"Per raggiungere la nostra casa nel borgo Caprera dobbiamo scavalcare a piedi la montagnetta di terra"
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Il maltempo dello scorso 2 febbraio ha fatto franare una parte del costone che sovrasta Contrada Scoppo. La terra ha trascinato con sé anche un palo della luce e l’unica famiglia che abita nel borgo Caprera è rimasta senza luce per due giorni. Poi l’elettricità è stata ripristinata dalla ditta incaricata da Enel e subito dopo la Protezione civile comunale ha incaricato degli operai di rimuovere il materiale arrivato giù dalla montagna. I lavori, però, si sono interrotti pochi giorni dopo a causa di nuovi cedimenti del costone.

Strada bloccata dal 2 febbraio
Da allora la strada è rimasta bloccata e si può transitare solo a piedi. “Ma a proprio rischio e pericolo”, commenta la signora Rosanna Amato Lo Conte. All’inizio della strada infatti c’è una rete arancione con un cartello che vieta il passeggio ai non addetti ai lavori. Dopo un mese la famiglia, l’unica rimasta ad abitare nel paese “fantasma”, è ancora isolata. “Siamo davvero esasperati, la pazienza è finita. Per uscire a fare la spesa o semplicemente buttare la spazzatura siamo costretti a scavalcare e piedi la montagnetta di terra“, racconta la signora Rosanna.

L’alloggio provvisorio rifiutato dalla famiglia
Pochi giorni dopo la frana il Comune aveva offerto aiuto e un alloggio provvisorio alla famiglia che però ha rifiutato per non abbandonare i propri animali. “Abbiamo dei cani e curiamo una colonia felina che vive nel borgo e non vogliamo vederli finire in canile o gattile”, ecco perché per loro trasferirsi non è un’opzione. A questo si aggiunge la paura di vedere la propria casa saccheggiata o ancora peggio occupata. “Da cittadina pretendo che venga messa in sicurezza la montagna e sistemata la strada”, conclude.





