“Spiagge libere”: continua l’operazione della Guardia Costiera, affiancata dalla Polizia municipale e Messina Servizi
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Terza giornata di bonifica della spiaggia di Paradiso. Continua l’operazione “spiagge libere” coordinata dalla Guardia Costiera di Messina. Sul campo anche gli agenti della Polizia municipale e gli operatori di Messina Servizi.

Rimosse 15 carcasse di barche
Nelle prime due giornate è stato abbattuto e rimosso un manufatto abusivo, oltre ad una quindicina di carcasse di barche. In totale il Comune di Messina ne ha individuate 80 da rimuovere, dopo i controlli effettuati dalla Polizia municipale da Giampilieri a Orto Liuzzo. Intanto proseguiranno ancora domani le attività di pulizia straordinaria di questo tratto di costa e poi l’operazione si sposterà verso nord.

Le ruspe hanno liberato il mare di Paradiso da un vecchio carrello arrugginito, diversi corpi morti sul fondale e sulla spiaggia c’era persino un frigorifero. Vedi qui la galleria fotografica
















Adesso spostatevi alla spiaggia del Ringo perché di carcasse di barche, finte barche, carrelli arrugginiti, frigoriferi sedie, tavoli ecc…ce n’è a bizzeffe.
ERA ORA DOPO TANTO DIRE!!!!!
Al Ringo c’è una infinità di carcasse di barche, finte barche (ricovero attrezzi), verricelli, carrelli dismessi, frigoriferi, sedie, ferraglia varia, tutto in bella vista a quattro passi dal chiamiamolo lungomare. Chi e quando si prenderanno provvedimenti per questa zona? Non fermatevi solo a Paradiso/Contemplazione.
Che indecenza, ma se non c’è videosorveglianza si ritorna al punto di partenza come al Ringo
Complimenti per queste iniziative!
Servono segnali del genere per rendere migliore la città.
…
Ma ora senza frigo, aunn’a mettu a birra quannu vaiu a piscari?
…hanno rimosso il frigorifero ??? e adesso dove mettiamo l’acqua, il vino, le bibite ???
In tutte le città di mare la spiaggia si alterna con opere che garantiscono l’ormeggio ai cittadini. Ovvio che le città di mare, Messina non sfugge a questa regola, hanno dei cittadini legati al mare, che, con piccole imbarcazioni, fanno pesca dilettantistica, oltre ovviamente ai professionisti. I cittadini messinesi non sono di serie “B” maltrattati e senza diritti. Tanti km. di spiagge, e nessun tratto realizzato per gli ormeggi. Quindi i bagnanti sono cittadini che hanno ogni diritto, chi ama solcare il mare su una piccola imbarcazione deve essere penalizzato, nessuna opera, cittadini discriminati, senza diritto. Messina deve essere realmente democratica, molti passi positivi ha fatto la città in altri settori, dia uguali diritti a tutti. Sono tanti i km. di spiaggia, e già esistono aree che si possono attrezzare realizzando moli e banchine, gli approdi delle feluche a Ganzirri ad esempio, sono approdi di fatto e subito si possono progettare e realizzare moli per le imbarcazioni dei residenti, che vivono solo per il mare. Ma da nord a sud sono molti i tratti di mare che possono essere attrezzati,.
Bisogna liberare gli accessi al litorale realizzati in modo abusivo e l’occupazione selvaggia delle spiagge da parte di privati e attività commerciali