C'era il presidente, in rappresentanza di Aad, ma non c'era Sciotto. Sulla raccolta fondi Alaimo dice: "Restituiremo i soldi"
MESSINA – Ha risposto solo Stefano Alaimo, il presidente del Messina, alla convocazione del sindaco Federico Basile nello studio del notaio Silverio Magno. Non c’era, invece, Pietro Sciotto né alcun rappresentante della vecchia proprietà, ancora in società al 20%. “Assente giustificato” ha detto Basile che però prima di salire aveva dichiarato di non avere avuto conferma da nessuna delle due parti, salvo poi ritrovarsi faccia a faccia con il presidente Alaimo.
Basile: “Aad Invest vuole continuare”
Dopo un incontro di circa mezz’ora è sceso prima il sindaco Federico Basile che ha riportato ciò che Alaimo ha detto pure al notaio per rassicurarlo durante l’incontro: “È stata inviata una nota formale che riguarda lo sblocco del fondo e quindi l’Aad Invest ha intenzione di continuare questo percorso. La società ha avuto questo problema ma credo che avrebbe dovuto spiegarlo in modo diverso alla città e mi auguro lo faccia. In presenza di un atto notarile tra le due parti non ci sono alternative all’andare avanti con Aad Invest a meno che Sciotto non si riprenda la società”.
Alaimo: “I soldi ci sono”
Mentre il sindaco parlava è sceso anche il presidente Stefano Alaimo, visibilmente provato. Anche lui è tornato sulla questione dello sblocco del fondo, che ha già dato per avvenuto: “I nostri conti sono stati sbloccati venerdì sera. Il notaio ha ricevuto la documentazione dalla banca per rassicurare anche Sciotto che il pagamento a lui dovuto arriverà e che i soldi ci sono. Cissé va in banca ogni giorno per far sì che parte dei fondi, i famosi 75 milioni di cui ha parlato qui a Messina in conferenza stampa, siano accreditati sui conti di Aad per quanto riguarda la gestione di Acr. Al momento ce li ha l’istituto di garanzia, ci vuole qualche giorno e qualche pratica, bisogna rispettare la compliance“.
“Rassicuro i tifosi e restituiremo le donazioni”
Sulla situazione vissuta negli ultimi giorni Alaimo ha aggiunto: “Non ci aspettavamo il blocco dei fondi. Rassicuro i tifosi, possono stare tranquilli, ci siamo oggi e ci saremo domani. Aad ha sempre pagato tutto, gli stipendi sono stati pagati e nessuno può dire che avanza soldi da noi, a parte questi contributi”. In merito alla raccolta fondi, infine, Alaimo ha ringraziato chi ha partecipato: “Ringrazio chi ha contribuito a dare una mano facendo un gesto enorme, ho preso nota di chi ha donato e vi posso assicurare che appena avremo i soldi li restituiremo”. Fuori dai microfoni ha poi parlato di una cifra raccolta che si aggira intorno ai 16mila euro.

La magistratura e la guardia di finanza dovrebbero verificare, altro che continuare qui
Con calma,non c è fretta…… Andatevene via tutti. Meglio ricominciare da zero.Non è la prima volta,speriamo sia l’ultima.
Se ci sono i soldi allora non c’è bisogno di restituire il denaro della raccolta fondi, ossia non vi è bisogno nemmeno della raccolta fondi. Ciò che non si capisce è il motivo e soprattutto il senso. Ma ancora di più non si comprendono i ruoli. Come si può dire i soldi ci sono e di stare tranquilli? Cosa pensavano di fare con questo pseudo investimento? Perché infangare una storia pur sempre gloriosa?
Fosse successa una situazione simile ad una persona “normale ” che voleva investire e acquistare una società ma che avesse avuto la stessa situazione, la finanza , l’agenzia dell’entrate e i tribunali l’avrebbero mangiato vivo. Non ci farei gestire mancu un chiosco di granite