina paga è la mancanza di impiantistica in Sicilia. “Ma su questo aspetto c’è un ragionamento diverso oggi e lo vediamo a livello regionale”, aggiunge Basile.

Risultati riconosciuti dai consorzi nazionali

I risultati raggiunti dalla città in termini di raccolta differenziata sono stati riconosciuti da vari consorzi nazionali. La presenza in città del presidente Conai, Fabio Costarella e Filippo Brandolini, presidente Utilitalia, lo testomoniano. Insieme a loro il 20 e 21 febbraio nel Salone delle Bandiere del Comune di Messina ci saranno fra gli ospiti amministratori locali, deputati regionali e il presidente della Regione, Renato Schifani.

Evento “65% e oltre” a Messina il 20 e 21 febbraio

“Messina Sevizi fa parte della federazione e del contratto di rete sud e questo crea stimolo per la nostra società. Ci sono altre realtà del meridione con cui si cerca di fare squadra”, ha sottolineato la presidente Mariagrazia Interdonato. “Con i consorzi abbiamo instaurato proficua collaborazione, saranno presenti agli appuntamenti del 20 e 21 febbraio, in cui si parlerà anche di obiettivi europei. Facendo squadra con altre realtà nazionali riusciremo a raggiungere dei risultati in più. Sarà un momento per raccontare alla città il protocollo che stiamo stipulando e l’attività di sensibilizzazione in cui verrà coinvolta anche l’Università di Messina”.

“Grandi aziende differenziano male”

“Messina Servizi con la sua governance ha raggiunto un obiettivo importante però non si ferma qui. L’obiettivo futuro, oltre alla nuova soglia del 65%, è quello di convincere sempre più cittadini a fare la raccolta bene ma soprattutto le grandi aziende. Nella raccolta di questo settore si concentrano grandi quantità di rifiuti non differenziati o differenziati male”, ha raccontato l’assessore Nino Carreri.

A sottolineare i grandi risultati raggiunti da Messina è anche il presidente di Conai, Fabio Costarella. “Le città metropolitane sono molto complesse, c’è un grande flusso di produzione di rifiuti, turisti, seconde case, popolazione studentesca. Nulla succede per caso, non vincoliamoci ai numeri. Il 60%, il 65% sono obiettivi irraggiungibili se non c’è una chiara volontà politica dell’Amministrazione comunale. Quando è stata fatta questa scelta non c’erano le condizioni migliori per raggiungere questi numeri. Parliamo di una Regione che non ha ancora un ciclo integrato di rifiuti e quindi nonostante non ci fossero le condizioni Messina ci sta riuscendo. Quello che fa la differenza è la volontà politica di raggiungere l’obiettivo”, conclude Costarella.

“Ciò che si sta facendo a Messina è un lavoro importante perché è una città metropolitana e la gestione nelle città di grandi dimensioni è più complessa rispetto ad altre realtà territoriali più piccole. E’ la dimostrazione che si può fare, che si possono perseguire obiettivi se c’è una forte volontà politica, per fare una buona raccolta occorre partecipazione dei cittadini e convinzione da parte dell’amministrazione locale”, aggiunge Filippo Brandolini, presidente Utilitalia. 

“Ancora il 15% della raccolta non si può riciclare perché impuro”

“Circa il 15% del materiale raccolto non si riesce a differenziare perché considerato impuro. E’ lo scarto fra il materiale conferito e il materiale recuperato. La parte più complicata sta nella frazione nell’umido, poi c’è una parte che riguarda l’indifferenziata in cui ci sono ancora molta plastica e carta”, spiega il direttore generale di Messina Servizi, Michele Tromboli

Umido e indifferenziato a Termini Imerese e non più all’estero

“Messina riesce a differenziare in house le frazioni di carta e cartone e della plastica, per riciclare umido e indifferenziata invece bisogna andare fuori. I rifiuti vengono trasportati fino a Termini Imerese, con costi aggiuntivi per l’azienda. Quindi Messina paga ancora lo scotto di non avere un impianto di prossimità. E’ un bene, però, che i rifiuti non vadano più a finire all’estero ma a Termini Imerese, che è un impianto non di smaltimento ma di recupero e quindi ha consentito a Messina Servizi di non pagare l’aumento dell’Iva. Da luglio in poi, infatti, Messina ha risparmiato circa un milione e mezzo e tutto questo concorre al sistema di risparmio e alla riduzione della Tari”, hanno spiegato Basile e Interdonato. 

4 commenti

  1. Purtroppo ci sono zzalli che buttano il vetro con tutta la busta di plastica e l’umido nei sacchetti di plastica non “biodegradabile e compostabile”. E’ pur vero che il Comune dovrebbe fornire i sacchio bio-comp almeno a tutti gli Amministratori di condominio, che poi li consegnerebbero ai condomini, ma non lo fa. Ci sono troppi zzalli che buttano tutto assieme, ancora, o che buttano i flaconi di detergenti col detergente dentro o le bombolette spray col gas all’interno. La differenziata va fatta e va fatta BENE, nell’interesse di tutti.

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  2. Bello, ma porta a porta in città non è buono: spazzatura nelle case, nei balconi, e nei negozi.
    Ottimi risultati(numeri e premi), ma meno benessere.
    Il costo poi è decisamente ancora alto.

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  3. …è tutta una falsa valutazione data in pasto ad ignari cittadini che hanno scarsa o nulla conoscenza delle dinamiche concrete sulla raccolta dei rifiuti… innanzi tutto i contenitori straboccano oltre il limite del coperchio, straboccano si sacchetti stragonfi e legati ognuno dei quali riempie un contenitore intero… gli operatori della raccolta di devono districare tra una quantità di rifiuti sparsi in ogni dove attorno ai contenitori… in effetti il differenziato diventa indifferenziato e non è credibile la percentuale dichiarata … l’azienda deve mettere sotto controllo le modalità del conferimento e la qualità del differenziato … a campione ma deve cominciare a farlo… e con multe che sicuramente sono previste nel regolamento della raccolta…

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  4. ahahahahahahah veru sulu a “munnizza” salva BUDDACILANDIA….dimenticavo anche ….le famose Feste ….buon ultima …la carnevalata della pista di ghiaccio…..

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