Parla il rappresentante legale del gruppo Racing, che ha presentato l'unica offerta per l'aggiudicazione del Messina

“Pensavamo che non ci sarebbero state altre offerte e così è stato. Ora abbiamo la possibilità di costituire una nuova società, che dobbiamo fare in tempi strettissimi. Poi lavoreremo per avere tutti i requisiti per ottenere l’attribuzione del titolo sportivo”.

Parla il rappresentante legale Raimondo Adamo del gruppo che ha presentato l’offerta, che ha presentato l’unica offerta per l’aggiudicazione del Messina. Insieme a lui anche Giovanni Quartarone e Manuel Giofrè.

L’avvocato Adamo su quanto accaduto nell’aula di tribunale: “Abbiamo constatato che non ci sono stati rilanci. Adesso si apre una fase amministrativa complessa, per come è stato impostato il bando che parte da una nostra offerta d’acquisto possiamo costituire nuova società in tempi strettissimi. Il secondo passaggio sarà ottenere l’attribuzione del titolo sportivo, tutto questo sforzo non avrebbe alcun senso se poi non ci venisse attribuito questa possibilità di giocare nei campionati nazionali”.

Su Racing e Global: “Non so quando le società si faranno vedere a Messina, immagino nei prossimi giorni saranno a Messina. Da appassionato ho fatto delle ricerche sulle due società, sono attivi nel calcio giovanile e calcio femminile, in diversi posti svolgono attività sportive. La proposta è stata ben studiata ed è adeguata alle esigenze delle società straniere che alla prosecuzione dell’attività sportiva, acquistarlo senza la possibilità di dare continuità sportiva con le risorse necessarie non avrebbe avuto alcun senso”.

La possibilità di rilancio nell’asta: “Chi farà questa offerta in aumento, ove ammissibile, dovrà farla e cauzionarla al 25% come abbiamo fatto noi. Abbiamo perplessità sull’applicabilità di questa norma, riteniamo di aver ottenuto l’aggiudicazione sulla base della proposta e non sulla base della gara, nessuno ha partecipato alla gara che non si è tenuta, la base d’asta era 210mila, noi abbiamo ottenuto l’aggiudicazione è di 200mila quindi secondo noi non dovrebbe esserci questa possibilità. È una questione che sarà valutata in altre sedi”.