Il femminicidio di Sara Campanella diventa una serie web VIDEO

Il femminicidio di Sara Campanella diventa una serie web VIDEO

Silvia De Domenico

Il femminicidio di Sara Campanella diventa una serie web VIDEO

sabato 17 Maggio 2025 - 14:00

La sua storia unita da un filo invisibile a quella di Graziella Recupero, uccisa a Barcellona nel 1956

servizio di Silvia De Domenico

MESSINA – C’è un filo invisibile che unisce le storie di Graziella Recupero e Sara Campanella. Entrambe studentesse, entrambe giovani e con tutta la vita davanti, entrambe uccise per strada con un coltello da due coetanei. Una 19enne accoltellata il 26 giugno 1956 a Barcellona Pozzo di Gotto, una 22enne accoltellata il 31 marzo del 2025 a Messina. La prima stava per affrontare gli esami di maturità, la seconda era ad un passo dalla laurea.

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Due tragedie intrecciate in una serie web

Dall’unione di queste due tragedie è nata una web serie. Quattro puntate in cui si intrecciano l’ultimo di giorno di vita delle due studentesse. Il progetto della scuola Copernico di Barcellona Pozzo di Gotto aveva come tematica proprio la violenza di genere. Docenti e studenti avevano scelto di rendere omaggio al femminicidio di Graziella Recupero, la giovane di Barcellona appunto, che fece molto scalpore all’epoca ma di cui poi non si parlò più molto. La sceneggiatura era stata scritta dagli studenti e tutto era pronto per iniziare le riprese sul set. Fino a quel tragico pomeriggio del 31 marzo, quando Sara Campanella fu uccisa sul viale Gazzi a Messina. Allora tutto cambiò, anche la sceneggiatura della serie.

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Due femminicidi uniti da “Fili invisibili”

“Ci siamo resi conto che queste due storie avevano così tanto in comune e non potevamo non unirle”, racconta il regista Fabio Schifilliti. Unirle tramite “Fili invisibili”, che è appunto il titolo della serie. “Due giovani vite stroncate nello stesso modo a distanza di 70 anni e questo ci fa capire come non sia cambiato niente e quanto ci sia ancora da lavorare sul tema della violenza di genere”, aggiunge Schifilliti. Cambiano gli abiti di scena, le acconciature, le ambientazioni ma la tragedia è la stessa.

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Le attrici e sceneggiatrici Giulia Foti e Sofia Spadaro

Ad interpretare Graziella e Sara sono due studentesse del liceo scientifico di Barcellona. Sofia Spadaro e Giulia Foti ci raccontano come hanno interpretato le loro coetanee uccise. “Inizialmente abbiamo lavorato alla sceneggiatura, poi vista la nostra somiglianza con le due ragazze siamo state scelte come attrici protagoniste. Non volevamo farlo per timidezza ma poi ci siamo convinte ed è stata un’esperienza bellissima”, racconta Sofia.

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Scene girate fra Milici e il Policlinico di Messina

Le due giovani sono compagne di scuole, migliori amiche e si sono ritrovate a condividere anche questo ruolo sul set. Le scene dell’ultimo giorno di vita di Graziella sono state girate a Milici, mentre quelle di Sara al Policlinicio di Messina. La prima sullo storico bus verde Atm, la seconda su uno nuovo di colore rosso. “E’ stato bello lavorare ad una nuova sceneggiatura e creare questo parallelismo fra le due tragiche vicende”, racconta Giulia.

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Prodotto da Gran Mirci Film

Le due storie, divise da 69 anni di tempo ma unite dalla violenza sulle donne che non si ferma, sono al centro della serie web “Fili invisibili” con la regia di Fabio Schifilliti nell’ambito del progetto “Oltre le ombre” dell’Itt-Lssa Copernico di Barcellona Pozzo di Gotto. Partner del Copernico è la Gran Mirci Film, amministrata da Giuseppe Ministeri, che sta realizzando la serie web con la fattiva collaborazione dell’Università di Messina (grazie alla grande sensibilità della rettrice Giovanna Spatari), del Comune di Rodì Milici e dell’Atm di Messina. Gli studenti del Copernico sono stati coinvolti come parte attiva e protagonista in tutte le fasi del progetto, dalla stesura del testo alla scelta del casting fino alle attività di produzione e ripresa. Un percorso condiviso che ha visto i giovani coinvolti nell’affrontare le drammatiche tematiche della violenza di genere attraverso due storie avvenute a Messina e che dimostrano come il passare dei decenni non abbia cambiato nulla.

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Due proiezioni, a Barcellona e a Messina

Le riprese si sono concluse e il progetto è ora al montaggio. Nel mese di giugno il lavoro verrà proiettato al cinema. Ci sarà una prima a Barcellona Pozzo di Gotto e poi una seconda proiezione a Messina, fortemente voluta dalla rettrice Spatari.

Vedi qui la galleria fotografica

Un commento

  1. Non conoscevo la storia di Graziella Recupero🥺(molto somigliante a quella di Sara Csmpanella🥺) e ringrazio Tempostretto e la scuola Copernico per averla ricordata nonostante siano passati 70 anni😱….BRAVISSIMI tutti voi che tenete accesi i riflettori sulle violenze di genere e che mantenete ,cosi facendo ,vivo, il ricordo di queste splendide ragazze strappate alla vita cosi brutalmente …… se non ci fossero costantemente iniziative del genere ad onorarne la memoria, alla fine finirebbero nel dimenticatoio e sarebbe veramente un’ulteriore ingiustizia dimenticarle!!!!

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