"L'isola che c'è" vive nei disegni degli adolescenti di neuropsichiatria infantile Video e foto

“L’isola che c’è” vive nei disegni degli adolescenti di neuropsichiatria infantile Video e foto

Rosaria Brancato

“L’isola che c’è” vive nei disegni degli adolescenti di neuropsichiatria infantile Video e foto

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venerdì 11 Giugno 2021 - 11:05

Musica e colori per dare voce ai piccoli guerrieri che il covid ha provato a ferire. Sono i disegni del reparto che raccontano le storie dei nostri giovani

In uno dei tanti pomeriggi prima di Pasqua, mentre nel reparto erano in corsi i lavori di ristrutturazione di alcune camere, i giovani si sono accorti di quella parete bianca, senza parole, senza colori. Un pò come senza colori è diventata la loro vita in pandemia. Nessun abbraccio, nessun incontro con gli amici, la scuola ridotta a Dad, nessun confronto con i coetanei se non attraverso uno schermo, di pc o di smartphone.

I disegni, le storie

E’ nata così l’idea di colorare quella parete, di illuminarla con i sogni, la creatività, la fantasia, la speranza. Dal più piccolo di 8 anni alla più grande di 17, fino agli infermieri, ognuno ha voluto lasciare il suo personale “tocco” in quell’affresco. Dietro ogni singolo tratto, Pluto, Barbie, personaggi di fantasia oppure noti, dietro ogni frase ci sono tante storie. E sono tutte di guerrieri che il covid ha catapultato in disagi sempre più profondi. C’è chi è piombato nell’anoressia, chi nella depressione, chi nell’autolesionismo o nell’aggressività.

I guerrieri

La sofferenza ha trovato mille strade, mille percorsi e labirinti dai quali comunque, nel reparto di neuropsichiatria infantile del Policlinico, questi nostri bambini e adolescenti hanno trovato la forza di uscire. Sono i nostri figli e figlie guerrieri. Grazie alla dottoressa Gabriella Di Rosa ed a tutta l’equipe dell’Unità operativa del Policlinico, Tempostretto vi ha raccontato alcune delle loro storie, mantenendo l’anonimato.

La vita che vince

Vi abbiamo fatto ascoltare le loro canzoni ed oggi vi mostriamo i loro disegni. E’ la vita che esplode e che si espande, contagia l’Universo e ci dice: noi siamo qui, ascoltateci. E’ un regalo che vogliamo fare a chi ci legge. Ma soprattutto è un dovere per noi adulti far sì che l’isola che oggi non c’è domani sia realtà. E’ un dovere per noi dar loro un futuro. Lasciare che questo futuro se lo prendano, nonostante noi. A questi splendidi ragazzi io dico: auguri di un’estate meravigliosa, vento in poppa e sorrisi dentro agli occhi. (MONTAGGIO VIDEO DI MATTEO ARRIGO, articolo di Rosaria Brancato)

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