L'albero del futuro, un messaggio di legalità davanti alla Polizia Metropolitana VIDEO

L’albero del futuro, un messaggio di legalità davanti alla Polizia Metropolitana VIDEO

Gianluca Santisi

L’albero del futuro, un messaggio di legalità davanti alla Polizia Metropolitana VIDEO

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giovedì 22 Dicembre 2022 - 13:30

Messa a dimora una pianta riprodotta dall'Albero di Falcone

di Gianluca Santisi, servizio video di Carmelo Caspanello

MESSINA – “Gli uomini passano, le idee restano e continuano a camminare sulle gambe di altri uomini”. E’ la celebre frase di Giovanni Falcone che il comandante Daniele Lo Presti ha scelto di far imprimere sulla targa che da questa mattina campeggia davanti alla sede della Polizia Metropolitana. A poca distanza, in un’aiuola, è stato appena messo a dimora un alberello. Ma non uno qualsiasi. La piantina nasce da una gemma dell’albero simbolo dell’impegno contro la lotta alle mafie: l’albero del giudice Giovanni Falcone. Alcune gemme del famoso Ficus macrophillacolumnarismagnoleides che cresce vicino la casa del giudice assassinato nel 1992 sono state prelevate e duplicate nel moderno Centro Nazionale Carabinieri per la biodiversità forestale di Pieve Santo Stefano. Il Centro è riuscito a riprodurre l’albero per generare piccole piante da donare alle scuole e ad altre istituzioni impegnate per la legalità.

Un messaggio di legalità e speranza

Il comando della Polizia Metropolitana di Messina ha voluto metterlo a dimora “in luogo non casuale”. “Qui vicino c’è una scuola – ha spiegato il comandante Lo Presti – e da qui passano quindi tanti ragazzi. Il nostro intento era quello di far riflettere e portare avanti un messaggio di legalità, di cui la nostra città ha bisogno”. A spiegare l’iniziativa è stato il colonnello dei carabinieri forestali, Giuseppe Micalizzi. “Abbiamo sposato immediatamente il progetto del Ministero della Transizione ecologica – ha detto Micalizzi – perché per vocazione noi carabinieri forestali abbiamo sempre fatto educazione ambientale nelle scuole. Questo progetto ci ha dato la possibilità di essere ancora più incisivi perché abbiamo potuto mettere a dimora degli alberi. Gesti dal forte valore simbolico ma anche concreti, per il nostro futuro”. Tutti gli alberi piantati in Italia contribuiranno a formare un “Grande bosco diffuso” che sarà visibile su un’apposita piattaforma web che monitorerà la crescita e lo stoccaggio di CO2.

Micalizzi, Lo Presti e Di Pietro

Mons. Di Pietro: “Dobbiamo avere fame di giustizia”

Subito dopo la messa a dimora dell’alberello, effettuata con l’aiuto degli studenti della scuola media “Pirandello”, il vescovo ausiliare monsignor Cesare Di Pietro ha impartito la benedizione. “La messa a dimora di questo albero – ha detto – è gesto umile in senso letterale, perché abbiamo toccato con mano la nostra madre terra. Una terra che abbiamo ferito e violentata. L’Arma dei Carabinieri ci dice “se vuoi un futuro, pianta un albero”. Una sfida che dobbiamo cogliere. Ringrazio il comandante della Polizia Metropolitana Lo Presti per l’iniziativa. Voi ragazzi – ha aggiunto mons. Di Pietro, rivolgendosi agli studenti – dovete essere responsabili del Creato, dovete riappropriarvi della nostra casa comune. Noi tutti dobbiamo avere fame e sete di giustizia e di pace”.

Presenti alla cerimonia anche viceprefetto Carmelo Musolino, il comandante di vascello della Marina militare, Paolo Florentino, il colonnello dell’Esercito sanitario Alfonso Zizza, il tenente colonnello del comando provinciale di Carabinieri Marco Vatore, il tenente colonnello della Guardia di Finanza, Girolamo Franchetti, il capo di gabinetto della Questura, Filippo Leonardo, e il vicesindaco di Messina, Salvatore Mondello.

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