Reggio. Tutti d’accordo: "Il nuovo Porto rappresenta la rinascita di un intero territorio" VIDEO

Reggio. Tutti d’accordo: “Il nuovo Porto rappresenta la rinascita di un intero territorio” VIDEO

Dario Rondinella

Reggio. Tutti d’accordo: “Il nuovo Porto rappresenta la rinascita di un intero territorio” VIDEO

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giovedì 20 Ottobre 2022 - 08:30

Un'idea, quella della riqualificazione del Porto, che può rappresentare un salto di qualità non solo per lo scalo reggino ma per tutta l’area dello Stretto

REGGIO CALABRIA – Un investimento di 33 milioni. E’ l’ammontare della cifra prevista per la riqualificazione del porto di Reggio Calabria. La presentazione del masterplan, lo ricordiamo, è avvenuta nei giorni scorsi. Un progetto che è stato considerato  innovativo che rovescia l’approccio tradizionale alla progettazione portuale, mettendo al centro il collegamento tra mare e territorio, perché lo stretto di Messina, è considerato un varco tra Mediterranei, attrattore dei flussi africani, strategico per l’economia di sviluppo europea. Una idea, quella della riqualificazione del Porto che piace, convince e che può rappresentare la rinascita un territorio molto più vasto non solo dello scalo reggino ma di tutta l’area dello Stretto. A partire dal sindaco facente funzione di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, il quale ha detto a chiare lettere che con la realizzazione di questo progetto il porto si avvicina ancora di più alla città, perchè ci saranno attracchi turistici, con la possibilità di accogliere le piccole e grandi navi da crociera, ampliando l’offerta turistica della città. Giudizio positivo anche per le associazioni di categoria come Confesercenti e Reggio Impresa.

Aloisio (Confesercenti): “Opportunità per l’intera area metropolitana”

Claudio Aloisio

“Il nuovo progetto per la riqualificazione del Porto presentato dall’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto è un passo importantissimo verso un reale percorso di valorizzazione turistica della Città di Reggio Calabria. L’idea di interconnettere l’area portuale a quelle circostanti è assolutamente condivisibile muovendosi nella direzione di una rigenerazione urbana che contiene in sé un effetto moltiplicatore indispensabile, atto a creare le condizioni per uno sviluppo territoriale diffuso e non autoreferenziale. Il fatto che questo principio sia esplicato già nella fase progettuale diviene ancor più importante perché dimostra visione e lungimiranza. Inoltre, il voler puntare sul turismo croceristico è un valore aggiunto fondamentale che, se gestito bene, potrà creare nuove opportunità con rilevanti ricadute economiche su tutta l’area metropolitana. Detto ciò, purtroppo, dalle nostre latitudini molto spesso opere d’importanza strategica non riescono a interpretare al meglio il ruolo per cui sono state realizzate. Penso al Parco Lineare Sud o al nuovo Waterfront, ad esempio. Due opere che rientrano in un piano di sviluppo urbano ben definito ma che vengono lasciate languire in una sorta di limbo, l’una in attesa di completamento e l’altra che già, appena completata, mostra i segni dell’incuria dovuti ad una manutenzione che possiamo definire eufemisticamente carente.

La nostra città per esprimere al meglio il suo potenziale ha bisogno di queste e altre infrastrutture, una tra tutte il Museo del Mare ma, al contempo, anche di una precisa strategia che consenta di valorizzarle e manutenerle. Per questo ritengo indispensabile, a maggior ragione valutando progetti di tale portata, che si crei una forte sinergia tra pubblico e privato anche grazie alla realizzazione di una DMO (Destination Management Organization), un organismo che ha come obiettivo la gestione coordinata di tutti gli elementi che costituiscono una destinazione turistica. Una sinergia, quindi, che possa supportare uno sviluppo sostenibile e faccia sì che le tante opere previste o già in cantiere divengano risorse, veri volani di sviluppo e non tristi cattedrali nel deserto.

Altro punto imprescindibile è quello che la classe dirigente dell’area metropolitana abbia consapevolezza che la crescita di un territorio prima ancora che dalle opere passa dagli uomini, da un’evoluzione culturale la quale, partendo dalle peculiarità che contraddistinguono non soltanto i luoghi ma anche le comunità che li popolano, possa progredire verso una presa di coscienza del valore di ciò che abbiamo e ciò che siamo. Se punteremo a questo, avendo una visione chiara e gli strumenti per renderla realtà, avremo messo finalmente le basi per guardare al futuro con ottimismo e la concreta speranza di poterlo rendere diverso e migliore”.

Sorgonà (Reggio Impresa): “Occasione di sviluppo e rilancio turistico”

Ogni investimento in infrastrutture ed opere strategiche è da considerarsi positivo e una possibilità di rinascita per il nostro territorio. Con l’attuazione di progetti di questa portata crescono i posti di lavoro in modo diretto ed anche indiretto perché a trarne beneficio è la realtà commerciale e turistica in ogni più ampio aspetto. Ricordiamo che l’investimento ha una portata di circa 33.000.000, una cifra importantissima che va sfruttata al meglio.

Le intenzioni sono certamente più che positive, nel progetto si da tanto spazio ad aree green e c’è un impatto positivo sull’ecosistema.

L’auspicio è che i lavori possano concludersi per la data prevista, ovvero entro il 2026 per un’opera che potrebbe cambiare in positivo il volto della nostra città”.

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