Riforma giustizia, verso il tribunale unico per la famiglia. I problemi a Messina e il punto con gli avvocati

Riforma giustizia, verso il tribunale unico per la famiglia. I problemi a Messina e il punto con gli avvocati

Alessandra Serio

Riforma giustizia, verso il tribunale unico per la famiglia. I problemi a Messina e il punto con gli avvocati

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mercoledì 16 Marzo 2022 - 07:08

Verso il tribunale unico per la famiglia. quali problemi a Messina, gli avvocati fanno il punto sulla riforma della giustizia

I costi della giustizia sono sempre più alti e spesso le famiglie in difficoltà non ce la fanno. Eppure è proprio in queste famiglie che spesso vengono a crearsi situazioni di disagio che richiedono l’intervento del giudice. Come quando mamma e papà si separano e litigano, e oltre alla separazione si creano altri problemi che attivano il Tribunale del Minore, per quel che riguarda i figli. In questi casi da un lato le lungaggini dall’altro la “doppia giurisdizione” mettono i bambini a rischio.

A Messina poche case famiglia per minori

Sono queste le principali complessità alle quali cerca di far fronte la riforma della giustizia civile promossa dalla ministra Marta Cartabia su cui si lavora in queste settimane in Parlamento – il testo è all’esame delle commissioni. Il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Messina Domenico Santoro fa il punto e lancia anche l’allarme su Messina, dove mancano le case famiglia per i minori (l’intervista nel video).

La riforma della giustizia civile, avvocati e Università a confronto

Messina segue da vicino il cammino della riforma e qualche giorno fa l’Ordine ha promosso un interessante dibattito, insieme ad Unime e col patrocinio di Consiglio nazionale forense, Organismo nazionale forense e di Giuffrè Francis Lefebvre. Dibattito dal quale è emerso un dato fondamentale, che gli avvocati messinesi vogliono sottolineare in tutte le sedi: una riforma senza risorse è una riforma a metà, servono più magistrati e va potenziata la fase della conciliazione.

A curare il programma la docente UniMe Giorgetta Basilico e il delegato Formazione COA Messina e docente UniMe Antonio Cappuccio che hanno coinvolto circa 500 partecipanti, la gran parte connessi in streaming.

Non c’è riforma senza risorse

Il presidente facente funzioni della Corte d’Appello di Messina Sebastiano Neri e il rettore Salvatore Cuzzocrea hanno entrambi sottolineato la necessità del cambiamento della giustizia civile, il direttore Dipartimento di Giurisprudenza Francesco Astone ha dato appuntamento nel prossimo ottobre per fare un primo bilancio delle modifiche, mentre la presidentessa CNF Maria Masi ha ribadito che ogni modifica va accompagnata da un serio e rinnovato assetto degli uffici unito a maggiori investimenti in risorse umane e non solo.

Il ruolo degli avvocati nella riforma

Per il coordinatore dell’Organismo Congressuale Forense Giovanni Malinconico il ruolo degli avvocati è fondamentale nei tavoli del Ministero, l’avvocatura è presente per dare voce alle richieste del mondo professionale. Per la docente Giorgetta Basilico la riforma va rivista in taluni punti, ma il potenziamento delle conciliazioni è una novità interessante che vanno integrate con un’operazione culturale in grado di coinvolgere la società.

Hanno relazionato il presidente della Commissione per l’elaborazione di proposte di interventi in materia di processo civile e di strumento alternativi Francesco Paolo Luiso, i componenti Paolo Biavati e Antonio Carratta, l’avvocato Sergio Paparo e Francesco Pizzuto del Cnf.

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