Maiali tra rifiuti di ogni tipo. Sequestrato il centro raccolta di Milazzo. VIDEO

Maiali tra rifiuti di ogni tipo. Sequestrato il centro raccolta di Milazzo. VIDEO

Maiali tra rifiuti di ogni tipo. Sequestrato il centro raccolta di Milazzo. VIDEO

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mercoledì 05 Dicembre 2018 - 13:12

MILAZZO – Il centro comunale di raccolta rifiuti di Milazzo era ricoperto di ogni genere di rifiuto. Diversi grossi cumuli sia di rifiuto organico sia di rifiuti speciali (vecchi mobili, divani, suppellettili) anche pericolosi (frigoriferi, televisori ed apparecchiature elettriche ed elettroniche). Per questo, il Noe e i Nas di Catania, insieme ai carabinieri di Milazzo, su delega della Procura di Barcellona, hanno sequestrato l'area, di circa 2.500 metri quadri, nella frazione Masseria.

Ma la maggiore sorpresa per i militari è stata quando dai cumuli dei rifiuti organici variamente sparsi su tutta l’area sono incominciati a spuntare, da più parti, dei suini neri, che con molta tranquillità, come se vi fossero abituati, mangiavano dai rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata. Gli animali provenivano da un allevamento sito a poche centinaia di metri dal centro di raccolta. E' stato chiamato il proprietario, per far portar via i suini, e sono stati sequestrati gli oltre 200 animali presenti nell'allevamento.

Il centro rifiuti era utilizzato abusivamente e ridotto ad una vera e propria area di stoccaggio, sprovvista di qualsiasi autorizzazione ambientale di competenza della Città Metropolitana di Messina o della Regione Siciliana. Vi operavano diverse ditte in violazione delle norme ambientali, in particolare l’assenza di una regolare regimentazione delle acque, la massiccia presenza di rifiuti speciali, anche pericolosi, frantumati e risultati collocati direttamente sul nudo terreno e la preoccupante presenza di percolato fortemente penetrato nel terreno.

Inevitabile, quindi, il sequestro operato dai carabinieri e notificato ai dirigenti e funzionari del settore ambientale del Comune di Milazzo. Il verbale di sequestro e la documentazione acquisita è stata immediatamente dopo consegnata al sostituto procuratore Matteo De Micheli, titolare dell’attività d’indagine. Al momento non sono state rese note le generalità delle persone ritenute potenzialmente responsabili di illeciti di carattere ambientale o amministrativo.

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