I sindacati non credono alla "rivoluzione Atm", si va verso lo sciopero. La replica di Campagna VIDEO

I sindacati non credono alla “rivoluzione Atm”, si va verso lo sciopero. La replica di Campagna VIDEO

Marco Olivieri

I sindacati non credono alla “rivoluzione Atm”, si va verso lo sciopero. La replica di Campagna VIDEO

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sabato 25 Marzo 2023 - 07:30

Cgil, Uil Trasporti, Faisa Cisal, Ugl e Orsa continuano a criticare la gestione dell'azienda

MESSINA – I sindacati non credono alla “rivoluzione della mobilità” annunciata da Atm con i 25 autobus a Piazza Duomo. Cgil, Uil Trasporti, Faisa Cisal, Ugl e Orsa hanno attivato le procedure di sciopero “a tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori ma anche dei cittadini messinesi che si trovano coinvolti in un sistema a sfondo dittatoriale”. I rappresentanti sindacali, infatti, non sotterrano l’ascia di guerra, o meglio del conflitto, e parlano di “parata da ventennio”: accusano i vertici di Atm, con il presidente Campagna e il direttore Iozzi, di una gestione autoritaria: “A nulla sono valsi i tentativi di mediazione del sindaco e della prefetta”.

Per i sindacati, le scelte all’interno dell’azienda non sono meritocratiche, con “carriere veloci” solo per alcuni, e viene invocato l’intervento del Consiglio comunale e del sindaco. “Oggi i messinesi assistono alla parata dei bus nuovi comprati con fondi extrabilancio ma non per capacità manageriali della direzione aziendale”. Direzione che viene ancora una volta accusata di vessare i lavoratori, con “atteggiamenti dispotici”: “Ultima in ordine di tempo l’iniziativa di rimuovere i bagni chimici dai capilinea senza prevedere soluzioni alternative- Per risparmiare qualche spicciolo l’azienda costringe gli autisti, uomini e donne, a trattenere i bisogni fisiologici per tutta la durata del servizio, creando imbarazzo e disagio che, giocoforza, compromettono anche la sicurezza dei passeggeri”.

Le contestazioni dei sindacati

E ancora: “In tutte le realtà di trasporto pubblico locale esistono soluzioni che consentono un minimo ristoro agli autisti con servizi igienici decorosi a loro disposizione. In tal senso Messina rappresenta un unicum europeo, gli autisti sono continuamente posti sotto pressione da tempi di percorrenza impensabili imposti dall’azienda e per evitare ritardi che attiverebbero la sanzione disciplinare, saltano sistematicamente la pausa teorica prevista ai capilinea. Data la tolleranza zero in uso in Atm, attiva a 360 gradi, il personale addetto alle multe nei parcheggi e alla rimozione forzata dei veicoli viene redarguito se non raggiunge una determinata quota di multe e rimozioni mensili”.

Per i sindacati, i dipendenti “sono costretti a multare a pioggia i messinesi anche per pochi secondi in sosta vietata nei pressi di una farmacia. La tranvia continua a essere vetusta e insicura nonostante le ingenti risorse pubbliche investite per la ristrutturazione delle vetture. Ai giovani apprendisti manutentori sono imposti turni notturni continuativi. I 30 bus oggi esposti a piazza Duomo sono stati puliti da soli cinque addetti, costretti all’ennesimo turno notturno consecutivo. Peggio accade nel reparto officine, dove il turno notturno è programmato ad agente unico, in un ambiente dove è facile incorrere in infortuni sul lavoro”.

In video la replica del presidente dell’Atm

In video la replica del presidente dell’Atm, Giuseppe Campagna, che respinge le accuse: “Sui bagni la soluzione adottata, finito il periodo di pandemia, è in linea con le altre realtà nazionali. Nessun dispotismo, nessun favoritismo, la verità è che oggi c’è un’azienda efficiente e che rispetta i lavoratori”.

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4 commenti

  1. Bisogna essere solidali con i dipendenti atm, secondo me non erano abituati a lavorare e ora giustamente si trovano male con i ritmi imposti dalla dirigenza attuale.

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  2. Giovanni ultimo arrivato 26 Marzo 2023 09:45

    Ma parliamo degli stessi sindacalisti che hanno vissuto i tempi in cui i dipendenti non venivano pagati per mesi? Quando non venivano garantite neanche le divise di servzio? Quando non vi erano autobus funzionanti e gli autisti stavano in sede ad aspettare durante le ore di servizio? Quando venivano venduti in motori dei carrelli dei tram fermi per fare cassa? Quando si interravano serbatoi pieni di gasolio per smaltirli gratis? I magistrati faranno mai luce su questi scempi?

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  3. Certo che sono gli stessi di quando c’era il “pappa pappa”.

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  4. Ma perché dovete “riesumare” gli errori di alcuni per dare addosso agli altri che non c’entrano NULLA? Si sta parlando di diritti inviolabili dei lavoratori…..si sta parlando di una cattiva gestione a danno degli autisti ….. già l’azienda è stata condannata per aver tolto una spettanza dovuta per legge….. già l’azienda è stata condannata a reintegrare uno dei tanti autisti mandati arbitrariamente, in prepensionamento anticipato ( tra l’altro in piena pandemia Covid, quindi senza possibilità alcuna di trovare altro lavoro, vista la misera pensione che toccava non avendo i contributi tali per vivere dignitosamente….parliamo di turni in cui, per non sforare dai tempi di percorrenza con conseguente provvedimento sanzionatorio, non si ha il tempo per espletare le funzioni fisiologiche di ogni essere umano che si rispetti……tra l’altro i capolinea, specie di sera, sono in zone dove non c’è nulla,e specialmente io che sono donna dove vado? E neanche l’uomo può farla per strada perché tra l’altro per legge è punibile…..parliamo di ritmi di turni serrati…..sono stati tolti i bagni chimici su segnalazione, in quanto privi di requisiti igienico sanitari,….parliamo di parametri acquisiti dopo anni di lavoro e guadagnati sul campo, mentre invece aumentati ad altri assunti senza avere competenze ed esperienze tali da poterli conseguire…. Il ligio, e i tagli ,il presidente Campagna li fa soltanto sulla pelle degli autisti ,continuamente vessati da provvedimenti disciplinari che lasciano un bel gruzzoletto nelle casse dell’azienda….. provvedimenti che andrebbero presi nei confronti della stessa che predica bene ma razzola male …..se il servizio pubblico funziona è grazie agli autisti, perché fino a prova contraria, l’autobus non si guida da solo …..l’utenza vede tutti questi mezzi in circolazione grazie ai fondi che confluiscono numerosi nelle casse dell’azienda ,quindi, non è per la virtù parsimoniosa del presidente…… cerchiamo di essere solidali con chi denuncia atti di prevaricazione che danneggiano i lavoratori…..il capo, responsabile, direttore, presidente,chiunque esso sia , proprio per il ruolo che ricopre ,per poter svolgere al meglio il suo lavoro ,deve poter fare lavorare bene i suoi dipendenti, altrimenti i suoi successi non sono meritevoli proprio perché raggiunti senza la stima e la benevolenza di chi gli consente di raggiungerli!!!!

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