"Lei sarà con voi nelle corse disperate per salvare vite umane e sarà con voi operatori per proteggervi"
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Una nuova ambulanza porta il nome di Sara Campanella. Sulla fiancata del mezzo di soccorso la sua frase più rappresentativa “Mi amo troppo per stare con chiunque”. L’iniziativa della Misericordia Messina ha toccato i cuori dei tanti messinesi presenti alla sua inaugurazione. Palloncini bianchi sono volati in cielo accompagnati dalle sirene dell’ambulanza.

“Lei sarà con voi nelle corse disperate per salvare vite umane”
“Il suo ricordo vivrà attraverso un atto di aiuto, servizio e speranza per gli altri. Sara vive attraverso questi gesti così significativi. Lei sarà con voi nelle corse disperate per salvare le vite umane. Lei sarà con chi salirà su quest’ambulanza affinché non si perda mai la speranza alla vita. Lei sarà con voi operatori per proteggervi ogni giorno del vostro indispensabile e nobile lavoro. Sara vive”, ha detto la mamma Cetty Zaccaria, con la voce rotta dal pianto e le mani che tremavano per la commozione.

“Vogliamo dire a tutte le donne che non sarete più sole”
“Con quest’ambulanza vogliamo dire a tutte le donne che non sarete più sole, che la luce di quest’ambulanza poss percorrere molte strade salvando vite e portando conforto. Ciao sara vivrai sempre con noi”, ha detto il governatore della Misericordia Messina, Pietro Delia.

“Grata che abbiate scelto questo cortile che Sara amava”
La rettrice dell’Università di Messina, Giovanna Spatari, ha voluto mostrare gratitudine per aver scelto il cortile del rettorato per inaugurare il nuovo mezzo di soccorso. “Questo luogo è molto amato dagli studenti e lo era anche da Sara. Qualche mese fa in occasione della fiaccolata questo cortile era gremito come non l’avevo mai visto”, ha detto Spatari stringendo le mani della mamma di Sara.

L’abbraccio con i primi soccorritori di Sara
Erano presenti anche il fratello e il papà di Sara. Hanno incontrato e abbracciato per la prima volta i soccorritori che sono intervenuti il 31 marzo sul viale Gazzi. Il primo ad avvicinarsi alla famiglia Campanella è stato Francesco Arrigo, infermiere e volontario della Misericordia che per primo ha soccorso Sara dopo l’accoltellamento. “Non li avevo mai incontrati. Non ci siamo detti molto, ci siamo solo abbracciati”, commenta Arrigo molto commosso.
L’ambulanza è stata benedetta dall’arcivescovo di Messina Giovanni Accolla.
